Una Seconda Chance. - END.

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Aprii gli occhi. Mi ritrovai in una stanza bianca.
"Dove sono?.. Perché Jimin ha ucciso Tom?" Pensai guardandomi intorno.
Notai una figura nella penombra, seduta su un piccolo divanetto bianco. Ce n'era ancora una accanto alla porta.
"Jo! Ti sei svegliata finalmente! Come ti senti?" Mi chiesero in contemporanea.
Si avvicinarono al mio letto e potei riconoscere Tom e Jimin.
"Mwo?" Dissi guardandoli in faccia.
"Ma.. Tom.. Ti ho appena visto morire a causa di Jimin.." Balbettai confusa.
"Eh? Yah! Sono vivo e vegeto!" Mi urlò, per poi sorridere. Era quel sorriso, quello che mi aveva colpita.
Osservai Jimin.
"Ehy, pensi davvero che sarei capace di uccidere qualcuno?" Chiese sorridendo.
"Ma.. SI! Te l'ho visto fare! Sei un cazzo di vampiro! E tu un dio dei lupi!" Gli urlai agitandomi.
"Aish! Te l'ho detto che non sarei dovuto venire! Continua ad odiarmi per ciò che le ho fatto!" Disse il rosso rivolgendosi a Tom.
"Jo.. Smettila di odiarlo. Ti ha picchiata per anni ma.. Ti ha salvato la vita. Sei in coma da quattro mesi e.. Sei sveglia solo grazie a lui." Disse dolcemente.
"C-Cos..? Cosa è successo?" Chiesi infine, rinunciando a capire.
"Stavamo tornando da scuola, quando un tir ha iniziato a sbandare e ti è venuto contro. Jimin si è buttato sotto e ti ha tirata fuori, ha chiamato l'ambulanza ed è stato con te ogni giorno. Dovresti incazzarti con me, che nonostante fossi lì, mi sono bloccato a causa del panico.." Mi spiegò Tom abbassando la testa.
".. Quindi.. Per quattro mesi sono stata in coma?" Chiesi.
Annuirono con un lieve sorriso, velato di tristezza.
"T-Tom.. Potresti lasciarci soli un attimo?" Lui sorrise e annuì, sgattaiolando fuori dalla stanza.
"Dimmi!"
"Sono davvero stata in coma?" Chiesi un'ultima volta a Jimin.
"Si.." Disse guardandomi negli occhi. Io non capivo. Quindi ho sognato tutto?
"Posso approfittare di.. Di dirti una cosa?" Aggiunse, interrompendo i miei pensieri, senza staccarmi gli occhi di dosso.
Io annuii.
"Scusami per averti picchiata per tutti questi anni.. È che.. Non è una buona motivazione ma.. Insomma, tu mi piaci. Il.. Il picchiarti era per resistere alla tentazione di baciarti.. Non volevo ammetterlo a me stesso.. Ma.. Ora non riesco nemmeno a staccarti gli occhi di dosso.. Aish.. Non dirlo agli altri, ti supplico.." Disse imbarazzato. Arrossì di colpo. Io gli sorrisi.
".. Almeno questo non è cambiato.." Pensai sorridendo.
"Anche tu mi piaci, Jimin.." Sussurrai.
"Insomma, da quello che ricordavo avevamo già fatto sesso, ma a quanto pare no! URRÀ." Pensai un pò delusa.
Lui mostrò un sorriso a trentadue denti. Poi si avvicinò a me e mi diede un breve ma dolce bacio.
Le sue labbra erano come le 'ricordavo'. Morbide, dolci e fottutamente sexy. Profumava di vaniglia.
"Oops.. Vi ho interrotti? Ehm.. Il medico ha detto che dobbiamo andare, siccome l'orario di visita sta finendo.." Disse Tom imbarazzato, facendo sbucare la testa dietro la porta.
Così, entrambi cominciarono a dirigersi verso l'uscita.
"Oh.. Tom.. Ti voglio bene. Non lasciarmi mai, chiaro? Troverai il tuo pesciolino.." Sussurrai prima di vederlo uscire imbarazzato, agitando una mano in segno di saluto.
Jimin si girò un'ultima volta verso di me.
I suoi occhi sorridenti si illuminarono bravemente di una lieve luce rossa.
Sorrisi.
Non era tutto falso, allora.
"Alexandra.. Sei stata tu? Beh.. Grazie." Sussurrai una volta sola.
"Non c'e di che, piccola.." Sorrisi un'ultima volta.

Una seconda chance mi era stata data. Avrei fatto di tutto per mantenere la mia amicizia con Tom, per sempre. E.. Jimin.. Jimin lo amavo.
"Alex.. Davvero, grazie. Ci tengo a ricordare, per non sbagliare di nuovo. Grazie."
Cominciai a sentir sonno. Socchiusi gli occhi, con un sorriso enorme sul viso. Non avrei fatto errori, questa volta.

~~~ FINE.

Salve! Grazie mille per aver seguito la mia storia, spero vi sia piaciuta!
- I punti come titoli derivano dalla mia poca fantasia, spero non vi abbia disturbato troppo..
- Mi dispiace che sia finita così.. velocemente.. Ma lo studio mi ha costretta a 'tagliare corto'.
Ancora mille grazie!
<3
-Ki Zed.

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