Capitolo 7

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Eccolo lì.

Se dicessi che è bello sarebbe poco, con i suoi capelli biondi leggermente scompigliati ma comunque messi alla perfezione, i suoi muscoli resi evidenti dalla camicia nera leggermente trasparente, e i suoi fottuti occhi, okay io non ci vedo il mare come direbbero molte ragazze io ci vedo solo la perfezione in quei pozzi azzurri.

Prendo un lungo respiro e cerco di calmarmi il più possibile anche se sembrerò una pazza isterica

"Mio dio, rilassati riesco a sentire la tua paura" la voce di Jack mi fa sorridere, mi giro e lo vedo con la camicia più sbottonata rispetto a prima e i capelli scompigliati in modo disastroso per non parlare dei segni del rossetto della ragazza di prima sul collo.

"Ti sei divertito?" Chiedo io sorridendo, lui si sistema leggermente i capelli
"Beh, Nina è una ragazza molto divertente" dice lui ridendo e io con lui capendo il doppio senso

"Allora cosa fai ancora qui?" Chiede lui guardando Mark, sospiro
"Ho paura" dico io sinceramente
"Okay, testa alta passo deciso, non fare la gallina sii te stessa e non incazzarti" dice lui confondendomi
"Perché dovrei inc-" inizio
"MAAARK" urla lui accanto a me, lo guardo malissimo e lui mi prende per un braccio e si avvicina al capitano che mi guarda curioso

"White, come ti va?" Chiede il biondo sorridente
"Bene bene, ho incontrato Nina prima" dice Jack sorridendo, Mark capisce e gli batte il cinque come se avesse vinto qualcosa e come d'impulso alzo gli occhi al cielo

"Chi è la tua ragazza?" Chiede Mark e il mio cuore comincia a battere ai mille all'ora
"Non è la mia ragazza, è la mia amica, Rebecca ti presento Mark" dice lui e io rimango incantata quando lui mi porge la mano, Jack mi dà un pizzicotto sul fianco e io mi risveglio

"C-ciao" dico io imbarazzata
"Sono il suo capitano Mark Tompson" dice lui sorridente
"Si sì lo so bene, ti conosco da tanto tempo, cioè andiamo in classe insieme ti vedo sempre, no non in senso che ti fisso, in senso che ti vedo e basta" ecco, facevo meglio a stare zitta.

Jack sospira esasperato e leggermente incazzato con me
"Okay, Rebecca, mmh, mi ricordo di te, eri alle selezioni" dice lui, e io potrei giurare di sentire il cuore esplodere, mi ha visto e si ricorda di me.
"Si ero lì con Jack" dico io e guardo il moro che annuisce

"Vuoi qualcosa da bere?" Chiede lui gentilmente, conoscendomi so che non dovrei perché potrei superare il limite
"In verità sono app-" un colpo secco mi arriva sul piede grazie al calcio datomi da Jack
"Si le va di bere un pochino, ci vediamo dopo ragazzi" dice il moro prima di abbandonarmi

"Andiamo allora" dice il biondo facendomi strada, annuisco timida e lo seguo attraverso alla gente che si sposta al suo passaggio
"Ti piace la vodka alla fragola?" Chiede lui porgendomi un bicchiere, odio la vodka alla fragola.
"Sai è la mia preferita dunque ho preso questa" dice lui continuando
"La adoro" dico io afferrando il bicchiere

"Strano che non ti abbia mai visto in genere noto sempre le belle ragazze" dice lui sensuale ma il mio cervello non collega più, un po per l'alcol e un po perché mi ha chiamato bella, spontaneamente scoppio a ridere e lui prima mi guarda stranito e dopo ride anche lui.

"Ti va di andare a ballare?" Chiede lui ed io dopo aver buttato giù l'intero bicchiere e aver mandato giù un conato di vomito annuisco, lui mi prende la mano e io mi sento mancare il fiato, MARK MI STA TENENDO LA MANO.

Ci immettiamo in mezzo alla gente e lui mi appoggia le mani sui fianchi in modo dolce e delicato e comincia a muoversi a ritmo mentre io faccio lo stesso trasportata in parte dall'alcol e dalla musica, passiamo quello che mi sembra un eternità a ballare, a volte guardo i suoi occhi chiari e quasi vedo il mio riflesso ma poi distolgo lo sguardo perché mi sento in imbarazzo, lui mi parla all'orecchio e mi fa ridere.

How I Became The Popular GirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora