XII (♡)

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"Certe cose è meglio se te le scordi
perchè ti mangiano dentro
e non te ne accorgi"
Cit. Gemitaiz

Il funerale è passato, il bacio con Edward è solo un fottutissimo ricordo marchiato a fuoco nella mia memoria.

Da quel bacio è diventato tutto piú freddo e tutto più "normale", ma normale non significa felice.

Mi sveglio stropicciandomi gli occhi come ogni mattina e cerco di alzarmi ad occhi chiusi, troppa luce mi illumina il viso e quindi decido di alzarmi alla ceca.

Provo ad alzarmi una, due, tre volte ma niente non ci riesco è come se una forza mi tenesse attaccata al letto.

Apro gli occhi di malavoglia e un viso perfetto é davanti al mio, due occhi neri e viola completamente immersi nei miei grigi, il viso spigoloso e la mascella pronunciata e scolpita, i capelli spettinati e le labbra perfette davanti alle mie.

Lui sorride e posso ammettere che quel sorriso mi fa perdere dei battiti vitali, é bellissimo mentre sorride.

Lui si sporge verso le mie labbra e sussurra 《Principessa è ora di aprire quella busta》

Io scuoto la testa, non mi sento pronta e soprattutto non ne capisco il motivo, perché mai avrebbero dovuto lasciarmi una busta con delle cose importanti all interno?

Conoscendoli saranno cose futili ed inutili perchè se fossero state davvero importanti me le avrebbero dette, a voce ma me le avrebbero dette e se fossero sorti problemi ne avremmo discusso insieme fino a risolverli.

《Riniziamo col non parlare?》sussurra Edward strofinando il naso contro il mio non ricevendo risposta.

《Bene, ho io un buon modo per farti parlare》sussurra questo posando ancora una volta le sue labbra sulle mie baciandomi dolcemente.

Sto al bacio e mi faccio trasportare ma poi ricordo cosa é successo l ultima volta e lo stacco da me.

《Non farlo.》dico seria non riuscendolo a guardare negli occhi.

《E perché mai?》sussurra questo risfiorandomi le labbra dolcemente.

《Perché dopo continuerai ad ignorarmi come se questi baci non fossero mai accaduti e a mio parere questi baci sono successi e ce li ho scolpiti e marchiati a fuoco nella mente》dico con tono serio e severo.

《Beh allora aspettati un mio bacio ogni mattina e ogni sera principessa》 sussurra riposando le sue labbra sulle mie.

Lo lascio fare non illudendomi, non ci sarà mai niente tra noi e sono sicura che tra poco torneremo alla quotidianità dove io sono solo la sua coinquilina e condividiamo il letto e i pasti.

《Vuoi aprire la busta?》mi chiede dandomi un bacio sul naso.

《No.》dico decisa della mia scelta.

《Perché?》

《Perchè non ci sarà scritto niente di importante..》bugia, enorme bugia, la verità é che ho paura di quello che potrei scoprire in quella fottutissima busta con sopra il mio nome.

《Amy aprila, io saró qui con te come sempre, non ti lascio principessa.》sussurra Edward porgendomi la busta.

Afferro la busta e lo guardo spostarsi per sedersi incrociando le braccia e mettersi al mio fianco incitandomi a sedermi.

Sospiro e lo seguo sedendomi al suo fianco iniziando ad aprire la busta.

Ho il cuore in gola e penso che stia per svenire dall' agitazione, sono nervosa e con il cuore in arresto cardiaco.

Tremo mentre apro la busta.

All'interno cé una lettera, una lettera con la carta giallastra, sicuramente è molto vecchia.

La prendo e la guardo, sembra antica e scritta a mano da mio padre, il mio papà..

Quanto mi manca solo chiamare qualcuno in questo modo o magari litigarci.. mi manca.

