"Bip" era il suono che contrassegnava l'inizio della nostra videochiamata.
Era passata già una settimana dalla partenza di Stefano , e le mie giornate cominciavano già ad essere noiose. Quando c'è lui invece, che ogni giorno vuole uscire fregandosene dello studio, é tutto così diverso. Anche solo fare una passeggiata con lui rendeva la giornata più bella, migliore.
"Hey mi senti?"
"S-si" gli risposi mentre il mio cellulare cercava di mettere bene a fuoco la sua immagine .
"Ma non ti vedo bene" aggiunsi.
"Aspetta", mi disse mentre toccava qualcosa sullo schermo.
"Ora?"
"Ora meglio."
Sospirò.
Rise.
Risi anche io.
"Ed eccoci qua, non abbiamo neanche fatto passare una settimana" mi disse mentre prolungava la sua risata.
Ebbene sì, ci chiamavamo ogni giorno è oggi volevamo anche un po' vederci.
"Già!"
"Scusa scusa ma cos'hai sulle labbra?" Gli chiesi subito appena vidi qualcosa luccicare.
"Ho aspettato che facessimo la videochiamata così che tu te ne accorgessi" mi disse ridendo.
"Non ci credo , é un piercing !"
"Figo vero?"
"Troppo!"
Rise."Stai benissimo."
"Sapevo che ti sarebbe piaciuto!"
"Quando lo hai fatto?"
"Questa mattina, infondo la vita é una no?"
"Già! Ti posso dire che sei un gran figo ? "
" Ma lo ero anche prima baby" disse alzando le sopracciglia.
Risi.
"E comunque anche tu sei bellissima" disse cambiando espressione.
Risi.
"Mi manchi."
"Anche tu."
"Non puoi farmi la videochiamata in canottiera però, mi fai del male così"
"Beh dovresti stare zitto dato le circostanze" gli dissi osservando il suo petto nudo.
Mi mandò un bacio volante.
"Li come ve la passate?"
"Tutto vecchio, niente nuovo."
"Gli altri? Io ho parlato poco fa con Matteo."
"I soliti scemi."
"Tu piuttosto!" Aggiunsi.
"Eh niente , da domani si inizia il college "
"College?"
"Si, che rottura , non c'era posto da nessuna parte , i miei mi hanno scritto in un college e penso che dovrò divedere la stanza con qualcuno"
"Come con qualcuno? un maschio , vero?"
"Credo di sì,o almeno lo spero. Dato che non sono arrivato all'inizio dell'anno, anzi quasi alla fine, non posso assicurare niente!"
"Quindi potrebbe capitare anche che dovrai stare in stanza con una ragazza?!"
"Ma no, penso che non succederà. Di solito cercano sempre di mettere i maschi con i maschi e le femmine con le femmine."
"No eh. Con le femmine non ci puoi stare."
"Sta tranquilla, farò di tutto. Ma non essere gelosa!"
"Ma io non sono gelosa mi preoccupo e basta" risposi decisa.
Rise.
"Ti amo piccola mia"
Sospirai.
"Non sai quanto vorrei baciarti e stare con te ora..."
"Anche io. Ma...Parliamo dei tuoi. Il lavoro di tuo padre come sta andando? "
"Te l'ho già detto, per adesso bene , però penso che non durerà molto questa offerta perché è troppo conveniente. "
"In che senso?"
"Beh, è un'occasione che non può durare in eterno, anche perché se dovesse essere così l'azienda non ci guadagnerebbe niente, infatti penso che terminerà al massimo tra un anno."
Sospirai.
Si appoggiò allo schienale del letto e emise anche lui un profondo respiro.
"È... Il resto ? " dissi.
"Cosa?"
"Insomma, tu, come ti senti?"
"Uguale."
"Non avete cercato qualcosa, non avete visto niente riguardo a donazioni , o a cure momentanee? I tuoi non dicevano mica così?"
"Ah ah ah ma figurati. Quella era solo una scusa. Era una cosa così per dire, almeno secondo me. Io non so più cosa pensare: non so se fingere di stare bene e non creare pesi, oppure se dovrei assillare, dicendogli che la mia vita fa schifo e che devo , devo assolutamente trovare un organo perché la mia vita è in pericolo. A volte sembra che non sappiano di cosa stia parlando. Mi chiedo se loro cervello ha percepito le parole del dottore. Sembra che non gli importi nulla, che é una cosa che passerà,un raffreddore, una cosa per cui non ci si deve preoccupare."
