Jo's POV.
Ero ancora stesa sul mio letto, dove mi aveva lasciato Jimin.
Ripensavo a ciò che era successo.
".. L'unica volta che mi sono fidata di qualcuno.. Tom.. Come hai potuto farmi questo? Dopo tutto il tempo che abbiamo passato insieme.." Una lacrima fredda scese sulla mia guancia.
Sentii bussare.
"Nugu-ya?" Chiesi cercando di mascherare la mia voce tremante.
"Sono Namjoon.." Disse in un sussurro.
"Entra pure!"
Entrò lentamente. Era.. Strano.
"Che succede Namjoon-ah?"
"N-Non lo so.. È da un po' che va così.." Mi sedetti, facendogli un po' di spazio per farlo sedere accanto a me.
"Ogni volta che stai male o ti succede qualcosa.. Alla fine mi ritrovo così.." Aveva una voce debole.
"Ne hai parlato con gli altri?" Gli chiesi preoccupata.
Lui scosse la testa. Poi, tirò fuori un piccolo manuale dalla tasca.
"Cos'è?"
"È un manuale di vampiri.." Sorrise. "Sembra una cazzata, eh? Ognuno di noi ce l'ha.. Ho provato a dargli un'occhiata. Sembra che alcuni vampiri siano legati in qualche modo alla dea.." Mi mostrò la pagina dove aveva trovato l'informazione.Capitolo 23
Succede ,talvolta, che alcuni vampiri si sentano strani dopo che la Dea ha fatto un incantesimo o è stata ferita. Si tratta di un legame profondo instauratosi tra i due soggetti, come fossero destinati a stare insieme. Sebbene il vampiro tenda a sentirsi male, se egli fosse allontanato dalla Dea, entrambi rischierebbero la vita. Va specificato che non si tratta di una relazione amorosa, bensì di una semplice vicinanza fondamentale. [...]Sorrisi.
"Se ne parlassi con Jimin.. Penso mi ammazzerebbe.." Sussurrò, prima di svenire. Cadde per terra.
"Namjoon!" Urlai cercando di recuperarlo. Lo feci stendere sul letto e mi stesi accanto a lui.
"Come faccio a proteggervi se non riesco a proteggere me stessa?" Pensai guardandolo. Gli tastai la fronte. Era fredda come il ghiaccio.
Mi alzai per prendere una coperta in più. Gliela stesi sopra, quando lui mi prese il braccio.
"OMO! Mi hai spaventata.. Ti senti meglio?" Gli sussurrai. Non ottenni risposta. Tentai di fargli mollare la presa, ma mi strattonò sopra di lui.
"Yah.." Sussurrai. Era come ipnotizzato, come se le azioni che compiva non fossero di sua spontanea volontà. Provai a scuoterlo un po' per svegliarlo, ma niente.
Ero letteralmente sopra di lui, mentre lui mi stringeva forte, ma in modo dolce. In compenso, la sua fronte cominciava a scaldarsi un po'.
Ad un tratto, si girò sul fianco, facendomi andare a sbattere contro il letto. Mi stringeva un fianco e aveva infilato il suo viso tra la mia testa e la mia spalla.
"Mwo-ya.. Jinjja.." Mi sentivo terribilmente in imbarazzo. Ogni volta che spostava di un millimetro il suo viso, mi salivano dei brividi lungo la schiena.
All'improvviso, sentii qualcisa sul collo, quando allo stesso tempo la porta della mia camera si era aperta.
"Jo.." Disse con tono deluso la voce di cui non riuscivo a vedere il viso. Nonostante ciò, la riconobbi. Era Jimin.
"Q-Qnado avetd finito, scendete, devo parlarvi." Disse poi, sbattendo la porta. Si era incazzato.
Sentivo ancora una leggera pressione sul collo. Capii che Namjoon lo stava baciando. Di colpo arrossii, iniziando a dimenarmi per liberarmi.
"Yah.." Sussurrò Namjoon con una voce roca, quando finalmente riuscii ad allontanarmi.
Io ero rossa come un pomodoro.
"Ehm..Si.. Ecco.. J-Jimin vuole parlare c-con noi.. Q-Quindi se ti senti meglio, e-ecco, s-scendi.." Balbettai, per poi correre fuori dalla camera.
"Mwo-anya?" Lo sentii sussurrare.
Mi diressi in soggiorno, sedendomi sul divano.
"Allora? Di che dovevi parlarci?" Cominciò Jin. Jimin mi guardò con uno sguardo assassino.
"Jo.. Namjoon si decide a scendere?"
"E-Ehm.. S-Si.. Stava poco bene.. Quindi c-ci metterà un po'.." Balbettai. ".. Vabeh. Jin.. Dobbiamo trasferirci." Disse Jimin tornando a guardare Seokjin.
"Mwo?" Dissi io alzanfomi in piedi.
"Qui.. Nessuno di noi è al sicuro. Ci conviene trovare un posto meno rischioso e.. Vivere lì." Concluse ignorandomi.
Jin ci guardò. ".. Concordo. Jo deve essere assolutamente protetta e.. Qui non c'è protezione."
"No! Io non voglio andarmene!" Urlai.
"Jo.."
"Lo so! Tom non è sicuro. Non lo è più. Ma.. Non voglio allontanarmi da Seoul. Qui è dove sono.."
"Jo. Non fare storie. È la soluzione migliore. Ora che noi siamo intervenuti, Tom tenterà di ucciderti. E.. Non possiamo permetterlo." Disse Jungkook guardandomi negli occhi. Non l'avevo mai visto così serio in vita mia.
"Ma.. Forse.." Dissi con una vice tremante.
"No. Non cambierà. Questa è la sua vera natura. Devi.. Devi fartene una ragione." Concluse. Io caddi in ginocchio, in lacrime.
Avrei davvero dovuto abbandonare tutto? Non avevo amici al di fuori di Tom.. Nonostante mi avesse distrutta in quel poco tempo.. Una parte di me gli voleva ancora bene.
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Sixteen.
FanfictionJo è una ragazza come un'altra. Frequenta una scuola umile. Fa una vita semplice. Ma la sua vita sarà presto scombinata a causa di sette ragazzi, e in particolare, a causa di Park Jimin.