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Mi ritrovai imbambolata di fronte alla porta di Jimin. Mi girai e tornai in camera mia, ripensando a ciò che aveva detto.
Mi stesi sul letto e guardai l'ora. Erano le 5:30 di mattina. Saremmo partiti alle 9. Impostai la sveglia alle 7 e cercai di dormire.

Mi alzai svogliata come non mai, o meglio, stanca come non mai.
Mi lavai, preparai una valigetta con le cose essenziali e mi diressi in cucina.
I ragazzi mi salutarono e notai Jimin e Namjoon parlare in disparte.
"Jo, andremo in volo. Vieni qui." Disse Jin. Mi pose una mano sulla testa e chiuse gli occhi. Dalla sua mano si sprigionò una luce azzurra. Ci fu un giro d'aria, poi staccò la mano.
"Ora puoi volare anche tu. Durante il volo, però, stammi sempre vicina, così non rischierai di cadere." Mi appoggiò una mano sulla spalla. "Lo so che non vuoi farlo.. Mi dispiace. Ma.. È la cosa migliore, per tutti noi." Io annuii.
Misi la valigetta sulle spalle e.. Partimmo.
Stavamo veramente andando in Alaska. Stavo veramente abbandonando tutto.

Volare era una cosa bellissima. Il vento accarezzava i miei capelli, facendoli ondeggiare dolcemente sulle mie spalle. La sensazione che provai volando fu di leggerezza e spensieratezza. In quel momento mi sentivo felice.

Arrivammo nel giro di due giorni. La temperatura era a circa 40° sotto zero. Appena toccammo terra, Jungkook e Hoseok corsero da me e mi avvolsero in tre giubotti.
Jimin mi passò il suo berretto nero.
Raggiungemmo una piccola igloo e ci "rintanammo" dentro essa.
Ho sempre amato il freddo e la neve, anche se in quel momento pensavo di morire.
"Jimin, ti dispiace andare a caccia? .. Da bravo genio, ho dimenticato di portare della carne.." Disse Jin grattandosi la testa.
"Nessun problema!"
"Posso venire con te? Magari ho modo di scoprire altri poteri.." Chiesi io. Jimin annuì,così vi dirigemmo insieme a caccia.

Raggiungemmo un bosco, che si trovava a poca distanza dalla nostra nuova dimora. I pini infestavano le nostre narici con un profumo dolce e leggero, con qualche tocco di muschio.
Girammo a zonzo per circa dieci minuti, quando finalmente cominciammo a sentire delle presenze intorno a noi.
Jimin si accucciò dietro un cespuglio, e io lo seguii, facendo attenzione a non fare rumore.
Non ero mai stata a caccia.
"Sei sicura che non urlerai nel vedermi uccidere qualche animaletto carino?" Sussurrò Jimin. Io ci pensai un po' su. In effetti ero un po' animalista, nonostante il mio cibo preferito fosse prorpio la carne. Ma decisi di sopportare. Avremmo pur dovuto sopravvivere,no? Così annuii per rispondere alla sua domanda.
Ad un tratto ci fu uno scricchiolio sul terreno. Jimin si concentrò al massimo. Cominciò a guardarsi intorno e ad annusare l'aria. In quel momento, sembrava più un cane che un vampiro.
Ad un trattò, balzò in avanti, addentando un cerbiatto. Mi tappai gli occhi. Era una scena disgustosa.
Io mi accesi una sigaretta. Mi allontanai un po' da lui, siccome si stavano avvicinando altri animali e non sarei resistita a vederne morire altri.
Mi trovavo a circa dieci metri da lui, quando una mano si posò sulla mia spalla.
"Che ci fa una ragazza tutta sola in un bosco pericoloso?" Chiese un ragazzo alto dai capelli multicolore.
"Oh, non sono da sola." Dissi girandomi per indicare Jimin ma.. Era scomparso. "Mh? Era qui un attimo fa!" Dissi girandomi per perlustrare tutta la zona. Ma di Jimin, neanche l'ombra.
"Come ti chiami, bellezza?" Mi chiese il ragazzo, mentre da lontano cominciavano da avvicinarsi altri otto ragazzi.
"J-Jo.." Balbettai confusa.
"Io mi chiamo Sehun. Oh.. Andate via voi! Non vedete che stiamo facendo amicizia?" Disse rivolgendosi agli altri fingendo un broncio bambinesco. Uno di loro si avvicinò.
"Sehun-ssi.. Che hai trovato di bello?"
"Una ragazza indifesa in un bosco pericoloso, Suho.. Per quanto è carina.. Rischierebbe grosso a stare da sola.." Sorrise. Poi, si girò verso di me. Potei notare i suoi occhi dorati.
Mi prese il polso.
"YAH! S-So badare a me stessa.. Non sarei venuta qui, se non fossi al sicuro.." Dissi cercando di fargli mollare la presa. Quando ce la feci, mi allontanai dal gruppo. Sehun e Suho scoppiarono a ridere.
"Alla bimba piace giocare.." Disse poi Sehun, cominciando a rincorrermi.
"Dove cazzo sei, Jimin!?" Pensai nel panico.
Stavo correndo più veloce che potessi.
Sehun mi raggiunse troppo facilmente e si piazzò davanti a me.
Mi prese il polso e mi strattonò a sé.
Cominciò ad annusarmi il collo.
"Mmh.. Che profumino.." Sussurrò nel mio orecchio. Io cominciai ad agitarmi per divincolarmi da quella situazione. Sehun non mostrava la minima intenzione di mollarmi.
Mi buttò a terra, sedendosi sopra di me.
Posò le sue mani pallide ai lati della mia testa, tastando la neve candida che si trovava per terra. Il suo viso cominciava ad avvicinarsi al mio, contornato dalle risate dei suoi amici.
Le sue labbra sottili cominciarono a sfiorare il mio collo. Ogni tanto lo leccava.
"Yah, Sehun.. Lasciamene un po'!" Disse un certo Kai avvicinandosi e tirandogli un calcio per prendere la sua posizione. Lui si diresse direttamente sulle labbra, cercando con la lingua di afferrare la mia.
Io mi dimenavo in lacrime, ma niente li faceva smettere.
Arrivò il terzo, un certo Yixing, che mi strappò via il primo giubotto. Fece una smorifa imbronciata.
"Tre? Tre giubotti? Eh.. Ma mi rendi le cose difficili, così.." Sussurrò giungendo alla mia maglietta e strappando via anch'essa. Con le mani fredde, cominciò ad accarezzarmi i fianchi, ormai baganti a causa della neve. Stavo congelando..
Cominciò a baciarmi il petto, scendendo lentamente fino a raggiungere il bordo dei miei jeans.
"Yixing! Quella parte la lasci a me!" Disse uno di loro. Aveva la voce molto bassa. Si fiondò su Yixing. Quest'ultimo mise il broncio.
"Muoviti, però, Chanyeol." Disse allontanandosi. Chanyeol si lanciò contro di me, strappandomi vi a i jeans. Con le mani fredde cominciò ad abbassarmi gli slip, mentre io urlavo sempre più forte.
"YAH!" Urlò ad un tratto una voce familiare. Chanyeol fu scagliato via con un calcio, mentre gli altri ragazzi si mettevano all'erta.
"Perché cazzo ti sei allontanata da me!?" Mi urlò Jimin, concentrato a tenere d'occhio quei ragazzi.
"Ew.. Sento puzza di vampiro.." Disse uno dei ragazzi tappandosi il naso.
"E io sento puzza di licantropi.. Stavo cercando la cena, volete per caso farne parte?" Disse Jimin sfoggiando i suoi occhi rossi. Suho si avvicinò a lui.
"Anche noi eravamo in cerca di cibo.. La tua amichetta srmbra deliziosa.. È raro trovare degli umani.." Disse leccandosi il labbro superiore e mordendo quello inferiore.
"Trovatevi un'altra preda, perché questa è solo mia.. Non mi piace condividere.." Rispose Jimin, sfoderando i suoi canini. "Un po' di carne di cane non ci starebbe affatto male.." Aggiunse poi, leccandosi i denti. I lupi si scambiarono degli sguardi e si allontanarono, senza smettere di osservarmi affamati.
