Capitolo 6

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"Ripeti per l'ultima volta" dice Jack mentre siamo in macchina parcheggiati davanti a casa mia dopo che mi ha riportato a casa da scuola
"Allora, alle otto mi passi a prendere e insieme andiamo alla festa, li tu mi presenterai a Mark poi te ne andrai e io dovrò fare colpo, è la decima volta che me lo fai ripetere, ho capito" dico io alzando gli occhi al cielo
"E allora quale parte non ti convince?" Chiede lui girandosi verso di me

"Quella in cui io dovrei conquistarlo" dico flebilmente
"Sarai una bomba sexy se non lo ammalierà il tuo fascino ci penserà il tuo culo" dice lui scherzando, rido

"Non pensi che lui potrebbe pensare che stiamo insieme ?" Chiedo io
"No, ho una certa reputazione, nessuno penserebbe che io abbia una ragazza" dice lui abbassando lo sguardo
"Che tipo di reputazione?" Chiedo io curiosa
"Quante domande, dai vai e fatti bella ci vediamo più tardi" e così dicendo io apro la portiera e corro in casa.

Saluto con un veloce cenno Sophia e lei ricambia con un sorriso mentre sta pulendo il soggiorno.
In camera mia invece è il contrario di pulito, ci sono vestiti per terra, le scarpe sparse insieme alle calze e il letto è tutto sfatto, mi rimbocco le maniche e decido di dare un po di meritato ordine a questa povera camera, raccolgo tutti i miei vestiti e faccio la divisione tra sporchi e puliti, butto nell'armadio quelli ancora utilizzabili e invece nella cesta quelli che hanno bisogno della lavatrice.

Finisco il mio lavoro e mi guardo soddisfatta attorno fino a quando il mio sguardo incontra l'orologio, 18:30, merda, cazzo merda.

Come un fulmine mi spoglio e mi butto dentro la doccia, avete presente nei libri o nei film quando la protagonista sta ore a riflettere del senso della vita sotto la doccia ecco non è proprio il mio caso; io mi esibisco.

Canto a squarciagola mentre mi lavo i capelli e il corpo così da rendermi presentabile e profumata per Mark, ogni volta che il pensiero del rifiuto di Tompson mi sorge nella testa io alzo il tono a cantare dunque ora sto praticamente urlando.

Dopo essermi risciacqua per bene i capelli esco e mi avvolgo in un asciugamano lilla e comincio ad asciugarmi i capelli biondi, li lascio al naturale senza piastrarli o fare dei boccoli, esco dal bagno e prendo il vestito, sono le 19:30 ho solo una fottuta mezz'ora per vestirmi e truccarmi, comincio a infilarmi il vestito salterellando e mi infilo le maniche velocemente ma lo faccio con tanta fretta che sento uno strano strappo.

Corro verso lo specchio e mi giro, vedo il danno, sulla schiena si è formato uno strappo, guardo la mia immagine e nella mia testa intanto sta suonando l'allarme e penso che tutti all'interno del mio cervello stiano correndo e urlando disperati.

Ignoro il problema e mi trucco come mi ha insegnato Cece, prima il fondotinta anche se non ne avrei molto bisogno visto che la mia pelle è abbronzata e i brufoli non li ho, prendo allora la matita e il mascara e mi trucco gli occhi che per quanto possano essere truccati non saranno mai al pari di quelli di Cece che sono color smeraldo.

"Cosa non hai capito di fatti trovare alla porta alle otto?" Una voce mi spaventa, mi giro velocemente e vedo Jack appoggiato allo stipite della porta con una camicia bianca leggermente aperta sul davanti e arrotolata nelle maniche e dei jeans scuri che completano il look da "sono figo anche senza provarci"

"Come sei entrato?" Chiedo io
"Mi ha aperto Sophi perché sono ben dieci minuti che ti chiamo al telefono e tu non rispondi" dice lui abbastanza irritato, il suo sguardo mi analizza da capo a piedi e poi mi fissa negli occhi
"Wow" dice lui addolcendo lo sguardo, arrossisco per il suo specie di complimento

"Andiamo dai" dice lui deciso
"Non posso" dico io fermandolo
"Perché? Hai cambiato idea? Stai una meraviglia dai" dice lui supplicandomi con gli occhi
"No, ho un problema" dico io quasi imbarazzata
"Aspetta, sei in quel periodo? Perché se è così io non voglio sapere niente" dice lui leggermente schifato, rido e mi rilasso

How I Became The Popular GirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora