Capitolo 3

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Il giorno seguente mi svegliai tardi dato che era sabato.

" Buongiorno " dissi con voce assonnata a mio padre, mia madre e mia sorella Jò che a tutte le ore è sempre allegra e piena di energie.

" Ciao tesoro. " mi disse mio padre abbracciandomi.

"HAHAHAHAHA NO IL SOLLETICO NO TI PREGO"

Mio padre è sempre stato il mio eroe. Era l'uomo della mia vita che non mi aveva mai fatto soffrire. Mi ha sempre aiutata , stimata , e amata.

"Ciao!!!" rispose Jò abbracciandomi anche lei.

Mi vibrò il cellulare: un messaggio da Matteo.

' ehi scimmia. Tutto ok ??'

Gli risposi cercando di apparire tranquilla.

' sisi,perchè?'

' mi ha detto Stefano che ci sei rimasta male per Fede , ma non aveva capito se era perchè non te lo aveva detto o per qualcos'altro.'

'qualcos'altro? cosa dovrei avere ? due migliori amici, o almeno credo,che mi tengono tutto nascosto per un mese' risposi frettolosamente arrabbiata.

'Eh? io non potevo dirtelo lo doveva fare federica ... e poi lo so, noi ci diciamo sempre tutto, ma sta volta è andata cosi, è stata un'incomprensione. '

Non risposi.

' Vabe per le 11 pronta che ti passiamo a prendere in moto. a dopo scimmia, non fare casini <3 '

Nel pomeriggio andai al cinema con i miei , poi per le 19 tornammo mangiai e cominciai a prepararmi. Mi misi un vestito nero e un po' di tacco, poi mi truccai. Quando citofonarono scesi .

"Ciao mamma io vado!"

"Divertiti ma stai attenta eh!"
chiusi la porta accuratamente.

Vidi Federica venirmi velocemente in contro .

"Hey, sei bellissima"
"Se, grazie!"
"Senti, in questi giorni ti vedevo spesso con lo sguardo assente e strana, ti ho provato a parlare ma tu niente..." mi disse tutto d'un fiato

" va bene,va bene .." dissi io.

Salutai anche Matteo e Stefano che mi stavano osservando per bene. Mi misi dietro sulla moto di Matteo e fede dietro Stefano. Partimmo e durante il viaggio Matteo mi teneva una mano stretta.

"Scusami."
"Non hai colpe, gli risposi.
"ti voglio bene" aggiunsi.
Vidi tramite il vetro che sorrise.

Arrivammo subito poichè il locale era vicino. Appena entrammo si sentii un forte odore di alcool e i ragazzi presero subito una bibita. Federica mi guardò e sorrise, poi mi diede un leggero bacio sulla guancia,e io ricambiai sorridendo anche se dentro avrei voluto piangere.
Li raggiungemmo e ci offrirono un alcolico.
Loro si diressero verso la pista e io rimasi li ferma. Matteo si girò verso di me e alzando gli occhi al cielo, venne ridendo e mi spinse verso la pista.

Cominciai a sentire il calore salirmi in testa. Guardai Stefano ed era già brillo. Matteo non ci andava neanche tanto piano, ma ci divertimmo da morire . Dopo un po' mi passò la rabbia, anche se quando incrociavo il suo sguardo mi passava sempre il solito brivido.

A metà serata Stefano era già completamente ubriaco e anche Matteo cominciava ad andare fuori di testa. Anche io però sentivo che l'alcool cominciava a impossessarsi di me , non ci capivo più nulla.
Io e Matteo perdemmo di vista loro che forse erano andati ancora a bere. Con il bicchiere in mano ballavo vicina a Matteo che mettendomi una mano ai fianchi mi spingeva sempre più vicino a lui.

Matteo bevve tutta la sua bevanda in un sorso. Cercai di resistere all'alcool che ora cominciava ad impossessarsi dei miei occhi e tirandolo per la mano mi immersi nella folla per cercare gli altri due.
Li trovai litigare .

"Che succede Fede?!"

"Vuole solo sesso da me, lo sapevo"

"EH?! guarda che è ubriaco e lo è anche lui!" le dissi indicando Matteo.

" Ambra tu non sai niente."

"GRAZIE AL CAZZO, SPIEGAMI ALLORA"

Uscimmo dove finalmente si respirava aria pulita e non di fumo e alcool.

" L'altra volta ero da lui e in pratica mi stava per togliere la maglietta.
Ma poi è arrivato mio padre, tutto incazzato... avevo lasciato a casa da solo Max, e lui mi aveva detto.di stare li , ma io non posso vivere in funzione di mio fratello e del suo stupido autismo. Quindi avevo deciso di andare da Stefano, ma quando mio padre si accorse di tutto questo e venne a cercarmi trovandomi nel letto con lui, mi ha portata subito a casa, facendomi la romanzina di sempre.
IO NON CE LA FACCIO PIU MI TRATTANO COME SE FOSSI UNA BAMBINA!"

Ambra : " sei sempre stata "perfetta" Fede, mai un errore, mai in voto basso, mai una gara persa, mai un giramento di palle. Per loro è tutto scontato, tutto dovuto, hai dato sempre il massimo per paura che i tuoi genitori soffrissero ancora, anche dopo Max. Non è coerente che da un punto.in banco.ti comporti cosi! Devi dirgli tutto , stai diventando falsa, io almeno sono cosi come sono."

" lo sapevo non dovevo dirtelo!"

"è cosi Federica, punto. Lo sai che ho ragione, stai diventando un'altra persona."

"Scusami se ti ho mentito , non potevo dirtelo, io lo so che..."

"CIAOOO ! Perchè non entrate dai ahahahahha" disse Matteo.

"ecco arriva lui.."

"Senti Fede io chiamo mio padre e me ne vado, si ci siamo divertiti ma ora non ho piu voglia. "

"aspetta chiamo mio papà ci porta lui, torno anche io."

"DAI, entrate ci divertiamoo."

"no scusa ma noi ce ne andiamo siete ubriachi come non mai."

"io no ahahah. Stefano forse un poco!"

Arrivò zio Francesco.

"Ciao ragazze . Vi siete divertite , tutto ok?"

"Ciao."

"Fede? é successo qualcosa ? "

"no nulla"

"Ambra?"

sospirai e guardai Federica.

"Perchè loro non erano con voi?"

" Erano ubriachi, si sa come sono fatti i maschi zio!" dissi mentre lui parcheggiava.

"Anche Stefano?" Si rivolse lui serio verso Fede.

"SI PAPA': SI . E L'HO LASCIATO: SEI CONTENTO?!"

Aprii violentemente lo sportello e corse verso casa.
La seguii.

"FEDERICA!"

"Lasciami sola."

"NO."

Bussai ripetutamente sulla porta della sua cameretta e infine mi aprii..

Stetti con lei finchè non si calmò e parlammo.

Io poi salii sopra e salutai i miei, che mi chiesero perchè Federica piangeva, io gli spiegai e scesero giù per parlare con i miei zii, io andai in camera mia e mi cambiai per andare a letto.
Ascoltavo la musica e chattavo con Fede erano le 3 ormai.

Numero non salvato: Ciao, sono Stefano, so quello che sto scrivendo. Federica non capisce mai. Ero ubriaco! diglielo anche tu , a me non risponde.
Tu domani puoi venire alle 4 davanti a scuola ? devo parlarti, poi avrei bisogno di qualcuno che mi ascolti.

Io: Lo so. Comunque va bene. Ma perchè non parli con qualcun'altro, insomma, cosa centro io?

Stefano: ieri quando ho parlato con te mi sono trovato bene, se non hai voglia fa nulla.

Io: va bene.. allora a domani.

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