Una volta dileguati, Jimin buttò a terra i cerbiatti che aveva ucciso e mi abbracciò.
"NON RIFARLO MAI PIÙ.." Sussurrò.
Poi si tolse la giacca e la maglietta e le porse a me, cosicché io potessi vestirmi. Poi mi prese in braccio, per scaldarmi le gambe, e afferrò gli animali, cominciando a correre verso la nostra igloo.
Il suo viso era sporco di sangue e non faceva altro che leccarsi le labbra.
"A quanto pare attiri licantropi.. Questo potere, però non è il caso di usarlo.." Disse mattendomi a terra. "Stai bene? Mi hai fatto prendere un infarto.." Aggiunse con la testa tra le mani. "PERCHÉ TI SEI ALLONTANATA!?" Mi urlò poi, controllando se i miei jeans potevano ancora essere usati.
"N-Non re-esistivo a veder-..ti u-uccidere altri a-anima-li.." Balbettai per il freddo. Lui mi abbracciò di nuovo. Questa volta più forte. Posai la testa sul suo petto e lui appoggiò la sua sulla mia.
"Ti prego.. Jaebal.. Non rifarlo mai più.." Poi mi riprese in braccio e raggiungemmo l'igloo.
Bussò quattro volte e la porta si aprì, mostrando un Namjoon sorridente che subito cambiò espressione.
"Che diavolo è successo!?" Urlò lasciandoci entrare.
Jimin mi passo alcuni dei suoi vestiti, mentre spiegava a Namjoon l'accaduto.
"Porca puttana.." Dissero in coro i ragazzi, che ci avevano raggiunto.
Io mi vestii tremante. Jin prese in mano il suo manuale.
Lo sfogliò per circa venti minuti, quando alla fine iniziò a saltellare dalla gioia.
"Jo, vieni qui! Posso fare in modo che tu non abbia freddo!" Disse sfoggiando un sorriso luminoso.
Poi, mise entrambe le mani sul mio petto. Notai Jimin girarsi per non guardare la scena.
Sorrisi. Era tremendamente carino quando faceva il geloso.
Sulla mia fronte si formò una piccola gemma nera, incastonata come una pietra su una corona.
"Allora? S-Stai bene?" Sussurrò allontanando le mani. Ero veramente tentata di fargli uno scherzo e.. Non resistetti. Chiusi gli occhi e mi lasciai cadere a terra. Tentavo di trattenere le risate, quando alla fine cedetti. Jin mi guardò incazzato, per poi ridere insieme a me.
Mi alzai in piedi. "Sapete che fa caldo?" Dissi guardando Jin sorridente. Ce l'aveva fatta. Non sarei morta di freddo.
Gli altri tornarono in cucina mentre Namjoon si avvicinò a me.
"Mi sento un idiota.. Avevo un mal di testa allucinante e.. Non ho nemmeno pensato che ti stessero facendo del male.." Io gli sorrisi.
"Non ti preoccupare. Io sto bene. Tu?" Lui annuì accennando un sorriso.
"E.. Per Jimin.. Ci conviene dirgli del nostro legame. Non voglio che pensi male di noi.." Dissi poi tornando seria e abbassando la testa.
"D'accordo." Sorrise lui.
Così ci unimmo agli altri. Mangiammo con gusto la carne cacciata da Jimin e cucinata da Jin.
"Ragazzi.. Io e Namjoon dobbiamo svelarvi una cosetta.. Andate al capitolo 23 del vostro manuale.." Cominciai. I ragazzi fecero come gli era stato detto. Lessero il capitolo e Jin fu il primo ad intuire tutto.
".. Ecco perché avevi quel mal di testa!" Disse.
Jimin ci guardò confuso.
"Ecco.. Quanto mi succede qualcosa, Namjoon tende a star male.. Se vengo ferita sta molto molto male, mentre se soffro mentalmente, soffre di meno.." Cercai di spiegare. Non era per niente facile. Jimin annuì.
"Beh.. Come state ora?" Chiese poi.
"Bene!" Dicemmo entrambi.
Gli altri cominciarono a prepararsi per dormire, mentre Jimin mi prese il polso e mi portò fuori.
"Scusami.. Non sapevo di questa cosa.." Disse riferendosi al discorso fatto qualche giorno prima.
Io gli sorrisi.
"Vieni qui, pabo.." Gli dissi poi prendendogli la maglietta e avvicinandolo a me. Le stelle illuminavano il suo viso pallido, dando particolare lucentezza ai suoi occhi. Con la mano gli presi il viso e lo avvicinai al mio. Sorrisi un'ultima volta e lo baciai. Lui mi prese in braccio, senza smettere di baciarmi.
"Aww.. Che scena disgustosa.. Jo.. Non puoi tradirci così.." Scesi da Jimin e mi guardai intorno. Riconobbi la sagoma di Sehun.
"Non mi hai nemmeno dato la possibilità di assaggiarti.." Si aggiunse una voce.
"Xiumin.. È stata cattiva, vero?" Di nuovo Sehun. Jimin mi prese il polso. Aveva di nuovo sfoderato i canini.
"Di solito mi piacciono i cagnolini.. Ma non siete priprio addestrati.. I vostri padroncini sanno che siete in giro tutti soli?" Dissi io. Notai che Jimin stava per scoppiare a ridere.
"Che linguaccia, signorina.. Un'umana dovrebbe stare al suo posto.." Disse irritato Xiumin.
"Nel caso non l'abbiate capito, non sono umana." Dissi portando avanti la mano destra. Mi concentrai su Sehun e lo scagliai a dieci metri da Xiumin.
"Oh.. Mi piace sempre di più, questa bimba.." Sussurrò Sehun alzandosi in piedi. Jimin mi avvicinò a lui.
"La bimba che ti piace tanto è di mia proprietà." Disse poi stringendomi a sé.
"Per quel che sappiamo noi.. È del Kahaal.." Mi bloccai di colpo.

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