Capitolo 6

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Erano le 7.45 stavo.ancora dormendo, la voglia di alzarmi era pari a zero, sarei dovuta assere a scuola alle 8!

Aprii l'armadio e freneticamente presi gli jeans a vita alta, la mia maglietta preferita e una collana a cazzo.
Mi precipitai in bagno, mi lavai e mi vestii.

Mangiai una brioche e uscii. Federica era probabilmente era già andata poichè era tardi.

Arrivai a scuola e fortunatamente ancora la prof non era arrivata.

"Ma dov'eri finita?" Eccola. Mi voltai e sentii la voce famigliare.

"E-ehi Fede. " dissi col fiatone e solo ora mi accorsi che avevo corso davvero tanto."Mi sono svegliata alle '45"

"Come al solito! "

"Senti chi parla!"

"Arriva!" disse Matteo dalla porta.

Appena entrò, ci sedemmo tutti e sbuffai al pensiero che mi aspettava una lunga e noiosa lezione di storia. Durante l'ora pensai a Stefano, a come dirlo a Federica e alla notte passata con lui.

Quando finalmente fini l'ora andammo fuori per prepararci all'ora di laboratorio.

Ero in corridoio con tutti gli altri, aspettavamo il prof che come suo solito era in ritardo, è sempre cosi, quando ci sono ore più belle si perde tempo.

"Ambra ma ieri non abbiamo più parlato di Stefano"
Spalancai gli occhi.

"Senti Fede... è successo tutto cosi in fretta..."

Lei scosse la testa e avvicino leggermente le sopraciglia, come se stesse dicendo <<Cosa?Non capisco>>.

"Ci siamo visti a scuola domenica" Federica spalancò gli occhi .

Quando gli dirò il resto allora cosa succederà!?

...poi lui è venuto a locale la sera, s-siamo andati a casa sua e sono rimasta con lui la notte."

"COSA?! MI FAI SCHIFO!"

"Non è successo nien-... "
Senza neanche darmi il tempo di finire la frase mi spinse contro il muro dietro di me e sottomise le mie parole con le sue urla.

"COME HO FATTO AD ESSERE COSI' SCEMA! E POI TU DOVEVI ESSERE LA PERSONA CHE SI SENTIVA SE STESSA E IO LA FALSA!"

"Fede!"

"MI FAI SCHIFO!" continuò a dire mentre le lacrime gli rigavano il viso.

Vidi in torno a noi una folla tra cui i nostri compagni che cercavano di fermare Federica.

Mi alzai e mi sentii uno schifo. Non mi aveva dato neanche il tempo di spiegare.

"Mi fai schifo" disse Monica, la solita leccaculo che sta dietro a Federica.

Non risposi, mi sentivo solo una merda, davanti agli occhi offesi di tutti.

Arrivarono i prof correndo, e una lontana figura si vedeva camminare velocemente dietro di loro: la vice preside.

Andammo in presidenza dove i prof ci chiesero tutto il tempo cos'era successo.

"Ragazze devo chiamare i vostri genitori"

Federica mi guardò con tono schifato e arrabbiato.

Neanche 5 minuti e vennero i nostri genitori allarmati.

Li sentii parlare con i prof che gli spiegarono tutto , quello che sapevano, perchè il motivo non lo sapevano.

"Ragazze, chiuderò un occhio perchè voi due non avete mai creato nessun problema, ora andate a casa chiaritevi e non fate succedere niente di tutto questo.

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