~la festa~

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Kendall ha ragione, mi devo divertire.
Mi prende per mano e mi porta sul prato, dove tutti ballano. Iniziamo a ballare e per un secondo mi guardo intorno ed è come se fosse tutto al suo posto, il lavoro, gli amici e la mia vita. Non so se me ne sto accorgendo realmente, ma sto ballando nel cortile del mio idolo. Non mi sono mai divertita tanto, abbiamo ballato, bevuto, ma non troppo e conosciuto molte persone. I miei occhi però non si spostano da lui. E come potrebbero, sono abbituata a vederlo attraverso uno schermo e vederlo di persona mi fa un effetto stranissimo.
Trascorsa un'ora e mezza, la festa si anima. La gente è meno sobria e la musica più alta.
Justin ora si sta dirigendo sulla pista da ballo, dove sono ora. Con lui Hailey e kylie Jenner. Non so come muovermi, ho paura di fare delle figuracce. Però seguo il consiglio di Kendall e faccio come se a ballare con me ci fossero i miei amici italiani. Così facendo, senza che me ne accorgessi, mi ritrovo a ballare difianco a loro.
Justin dice qualcosa all'orecchio delle due ragazze e si avvicinano a me. Oddio.
《Ti volevo presentare Kylie e Hailey. Lei è Leila, lavora alla NRS.》dice presentandoci. 《Ciao, è un piacere.》 Dico porgendo la mano che viene subito stretta da entrambi. 《Mi piacciono molto le tue scarpe.》dice Kylie indicandomi i piedi. 《Oh, non sono niente di che... ma le tue! Sono bellissime!》e entrambi sorridiamo. Balliamo un po insieme e poi Justin mi rivolge la parola. 《Ti piace la musica? Intendo quella di questa sera.》mi dice avvicinandosi all'orecchio, tanto da farmi arrossire.
In realtà la musica è imballabile e non è proprio il mio genere, però non vorrei offendere.
"Trattali come persone normali".
Mi rimbomba la voce di Kendall nella testa.
《Non proprio, non mi piace il genere.》ammetto. 《Neanche a me sincermente, l'unica differenza è che a me non piace il dj.》 Sorrido, mi sento come se mi avessero tolto un peso di dosso. 《Vuoi venire con me? Me non piace stare qui.》mi chide. Oddio. Annuisco e intanto che lo seguo fuori dalla bolgia prendo un bicchiere e lo finisco senza neanche accorgemene, mi servirà.
Attraversiamo il portico e arriviamo in un altro giardino, molto più piccolo. C'è una panchina un tavolino e due e tre lampioncini da giardino.
Io mi siedo sulla panchina e lui si appoggia al tavolino.
Silenzio.
Abbasso lo sguardo.
《È strano.》dice lui.
《Cosa?》chiedo guardandolo.
《Come mi sono comportato. Di solito ci metto un po per abbiutuami alle persone.》ammette. 《È una cosa buona? Mi rifersco al fatto che con me non hai avuto problemi?》chiedo. Esita.
《Lo sai? Non sono molto sobrio.》e sorride. Si vede. 《Stai dicendo che è per questo che sei così aperto con me?》chiedo. 《Non credo. Credo... non lo so a cosa credo.》si ferma. 《So che sei molto carina.》dice sorridendo.
Il.
Mio.
Cuore.
Esplode.
《Okay, ora abbiamo la certezza che non sei sobrio.》dico scherzando. 《In realtà è l'unica cosa di cui sono sicuro.》dice alzandosi.
E si siede accanto a me. Gli faccio spazio.
E poi succede qualcosa che non serebbe dovuto succedere...

《YOU GIVE ME PURPOSE》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora