Luke e io siamo sdraiati sulle nostre giacche a vento sotto il tetto del rifugio da quelle che sembrano ore. Al momento siamo così tranquilli e in sintonia che restare sulla sabbia ad ammirare il cielo stellato sarebbe stata un'idea fantastica (meglio ancora se abbracciati, ma non ho intenzione di dirlo ad alta voce), ma le condizioni meteorologiche non sono state dalla nostra parte: delle minacciose nuvole grigie hanno coperto per tutto il giorno il cielo e adesso non permettono la visione della luna e delle stelle, che solitamente rendono la notte molto luminosa. Tra l'altro, fa davvero freddo e numerosi lampi squarciano il cielo, seguiti da spaventosi tuoni. In realtà non trovo che siano spaventosi in sé, ma da quando viviamo come naufraghi ha piovuto qualche volta e non si è trattato mai di esperienze che ripeterei volentieri, per niente. Perciò spero proprio che le precipitazioni di oggi si limitino alla leggera pioggia di questo pomeriggio, anche se ne dubito fortemente.
«Hai paura dei temporali?» chiede Luke, dopo che l'ennesimo tuono ha interrotto il silenzio e io non ho potuto fare a meno di sobbalzare.
Scuoto la testa, per poi cercare il suo viso. Senza la luce delle costellazioni è un'impresa piuttosto difficile, ma i suoi occhi azzurri sembrano brillare più che mai nel buio di questa notte. «Non ho di certo paura che un fulmine mi colpisca o cose simili,» rispondo, cercando di risultare ironica nonostante la mia voce tremi. «Ho solo dei brutti ricordi,» ammetto poi e Luke annuisce, intuendo subito a cosa mi riferisca: il giorno in cui la nave da crociera è affondata e io ho avuto uno shock da freddo, rischiando sul serio di morire o il pomeriggio in cui ci siamo trasferiti dalla nostra vecchia isola e io ho temuto seriamente per le nostre vite.
Penso che la maggior parte delle paure, comunque, sia dovuta proprio a questo: semplici ricordi, probabilmente troppo dolorosi da affrontare.
Il cielo è per un attimo illuminato da un fulmine e io rabbrividisco, quando inizia anche a piovere, di nuovo, ma questa volta a diritto. Le gocce battono rumorosamente sul legno e sulle foglie del tetto, rendendo impossibile anche solo pensare di dormire. Mi raggomitolo su me stessa e provo a scacciare le sensazioni provate quel giorno di mesi fa che cercano di impossessarsi ancora una volta di me: il respiro incontrollabile, il battito cardiaco accelerato e le palpebre pesanti, pronte a chiudersi per sempre.
«Vieni qui,» sussurra Luke nel mio orecchio, ma, prima che possa fare qualunque cosa, avverto un tessuto liscio addosso, che riconosco come la sua giacca a vento, e le sue braccia stringermi più vicino al suo corpo. «Non succederà nulla stanotte, d'accordo?» la sua voce è rassicurante e mi fa sentire una bambina bisognosa di affetto e attenzioni.
«Lo so,» rispondo. «Ci sei tu con me.»
Il suo respiro si interrompe per un istante, come se volesse dire qualcosa, ma poi si limita semplicemente a posare un bacio fra i miei capelli e a stringere maggiormente la presa intorno al mio corpo, facendomi sentire al sicuro come mai prima d'ora. Nonostante questo temporale di cui avrei fatto volentieri a meno, so che domani mattina mi sveglierò con un sorriso enorme sulle labbra, ricordando con una strana euforia questa notte. Anzi, credo proprio che i temporali non mi metteranno più molta ansia addosso, sapendo che ad affrontarli con me c'è Luke.
Affondo la testa nel suo petto e sorrido, mentre lui mi accarezza la schiena e canticchia ancora una volta una canzone che non conosco, sempre la stessa. Vorrei chiedergli di scandire bene le parole, di farmi sentire il testo, ma dovrei interrompere anche solo per pochi istanti la pace che si è creata intorno a noi, distruggere la cupola che ci protegge dal temporale. Così rimango ad ascoltarlo e le mie palpebre si fanno pesanti, finché non mi addormento, con l'ombra di un sorriso ancora sulle labbra.
Quando mi risveglio non so quanto tempo sia effettivamente passato, ma il cielo si è rischiarato di poco, la pioggia picchia furiosa sul tetto del rifugio e fa freddo, dannatamente freddo. Soprattutto, però, Luke non è accanto a me.
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Two Castaways || Luke Hemmings
FanfictionDi certo, fra tutti i turisti di quella nave, Luke Hemmings era l'ultimo con cui sarei voluta finire su un'isola deserta. * «Non mi interessano le tue relazioni sentimentali,» lo interrompo, scocciata. «Uh, non sarai mica gelosa, principessina?» chi...