Mi sveglio all'improvviso, sentendo un braccio stringermi la vita. Dopo un momento di smarrimento iniziale, mi ricordo di essere su un'isola deserta con Luke Hemmings e, naturalmente, il braccio e il petto a cui ora sono attaccata non possono essere che suoi. «Che stai facendo?» chiedo, la voce impastata dal sonno, provando a divincolarmi, ma lui non fa altro che stringere maggiormente la presa. In realtà è abbastanza strano che io mi sia svegliata, visto che solitamente non mi accorgo di nulla mentre dormo, ma decido che questo non è il momento di porgermi domande simili, anche perché ora il vero dubbio è un altro: perché Luke mi sta stringendo a sé dopo le cose che gli ho detto non molte ore fa?
«Stai tremando dal freddo, così come me, e questo è l'unico modo per scaldarci almeno un po',» risponde. Vorrei ribattere, ma purtroppo ha ragione: sto effettivamente tremando, rannicchiata con le ginocchia contro il petto, e sta di nuovo piovendo, a giudicare dal rumore che le gocce producono scontrandosi contro il tetto del rifugio.
«Va bene,» dico poi, sospirando, e lascio che le sue braccia mi portino ancora più vicina al suo petto tonico. Con una mano toglie il cappuccio dalla mia testa e mi accarezza i capelli, per poi appoggiare le labbra sul mio collo e imprimervi dei baci. «Dobbiamo solo scaldarci, quindi queste effusioni risparmiale per la tua ragazza, se la rivedrai mai,» borbotto, inacidita dal sonno, e allungo una mano verso dove penso ci sia la sua testa per dargli un leggero schiaffo. Tuttavia, non riesco ad evitare che le mie labbra si curvino in un sorriso che racchiude il mio divertimento e, al tempo stesso, il mio sollievo al pensiero che ciò che è successo pare superato.
Hemmings soffoca una risata fra i miei capelli e non allontana assolutamente il viso. «Pensavo che i miei baci ti piacessero,» commenta, mentre io mi maledico mentalmente per essermi svegliata e avergli rivolto la parola: non ho ancora la minima intenzione di affrontare proprio questo argomento. «E ti ho già detto che non sono fidanzato,» dice poi, mentre io non sento più le sue labbra sulla pelle, finalmente. «O almeno per adesso,» conclude con un tono di voce strano, come se avesse qualcosa in bocca, e, solo quando sento il nodo del pezzo superiore del mio costume sciogliersi, mi rendo conto di cosa stringe fra i denti.
«Sei proprio un deficiente,» biascico, stanca di avere a che fare con un idiota del genere, e mi volto verso di lui così da tenerlo d'occhio con più facilità. Hemmings non ci pensa due volte ad attirarmi ancora verso il suo corpo e mi ritrovo con la faccia praticamente attaccata al suo petto, mentre lui appoggia il mento sopra la mia testa, per poi appoggiare le mano sulla mia schiena e accarezzarla distrattamente.
Riaddormentarsi in questa posizione diventa totalmente improbabile e, senza che me ne accorga, ci ritroviamo a parlare di qualsiasi cosa ci passi per la testa fino all'alba. Scopro che i suoi migliori amici si chiamano Ashton, Calum e Michael, mentre io gli parlo di Alexis e della sua passione per la musica heavy metal; mi racconta di sua mamma Liz e di quanto sia incredibilmente imbarazzante, di suo papà e dei suoi fratelli Ben e Jack e io gli rivelo che ho sempre voluto un fratello maggiore, ma che purtroppo sono figlia unica; mi parla anche della sua passione per il caffè e io della mia per il tè e le tisane ai frutti di bosco; alla fine ci ritroviamo a parlare dei nostri difetti di cui faremmo particolarmente a meno e scopro che lui odia la sua tendenza a perdonare subito chiunque, semplicemente guardandolo negli occhi. In effetti, questa rivelazione giustifica tutte le volte che abbiamo litigato e lui si è sempre comportato come se non fosse successo nulla, proprio come poco fa. Mi sento, se possibile, ancora più in colpa nei suoi confronti, ma lui non fa alcun riferimento a ciò che è accaduto.
«Non penso sia un difetto, sai? È una cosa molto dolce,» commento, sincera, e lui sospira. Evidentemente non è d'accordo con me e qualcosa mi suggerisce che non mi ha perdonata del tutto per ciò che ho fatto ieri sera o che, più che altro, preferirebbe riuscire a trattarmi come merito, andando contro la sua natura che odia così tanto.
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Two Castaways || Luke Hemmings
FanfictionDi certo, fra tutti i turisti di quella nave, Luke Hemmings era l'ultimo con cui sarei voluta finire su un'isola deserta. * «Non mi interessano le tue relazioni sentimentali,» lo interrompo, scocciata. «Uh, non sarai mica gelosa, principessina?» chi...