"Cara Amy,
Se stai leggendo questa lettera vuol dire io e Savannah siamo morti o che abbiamo deciso di dartela.
Sai abbiamo giurato di portarci certi segreti nella tomba cara bimba mia solo per non ferirti perchè la vita è stata già abbastanza dura e cattiva con te.
Amore devi sapere che Savannah ha avuto un aborto circa 2 anni prima che nascessi tu e da quell'aborto lei non si é mai ripresa e i medici ci dicevano che non sarebbe mai più tornata fertile e che non avremmo mai più potuto avere un bambino.
Poi sei arrivata tu, eri bellissima tra le braccia della tua vera nonna, eravate uguali, capelli mori, zigomi alti e occhi di un profondo viola come i tuoi mentre ti guardava.
Aveva gli occhi pieni di lacrime mentre ti consegnava a noi "la tua nuova famiglia".
Amy come credo che tu abbia capito sei stata adotatta ma per noi eri e sarai sempre come una figlia naturale, sangue del nostro sangue, ti abbiamo cresciuta, abbiamo visto mentre gattonavi da noi ti abbiamo sentita nostra ed esattamente 1 anno e mezzo dopo lo sei diventata anche legalmente, Amytist Finley.
Devi sapere che il tuo nome non lo abbiamo scelto noi ma tua nonna ed è stata l'unica cosa che ci ha pregato di non cambiare, diceva che per lei era importante che tu avessi il nome di famiglia e il medaglione che cè in fondo alla busta.
Sei arrivata da noi con al collo quel medaglione e una piccola maglia a maniche lunghe, avevi tre anni ed era inverno, ti piaceva la neve ma qua a Phoenix non nevica spesso ed infatti abbiamo pensato di portarti per le vacanze di capodanno in montagna per farti felice.
Io ti ho sempre voluta bene da quando i tuoi occhi hanno incrociato i miei, so che è dura dirtelo ma tesoro sei stata adottata ma posso giurarci che non cè stato mai nessuno che non ti volesse bene nella nostra famiglia per la bimba dolce e spensierata che sei.
La mia bambina tu sarai per sempre questo.
Ho giurato a tua nonna che ti avrei sempre protetta e scusami se magari non l ho fatto ma giuro che ci ho provato.
Eri e sarai sempre la gioia piú grande di tua madre, Savannah adorava metterti nel tuo lettino, giocare con te e spazzolarti i capelli.
In questa busta cè anche una foto, me l'ha data tua nonna chiedendomi di tenerla e quando avessi compiuto i 18 anni e di dartela, non so ma forse il me del futuro non avrà il coraggio di dartela tra solo 4 anni, perchè ora ne hai ancora 14 e sei una ragazza stupenda con la tua amica Saphira.
Tua madre ora è in soggiorno con te, state studiando insieme come ogni sera.
Mi mancherai quando andrai al collage principessa, sai non avere piú la mia bimba in casa mi renderà triste, sei la mia bambina e non riesco a stare senza te.
Ti amiamo più di noi stessi Amy, nonostante i litigi, sei la nostra piccola e questo non cambierà mai ricordalo."

Sono stata adottata.

Edward mi guarda non capendo la mia espressione sconvolta ed incredula.

Appoggio la lettera sulla trapunta e apro con calma la busta mentre il vuoto mi riassale.

Chi sono? Come mi chiamo davvero? Com'era mia madre? E mio padre? Mia nonna? Perchè tutti hanno sempre mentito?

Mi mancano i miei genitori, voglio che questo sia solo un incubo da qui mi sveglieró tra poco piangendo ed urlando.

Guardo la busta e tiro fuori una foto invecchiata e un medaglione.

Prendo la foto e la guardo attentamente.. Oddio, sono i bambini dei miei sogni!

Edward mi strappa la foto di mano e la guarda 《Amytist che cè scritto in quella lettera e perchè hai questa foto?》chiede innervosito.

《Sono stata adottata, i miei genitori lo hanno confessato》dico singhiozzando ricevendo un abbraccio consolatorio.

Strappo la foto dalle mane di Edward e rabbrividisco, la "Principessa" dai capelli ramati e occhi viola, il "Principe" dagli occhi neri e capelli neri, il "Re" dove nei miei sogni rimprovera la piccola, eppoi cè una donna, capelli ramati e occhi viola, la indico sulla foto e ho un sussulto, Quella è mia nonna.

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HEY DRAGHETTI♡

CAPITOLO PIENO DI RIVELAZIONI..
IL QUADRO INIZIA A DIPINGERSI.. CHE NE PENSATE?

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