Jimin's POV.
"Ragazzi.. Credo abbia capito." Dissi una volta salutati gli altri.
"Cosa?" Chiese il Maknae Jungkook.
"Mi ha detto 'Non so cosa tu sia..'.."
"Pensi che lo sappia?! Ma.. I tuoi non hanno fatto nulla di strano, vero!?"
"No.. Hanno solo fatto i gentili.. Aish.. Se quella troia ci ha davvero scoperti.. Sarà la fine.." Dissi grattandomi la testa.
"Troia lo dirai a qualcun altro." Mi girai di scatto e vidi Jo.
"Tranquilli, stavo solo andando a prendere un bicchier d'acqua." Disse.
"Tu.." Dissi io tentando di trattenere la rabbia.
"Sisi, me la farai pagare. A questo punto, sto aspettando che tu mi ammazzi, o devo farlo da sola? Almeno mi libererei di te." Disse dirigendosi verso la cucina. Tornò con un bicchier d'acqua.
"Pensi che lui voglia ucciderti?" Chiese Namjoon a Jo.
"No, Namjoon. Ci sto sperando."
Cominciò a dirigersi verso il bagno.Jo's POV.
Quanto lo odiavo. Strano che non si fosse fiondato a picchiarmi, dopo come gli avevo risposto.
Andai verso il bagno.
"Però.. Ne varrebbe la pena? Se prendessi quella lametta.. No, non sono così disperata. Non posso abbandonare mia madre." Dissi uscendo nuovamente dal bagno.
Finii di bere il bicchiere d'acqua e tornai in soggiorno. I sette ragazzi non smettevano di fissarmi.
"Che volete?" Dissi loro, guardandoli negli occhi.
E lo rividi. I loro occhi erano diventati nuovamente rossi come il sangue.
Mi cadde il bicchiere di mano, andando in frantumi sul mio piede sinistro.
"CAZZO!" Urlai.
Il mio piede iniziò a sanguinare.
Mi girai e trovai Jimin accanto a me.
"Perché il tuo sangue sembra così buono..?" Sussurrò leccandosi e mordendo il labbro inferiore.
"Jimin, no!" Urlò Jin.
Jimin non lo ascoltò minimamente. Mi prese per i fianchi.
"Yah! Stammi lontano!" Gli urlai. Mi agitai per fargli mollare la presa, ma non riuscivo nemmeno a muovermi.
Cosa divaolo stava succedendo!?
Jimin sorrise. Quei suoi occhi rossi mi spaventavano a morte, soprattutto se si trovavano a pochi centimetri dai miei.
"JIMIN!" Urlò nuovamente Jin.
"Voglio.. Solo.. Assaggiarla.." Rispose Jimin avvicinandosi sempre di più. Mi alzò facilmente, facendomi sbattere la schiena contro il muro. Infine, le sue labbra si incollarono alle mie. La sua lingua entrò con prepotenza, costringendo la mia a tentare di evitarla.
Nel frattempo gemevo dal dolore. Mi aveva spinto violentemente contro il muro. Quella situazione mi faceva male.. Al cuore.
Cominciai a piangere.
Lui continuava, mentre io, senza forze, tentavo di divincolarmi da quell'incubo.
"JIMIN, PORCA PUTTANA, CONTROLLATI!" Urlò un'ultima volta Jin, venendoci incontro e staccando Jimin con violenza.
Staccandolo, però, i denti di Jimin avevano rotto il mio labbro inferiore.
Jimin era in un angolo, assaporando quel poco di sangue che era riuscito a prendere al mio labbro.
Io mi sedetti per terra in lacrime, nascondendo lo strappo che c'era sul mio labbro.
"Mi dispiace, Jo." Disse Jin. "Namjoon, pirtalo fuori. Io mi occupo di lei."
A quelle parole, tentai di alzarmi per scappare. Ci ripensai, alla lametta.
Jin mi prese il polso e mi portò in cucina. Dolcemente mi baciò.
" Yah! Cofa ftai fatendo!?" Gli dissi spingendolo via.
"Ti sto salvando, imbecille." Disse. Poi riprese a baciarmi. Si concentrò sul labbro inferiore, leccando dolcemente il sangue che colava.
Poi si staccò, prese un fazzolettino e lo immerse nell'acqua fredda. Me lo porse.
"Mettilo sul labbro finché non smette di sanguinare." Disse. Poi, uscì raggiungendo gli altri.
Mi misi alla finestra per vedere la scena.
Jin tirò uno schiaffo a Jimin.
"Devi imparare a controllarti, pazzo stupido!" Gli urlò.
Jimin sembrava ancora in trans. Continuava a leccarsi i denti, gustando il mio sangue.
Jin gli tirò un altro schiaffo.
Tornai in camera mia e chiamai Tom.
"Troviamoci al parco, okay? Ho bisogno di sfogarmi con qualcuno." Gli dissi. Lui acconsentì e riattaccò.
Presi la borsa.
Uscii, passando davanti al gruppo di ragazzi.
"Dove stai andando, tu?" Chiese Jin.
"Prova solo ad avvicinarti e ti ammazzo." Gli dissi senza guardarlo, continuando a camminare.Raggiunsi il parco. Tom era già arrivato.
"Ehy! Com-.. COSA TI È SUCCESSO AL LABBRO!?" Urlò appena mi vide. Mi prese per le spalle, controllano che non avessi altre ferite.
"Jimin. Questa volta li ho visti tutti con gli occhi rossi. Jimin stava godendo con il mio sangue. Mi ha baciata e Jin lo ha spinto via. Facendo ciò, però, Jimin mi ha lacerato il labbro.. Dovevi.. Dovevi vedere come godeva gustando il mio sangue.." Dissi scoppiando in lacrime.
Tom mi strinse a sé. Era la prima volta che mi sentivo al sicuro tra le sue braccia. Amavo quella sensazione di protezione che mi dava.
Mi strinsi a lui, mentre fiumi di lacrime solcavano il mio viso.
"Vuoi stare da me, oggi?" Mi chiese accarezzandomi la testa.
"N-Non posso.. Devo andare avanti per mia madre." Lui mi strinse ancora di più a sé.Dopo circa un'ora..
"Dai, ti riaccompagno a casa. Se ti va, posso restare anche io.. Magari ti senti più tranquilla.." Io annuii.
"Si, ti prego.. Ho bisogno di te.." Dissi abbracciandolo di nuovo.
Poi, cominciammo a dirigerci verso casa mia.
Una volta arrivati, fuori non c'era nessuno. Aprii la porta e feci entrare Tom.
Anche il soggiorno era vuoto.
"Dove si saranno cacciati?" Chiesi stupita. Scrollai le spalle. Insomma, chi se ne fregava? Se fossero andati via per sempre, avrei ringraziato il cielo. Raggiunsi la mia camera e feci entrare Tom. Ci stendemmo sul letto.
"Come ti senti?" Mi chiese.
"Meglio.. Grazie, Tommy. Con te.. Come va?" Risposi.
"I miei vanno avanti. Hanno smesso pure di parlarmi. Ora.. È come vivere da solo." Lo abbracciai.
"Mi dispiace.."
"Il lato positivo è che riesco a passare più tempo con te." Sorrise. "In questo.. In questo periodo.. Comincio ad avere strane sensazioni.." Iniziò a guardarmi negli occhi. Non avevo mai notato quanto fosse bello. Occhi color cioccolato, labbra rosee..
Feci l'errore più grande. Lo baciai.
Poi mi staccai.
"Scusami.. Non so cosa mi sia preso.." Dissi imbarazzata. Lui mi strinse a sé.
Arrossii.
Provavo davvero qualcosa per Tom? O.. Era solo un momento di sfogo?
STAI LEGGENDO
Sixteen.
FanfictionJo è una ragazza come un'altra. Frequenta una scuola umile. Fa una vita semplice. Ma la sua vita sarà presto scombinata a causa di sette ragazzi, e in particolare, a causa di Park Jimin.