Capitolo 50

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Mi sono sempre chiesta una cosa nelle fanfiction, perché la protagonista prima non se la caga neanche il suo pesce rosso e poi tutto d'un tratto diventa figa quanto Gigi Hadid e tutti la vogliono?

Ora, la parte in cui divento più carina l'ho avuta, la parte in cui un ragazzo figo mi caga c'è stata anche se in verità mi ha mentito e basta ora però non capisco perché non vedo tutti i semidei ai miei piedi.

Ovviamente la vita non può essere come una fanfiction in cui Harry arriva e mi salva, si innamora di me e poi rimango incinta, lo sposo e vissero tutti felici e contenti, ma almeno che qualcuno mi considerasse.

Cammino per la scuola con il libro di chimica tra le braccia, la gente mi guarda e bisbiglia, loro ovviamente sanno di Mark, e pensano che io sia distrutta per questo, poveri idioti.

"Riesci ancora a passare per i corridori?" Chiede Jack affiancandosi
"Perché?" Chiedo non capendo
"Le corna non sono troppo lunghe?" Chiede scoppiando a ridere.

Maturo.

Lo colpisco con una gomitata nel fianco e gli faccio una linguaccia, si siamo entrambi molto maturi.

"Rebecca aiuto" grida una voce acuta dietro di me, mi giro e vedo Cotton correre verso di me con il fiatone
"Bionda cosa succede? Respira o l'aria non ti arriverà al cervello, già ne hai poco" dice Jack e io lo guardo male per la cattiveria alla povera Cotton.

"Palestra" respiro "Veronica" respiro "caos"

Non ho capito niente ma la parola Veronica e caos insieme non mi piacciono per niente.
Mi avvio verso la palestra e mi basta solcare la porta per sentire la voce di Veronica, una Veronica incazzata anzi furiosa.

"Siete tutti degli incompetenti, un branco di teste di cazzo, sapete con chi state avendo a che fare? Veronica Lisson, la cheerleader per eccellenza, mi basta alzare un dito e mio padre vi licenzia, non osare togliermi dalla squadra"

La guardo e vedo la sua chioma bionda ondeggiare in modo veloce e le sue braccia gesticolare all'impazzata davanti allo sguardo impassibile della coach.

"Veronica devi assolutamente calmarti, posa la tua divisa sulla mia scrivania entro due ore conosci le regole" dice la severa insegnante mentre Veronica inspira profondamente e dopo sorride a qualcosa dietro alla coach.

"Brava, complimenti Tiffany, che idiota che sono stata a considerarti amica mia, tu mi hai solo usata per salire alla cima della popolarità e nel frattempo mentre io ti credevo una cara persona tu prima ti sbattevi il mio ex ragazzo e ora mi hai incastrato, davvero? Mettermi dell'erba dentro il borsone? Come a Nina? Sei solo una stronza"

Spostò lo sguardo e vedo Tiffany con la divisa addosso e uno sguardo confuso in volto
"Coach io non so di cosa lei stia parlando, è solo invidiosa di me e cerca di rovinare pure la mia carriera" dice lei innocentemente, la coach le posa una mano sulla spalla come per consolarla e Veronica la guarda in cagnesco.

"Rebecca" sento chiamarmi dalla coach che solo ora si accorge della presenza mia e di Jack
"Si?" Chiedo io e sento lo sguardo di Tiffany piombare su di me, ciao stronzetta.

"Eri a conoscenza che Veronica faceva uso di droghe?" Chiede lei seria, mi avvicino anche se Jack mi intima di non immischiarmi
"Guardi coach, Veronica è una stronza, bastarda e cattiva ma posso metterci una mano sul fuoco nel dire che non è idiota, è una persona intelligente e so che non si drogherebbe mai" dico io affiancandomi alla bionda che mi guarda stupita per l'aiuto che le sto dando.

"Tiffany sei sicura che la bustina fosse nel borsone di Veronica?" Chiede la donna in dubbio
"Assolutamente si" dice lei convinta
"Sei solo una falsa put-" do una gomitata nel fianco a Veronica per farla tacere.

How I Became The Popular GirlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora