Al sentire quelle parole, mi salì una rabbia indescrivibile.
Iniziai a correre contro Sehun e lo aggredii. Gli saltai addosso.
"Tu hai già avuto un assaggio di me.. No? Quindi ora è il mio turno." Dissi incazzata. Sentii i miei occhi diventare rossi. Stavano quasi bruciando. Non ero in me, in quel momento. Ma.. Al diavolo.
Mi avvicinai al suo braccio e iniziai a morderlo con tutta la forza che avevo.
Sentivo Sehun urlare e ridere in contemporanea. Mi allontanai solo quando sentii il suo sangue scendermi lungo la gola. Xiumin stava urlando.
"Xiumin.. Anche tu sembri piuttosto buono.." Dissi fissandolo e leccandomi le labbra sporche del sangue di Sehun. Il ragazzo sbiancò, corse ad aiutare Sehun ed entrambi corsero via.
Stranamente gli altri stavano continuando a dormire.
Jimin si girò verso di me.
"Non sai quanto sei sexy in questo momento.." Sussurrò mordendosi il labbro.
"Beh? Approfittane, no?" Dissi io. Non ero ancora tornata in me, gli occhi mi bruciavano come non mai.
Jimin cominciò ad avvicinarsi a me. Mi spinse a terra e si sedette su di me.
Cominciò ad accarezzarmi i fianchi, per poi incollare le sue labbra alle mie. La sua lingua entrò con prepotenza, in parte assaggiando il sangue che era rimasto sulla mia.
I nostri corpi si muovevano al ritmo del frusciò delle foglie.
"Non.. L'ho mai fatto.. Sulla neve.." Dissi ansimando. "È.. Eccitante.." Aggiunsi.
Jimin aveva fatto centro. Nei sui movimenti si percepiva violenza e passione. In quel momento lo volevo più che mai. Urlai il suo nome, quando arrivai al culmine.
Finito l'atto, si stese accabto a me, sulla neve fredda.
"Non sai.. Da quanto aspettavo questo momento.." Ansimò leccandosi le labbra. Era la prima volta cge qualcuno mi faceva sentire così. Non ero vergine, ma le sensazioni che provai in quell'istante erano uniche.
Le sue mani fredde che mi stringevano i fianchi, il suo corpo perfettamente legato al mio, il tocco morbido delle sue labbra a contatto con il mio collo.. Avrei voluto continuare per sempre.
Mi fermai a guardare le stelle.
"Mi dispiace.. Averti fatto aspettare.." Gli dissi con ancora un po' di fiatone.
"Come hai avuto il coraggio di addentarlo così?" Mi chiese.
"La rabbia mi aveva fatto desiderare il suo sangue più che mai.. E non mi sono trattenuta.." Sussurrai. Jimin si mise seduto.
"Non è da me.. Vero?" Sussurrai alzandomi. Capivo che non era sicuro.
"Non è questo.. Sotto sotto, non ti conosco poi così bene.. Il punto è.. Se ti dimenticassi ciò che abbiamo appena fatto? Se domani ti dimenticassi questo momento? Ti eri già dimenticata del fatto che mi ero dichiarato.." Disse abbassando la testa.
"Come potrei dimenticarmi la notte più bella della mia vita? Mi hai fatto raggiungere le stelle.. Come potrei dimenticarmene?"
Sorrise, ma non alzò lo sguardo.
".. Spero che te ne ricorderai, Jo." Sussurrò.Jimin's POV.
".. Spero che te ne ricorderai, Jo." Sussurrai. Temevo che succedesse di nuovo. Tornai a guardarla. Era pallida e seria come mai prima d'ora.
"C-Chi è Jo?" Sussurrò guardandomi perplessa.
Il mio cuore si fermò in quell'istante. Avrei voluto urlare, piangere. Ma mi fermai semplicemente a guardarla.
Il corpo e il viso erano i suoi. Ma.. Nei suoi occhi, vedevo una persona diversa.
Mi alzai in piedi. La presi per mano ed entrammo nell'igloo.
Andai a svegliare Jin in lacrime.
"Che ti prende, Jimin?" Mi sussurrò.
".. Aiutami.." Sussurrai chiudendo gli occhi, trattenendo invano le lacrime.
Lui si alzò in piedi. Capì che si trattava di Jo.
"Ehy, Jo! Tutto bene?" Disse avvicinandosi a lei.
"Mi dite chi è questa Jo? E.. Perché siamo qui?" Disse la ragazza.
I mi sedetti per terra, fallendo ufficialmente nel trattenere quei fiumi che mi uscivano dagli occhi.
Yoongi, che era steso accanto a me, mi prese la mano.
"Stai tranquillo.." Mi disse alzandosi.
"Chi sei?" Chiese poi, rivolgendosi alla ragazza.
"Sono Alexa.."
"Alexandra Jey Parks.. Giusto?" La interruppe Jin. Lei annuì.
"Hyung.." Sussurrai confuso.
"È l'anima della Dea morta su queste nevi.." Disse pensieroso. "Sai di essere morta.. Vero?"
Lei annuì.
"Siccome sei qui.. Penso tu abbia qualcosa da dirci." Disse Jin sedendosi.
"In effetti si.. Jo è la ragazza che possiede questo corpo, immagino.." Annuimmo.
"Mi.. dispiace.. Le farò tornare la memoria quando ho finito.." Sussurrò. "Voi.. Voi siete in pericolo. I lupi che avete incontrato prima.. Sono seguaci del Kahaal. Sono stati mandati qui apposta per voi. Potrete scappare ovunque, ma vi troveranno.. Thomas vi troverà. Non vi resta che combattere. Jo.. Dovrete proteggerla con tutte le vostre forze e lei dovrà proteggere voi. Sono qui proprio per.. Per darle il suo.. beh, Il suo manuale.. Ecco." Disse porgendoci un libro enorme. "Contiene infirmazioni essenziali per il combattimento e per la vita. E.. Namjoon, giusto? Come tu soffri quando lei sta male, anche per lei è lo stesso. Quindi.. Fai molta attenzione. Scusatemi per l'intrusione.." Sussurrò svanendo.
Il corpo di Jo cadde a terra incosciente.
Pian piano cominciò ad aprire gli occhi.
"Jo.."
"Si.. Ho.. Ho sentito.." Disse portando una mano alla testa. Io la abbracciai. Ero ancora in lacrime.
"Non me ne dimenticherò, Jimin." Sussurrò nel mio orecchio. Io scoppiai in una risata isterica e felice allo stesso tempo. Era.. Era lei.
Temevo di aver appena fatto sesso con lo spirito.. Invece era lei.
L'aiutai ad alzarsi.
"Quindi.. Anche io ho un manulae?" Disse poi, prendendo in mano il librucolo.
Jin annuì. "Dagli un'occhiata.. Se trovi qualcosa di strano NON esitare a chiedermi qualcosa." Disse guardando serio Jo.
"Hyung.. Come facevi a sapere..?" Gli chiesi io.
"Beh.. Alexandra era la mia ragazza. Come sapete, derivo dalla generazione precedente alla vostra, come anche Yoongi. È.. È morta davanti ai nostri occhi, durante una battaglia contro i Seher, una razza di vampiri oramai sottomessa. Le.. Le sue ultime parole furono 'Non dimenticarti mai di me, ti starò sempre accanto e puoi contare su di me di fronte ad ogni ostacolo'.." Rispose con gli occhi arrossati. "L'ho amata da sempre. Quella luce che mostrava tramite gli occhi di Jo.. È quella che mi ha fatto innamorare di lei, duecentosessantatre anni fa.." Si portò una mano al viso, coprendosi gli occhi e asciugando le lacrime. Io gli sorrisi.
"Certo che.. Mi aspettavo un qualcosa di più romantico, nel rivedere l'amore della tua vita.." Sussurrò Jo.
"Beh.. Ai nostri tempi non c'era l'amore che c'è adesso.." Rispose Jin alzandosi e dirigendosi verso un armadietto. Lo aprì, tirando fuori una specie di pupazzo dalle sembianze femminili.
"Mwo-ya?" Chiesi io.
"Ho iniziato a farlo quando siamo arrivati qui.. È.. Un corpo da dare ad Alexandra.. Devo dargli un'aggiustatina, ma.. È il pensiero che conta..?" Rispose imbarazzato. Mi girai verso Jo, la quale sembrava preda ad un attacco di fangirl.
"QUESTA. È. UNA. COSA. DOLCISSIMA." Urlò con le mani alla bocca. Sorrisi.
"Così.. Avrà modo di aiutarci.." Cobcluse.
"È molto dolce, ma.. Quel coso deve assumere delle sembianze umane.." Disse Jungkook disgustato. "Te lo aggiusto io, ok?" Aggiunse sistemandosi i vestiti con fare modesto.
Jin annuì supplichevole. Io e Jo scoppiammo a ridere mentre Yoongi tornava a dormire.
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Sixteen.
FanfictionJo è una ragazza come un'altra. Frequenta una scuola umile. Fa una vita semplice. Ma la sua vita sarà presto scombinata a causa di sette ragazzi, e in particolare, a causa di Park Jimin.