"Forse loro cercano, e fanno tutto quello che devono fare, ma non ti dicono nulla per non metterti ansia e cercare di farti vivere al meglio. Io invece non riesco ancora ad avere la concezione del tempo, tutto sta passando così in fretta e io non voglio stare lontano da te."
" E io? Io cosa dovrei dire? passo ore a pensare che tutto questo è sbagliato e che, adesso che può succedere di tutto, devo vivere lontano da te."
"Tu ritornerai vero? promettimelo. "Dissi dispiaciuta.
Non so perché glielo chiedevo ancora, in fondo lo sapevo che sarebbe tornato, o prima o dopo me lo aveva promesso, quindi lo avrebbe fatto. Ma è come se volessi una conferma, dovevo sentirmelo dire. Era un'ossessione per me oramai: devo sentire la tua voce che me lo ripete, sempre.
" Certo , io tornerò li."
"oppure sarai tu a venire da me."aggiunse.
Alzai la testa di scatto.
"Potrei !" Dissi.
"Come 'potrei'?"
"Sì! In fondo, al terzo anno di liceo si potrebbe fare un passaggio. Fidati, se voglio potrei riuscire a convincere i miei genitori, sarà difficile ma lo sai che se mi impunto su qualcosa alla fine ce la faccio. Sarebbe bello vivere in Inghilterra con te!"
"sarebbe veramente stupendo, è vero che , il posto non è brutto, anzi, sono io che ce l'ho con questa città. L'Inghilterra è molto bella, e solo che mi sono trasferito molto in fretta non ci sto capendo più niente!" Si passò una mano tra i capelli.
"adesso l'unica cosa per cui dobbiamo pensare e te e la tua salute. Giuro farò di tutto, in questi giorni parlerò ancora con mio padre e se necessario andrò anche il suo ufficio per parlare con i suoi colleghi, dopodomani andrò con Federica e i miei genitori all'ospedale e chiedere ancora informazioni. La prima cosa che voglio è che tu stia bene. Dopodiché potremmo decidere di fare qualunque cosa: se venire io lì, o ritornare tu qui. Per me è uguale, purché io sia con te."
"Hai ragione. Per me vale la stessa cosa. A me non importa, anche se dovessi vivere in un cassonetto. Mi basta che sia con te. Te l'ho già detto, anche prima di partire: il posto più bello è dove ci sono le persone che ami."
"Ti amo, da morire."
"Oh no, io di più" mi disse mentre alzava le sopracciglia.
"No io di più!" Dissi facendogli la linguaccia.
Restammo a parlare per 2 ore.
"Piccola io devo andare, domani devo alzarmi molto presto e devo fare anche altre commissioni."
"Va bene . "
"Un bacio!" Mi disse.
Avvicinai il cellulare alla mia bocca, e gli stampai un bacio.
"Un bacio amore mio!" Ci sentiamo su WhatsApp domani. Buonanotte!"
"Notte scimmietta."
"Ti conviene non rubare il ruolo a Matteo!"
"io posso fare quello che voglio, perché tanto tu sei mia."
Ripensai a quelle parole. Non avrei mai immaginato che potessi avere mai avuto la possibilità di sentirle da lui. Sono sua. Che bello! Spero sarà sempre così, perché veramente, sento di aver trovato la persona giusta per me. Lo amo.
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La mattina seguente come il mio solito, mi alzai e andai a questa stupida scuola, diventata ancora più noiosa senza la presenza di Stefano. È bellissimo. E adesso era ancora più bello con quel piercing. Avevo sempre amato il piercing alle labbra. Anche io avevo pensato di farmelo, ma non credo i miei genitori me lo permettono. Ma tanto lo farò lo stesso, e adesso che c'è l'ha anche Stefano ho una scusa in più!
Chattai su WhatsApp con Stefano e mi disse che stavo per andare a vedere la sua nuova stanza, avrebbe scoperto con chi l'avrebbe condivisa. Spero veramente si trovi con un maschio, non credo Che riuscirò ad accettare il fatto che lui potrebbe dormire nella stessa stanza di una ragazza, cambiarsi vicino a lei , stare troppo, troppo tempo con con lei. Non che non mi fidi di Stefano, ma non mi fido degli altri. Ebbene sì, probabilmente sono gelosa. Ma non mi importa!
