Capitolo 11

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Mancavano ancora 2 ore prima che si potesse scappare da quel maledetto carcere , e mi aspettavano matematica e inglese, che noia.

Salutai Stefano e rientrai in classe con Clara.

Durante le spiegazioni ero stra distratta, la mia testa non era collegata minimamente. Non penso di aver appreso nulla , non capivo niente nei giorni normali, figuriamoci ora.

Federica non era da meno , continuava a fissare il pavimento sottostante alla cattedra , era triste , bhe questo era il minimo !

Ammetto che ciò che è successo tra noi due mi ha fatto aprire gli occhi. Nell' ultimo periodo io e Fede ci siamo chiuse in noi stesse. Siamo arrivate a questo punto probabilmente proprio per questo. Lei non mi ha detto ciò che sentiva, le sue insicurezze. E io banalmente non le ho confidato che Ste da tempo, mi era entrato in testa.
Se solo avessimo parlato di più, ci saremmo potute aiutare a vicenda.
Fede magari, non sarebbe arrivata a fidanzarsi con un ragazzo, solo per sentirsi "migliore" o meno sola. Per sentirsi al pari con tutti.
E io,forse, avrei conosciuto Ste con molta semplicità : infondo è amico di Matteo, avrei potuto prendere coraggio e conoscerlo scambiato qualche parola. Avrei fatto le cose con molta semplicità.
Ma purtroppo è così, siamo adolescenti per questo no? Ci complichiamo la vita con paranoie e gesti impulsivi.
Viviamo ogni momento con irrazionalità. Pensiamo di non essere mai abbastanza...
Ma abbastanza per chi?

P.V. Federica

Ripensavo a tutti i bei momenti, quando eravamo piccole, qualche anno fa e ora.

Perchè è andata così?
Beh, io ero e sono stufa di essere sempre trascurata da tutti.Di fare il mio massimo, per forza, in tutto, perchè tutti pretendono quello: tutti si aspettano la perfezione da me , i miei genitori soprattutto.
Ottimo voti a scuola, ottime prestazioni nelle gare. Ottimo e ottimo.
Sento lo stress a volte entrare in ogni poro della mia pelle.
Sento di dover camminare in punte di piedi, su un filo di cotone.
Con Ambra è diverso.
Io vorrei essere come lei, so che è piena di insicurezze, ha avuto forse anche più "problemi " di me, ma ha sempre la capacità di riuscire a sorridere, e di trovare del tempo di lasciarsi andare.
Io mi sentivo sbagliata: non ci riesco proprio a fare cosi. Per certe cose sono troppo timida, rigida forse?
A volte mi chiedo se sto cominciando perfino io,  a pretendere di essere ottima in tutto.
—-

"DE ANGELIS ! "

"prof, mi scusi."

"E' da un ora che fissa il vuoto! che le prende? In questi  periodi non la vedo sul pezzo. Non mi aspettavo questo calo da lei."

"Capita di avere momenti no, sbaglio?"

"Beh certo, ma questo non giustifica la sua disattenzione in classe"
" Prof mi scusi" intervenne Ambra " ma lei tutti giorni ha la costante e incredibile voglia di fare tutto ciò che la giornata le aspetta?"

"Capita. Ma lei dovrebbe pensare a lei Ambra. Adesso ha deciso di intraprendere la carriera per giurisprudenza?"

"No. "

"Andate fuori e fatevi un giro. Troppa fatica stare in classe? Quando pensate di avere un comportamento normale rientrate.
E questo lo dico ai vostri genitori."

"LO DICA PURE. MI FA UN PIACERE SE LO FA!" gli risposi io.

"Si, lei prenda pure queste strade."

Sono scoppiata. Non tolleravo più una parola.
Uscimmo fuori.

—————-
Ci fu un momento di silenzio.

"Ambra..."

"Fede..."

"Io non l'ho fatto per farti stare male, è stato un errore gravissimo lo so, ma erano i miei soliti problemi, non dovevo metterti in mezzo."

"So tutto."

"Mi dispiace che non ho avuto neanche il coraggio di parlarti io."

"Lo so ma ora risulto io dalla parte del torto."

"Oggi dovrebbero parlarsi i miei genitori con i tuoi. Io ho parlato con loro."

"Speriamo finisca sta situazione di merda."

Non sapevo più cosa dire, cosi provai ad abbracciarla. Lei rimase immobile, ma poi , dopo qualche secondo apri le braccia anche lei.

"Scusa."

Mi strinse più forte.

"Mi manchi."

"Anche tu."

Sorrisi.

P.V. AMBRA

Non riesco ad essere arrabbiata con lei ora. In fondo abbiamo sbagliato tutte e due.

La porta si apri di scatto e noi ci staccammo.

Matteo.
"La prof vi cerca"

"Arriviamo"

"Avete fatto pace?"
Ci guardammo.

Ci abbracciò.

E da tanto che non ci abbracciavamo tutte e tre.

"VI voglio bene. Siete le mie piccole pesti."

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Suonò la campanella e la prof usci'.

"Rientrate." disse in tono acido.

"Se" disse con lo stesso tono Matteo.

Nell' ora successiva Federica si è scusata con Clara se non le aveva fatto nulla di personale, ci teneva a parlare con lei.

Al suono della campana uscì...Appena vidi Stefano corsi da lui e lo abbracciai.

"Hey" mi disse dandomi un bacio.

"Ho fatto pace con Federica"

"Davvero? Sono contento! Speravo succedesse"

Mi prese in braccio, e mi' diede un bacio , non so da dove la prendeva tutta quella forza per sollevarmi.

"Mettimi giùùùù!"

"Festeggiamo allora? "aggiunse.

Sorrisi.

"Raga!" -Ste

"Cosa?"

"Stasera tutti a casa mia, pizza, birra film e sesso!"

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Arrivate a casa , io e Federica andammo subito a dire a tutti che avevamo risolto la situazione.

"Stavamo giusto finendo di parlare " disse mio padre.

"Sono contento che finalmente sia finita questa storia " disse mio zio.

"Non dirlo a me!" disse mia madre.

"Sentite, stasera vorremmo festeggiare tutti"

"In che senso Fede?" disse mia zia.

"Stefano ci ha invitate insieme a Clara , Matteo e Cristian a casa sua per vedere un film"

"Fede non pensi sia troppo presto per-"

"Mamma, per divertirsi, e per festeggiare , presto?"

Ci fu un momento di silenzio.

"Ma si andate" Disse mio padre.

Avvisai Stefano.

Ci preparammo e andammo subito a casa sua.

Prevedo una bellissima serata.

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