Era passata qualche ora oramai, che Stefano non era più on-line su WhatsApp. Non volevo chiamarlo, non volevo disturbarlo. Mi avrebbe sicuramente fatto sapere come sarebbero finite le cose. Spero solo nel meglio, perché non so cosa avrei fatto. Il pomeriggio andai in palestra, mi sfogai un po'.
Mentre facevo gli esercizi, pensavo un po' di cose. A come sarebbe stata la mia vita se sarei andata in Inghilterra con Stefano. Quanto sarebbe stato bello avere un piercing alle labbra come lui. E a quanto sarebbe stato bello se avessimo già risolto questa stupida questione riguardo alla salute di Stefano.
Tornata a casa, andai immediatamente a cercare mio padre. Ma mi accorsi che mi stava già cercando lui.
"Ei piccola peste! La vuoi una bella notizia?"
"spara! Ti stavo cercando"
"Ho invitato Riccardo, il padre di Elena, per venire domani qua per un caffè qui. Oggi il mio collega è riuscito a rintracciarlo tramite cellulare, domani parleremo quando ci sarai anche tu, spero andrà tutto per il meglio. Non dire niente a Stefano. Gli e lo diremo se la notizia è positiva."
Lo abbracciai.
"Grazie papà!"
"Visto che mi importa?!"
"Si, scusami!"
"Ora andiamo, ho fame e la cena è pronta!" Aggiunse.Ci dirigemmo verso la grande tavola dove ci aspettavano Federica, i miei zii e nonni.
"lo sapete che Stefano si è fatto un piercing sulle labbra?"
"Davvero?" Mi disse Federica.
"Si sta benissimo!"
"Siete proprio uguali voi due allora!"
"Come mai?" Mia nonna intervenne.
"Perché in teoria, anche io sempre voluto un piercing alle labbra." dissi rivolgendomi a mia mamma e mio padre.
"Beh adesso sta per arrivare la pagella, quindi un piccolo regalino da parte dei tuoi genitori ci potrebbe stare!" Disse mia nonna sorridente , rivolgendosi ai miei.
"No mamma, non metterle queste idee in testa!" Le rispose mia madre.
"cara dovresti essere più silenziosa, dato che tu meno di un mese fa eri del parere che tutti noi avremmo dovuto farci un tatuaggio uguale come simbolo!"
"Ma lo penso anche ora, è gesto carino, il piercing, non so..." mio padre la guardo ridendo.
"Diciamo che se non sta bene a te, non deve stare bene a nessuno mamma!"
"Ma cosa dici!" Mi rispose lei infastidita.
"ma non esistono che piercing finti?" Disse mio nonno.
"Sì papà." Rispose mia mamma un po' annoiata.
" Allora metti quelli, così siamo contenti tutti!"
"Ma se lo facessi al naso e non alla bocca?"
"Si poi ?!Qualcos'atro ?"
Tanto lo so che la fine lo farò. Restiamo a parlare per tutta la serata di cavolate che mia mamma fece quando do era giovane come me.
Tutto sommato la mia famiglia non è così male, amo le serate passate con loro, anche se a volte litigo molto con i miei genitori.Guardai ancora un po' il cellulare prima di dormire.
Quando mi accorsi che Stefano era online.
<<Allora? >> gli scrissi.
<<Ho una stanza singola.>>
<<Wow!Strano che ti abbiano dato perfino una singola!>>
<< Già...>>
<< Senti, domani ti andrebbe di fare un'altra videochiamata? 💖 >> gli dissi.
<<Non so, forse .>>
<<Va bene . >>
<< Domani mi trasferisco in stanza, quindi non so se ho molto tempo.>>
<< Va bene, non ti preoccupare hai ragione. Ci videochiamiamo un'altra volta. E' stato bello oggi parlare con te, ti amo.>>
<< È la nostra prima video chiamata! Ti amo anch'io piccolina mia.❤️>>
Chattai ancora un po' con lui e poi chiusi gli occhi in un sonno profondo. Ero un po' ansiosa per domani, spero che andrà tutto bene.
Mi addormentai subito.SPAZIO AUTRICE :)
Grazie mille per i 1.1k di visualizzazioni ❤️ Spero la storia piaccia a tutti!
Che succederà nel prossimo capitolo ? Lo scoprirete presto!Ciao belle personcinee 😊💋


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Sweet as sugar
RomanceAmbra, una ragazza semplice, con una vita normale e tanti sogni, da sempre crede e spera nell'amore. Dopo anni di sofferenze, finalmente la routine la sorprende. Incontra il ragazzo che tanto desiderava e finalmente insieme, capiscono che qualsiasi...