Perfect

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16 Ottobre 2015

HARRY'S P.O.V

"Non rimandare a domani, quello che potresti fare oggi"

Mia madre lo ripete da quando sono nato e io da buon figlio ho sempre ignorato questo mantra che negli anni, nonostante tutto, si è sempre rivelato veritiero.

Ad oggi posso dire che senza dubbio è vero. Non bisognerebbe mai rimandare qualcosa che si potrebbe fare nell'immediato, mai posticipare troppo e ridursi all'ultimo minuto, perché molto probabilmente in quell'ultimo minuto a disposizione, accadrà di tutto e sarà troppo tardi.

È da mesi che cerco di spiegare a Grace il contenuto di Perfect, prima che lei lo ascolti e arrivi alla conclusione più logica, ma non del tutto veritiera. Avrei potuto tranquillamente avvertirla del brano all'interno del nuovo album, scritto secoli fa e con riferimenti più o meno espliciti a Taylor, ma non l'ho fatto, preferendo trascorrere quel poco tempo insieme in altre attività più costruttive che non includessero discussioni e litigi per una persona che nonostante tutto, mi sta creando ancora problemi.

Non è colpa sua se i suoi genitori, alla nascita, le hanno trasmesso il fattore "Taylor", che riesce ad insidiarsi nel tempo e nello spazio, e non è colpa sua se io ho deciso di scrivere una canzone che parla di lei, che hanno deciso di inserire nell'album nonostante le mie proteste.

Sta per sollevarsi un polverone incredibile e io ho ancora pochi minuti prima che il brano venga diffuso al mondo intero.

Pochi minuti in cui Grace dovrebbe essere già qui, a casa. Non posso permettermi che lei ascolti la canzone per radio mentre torna in macchina, al lavoro mentre attraversa la hall o volontariamente dal suo telefono. Le ho chiesto di non farlo, ma dalla curiosità probabilmente lo farà e io non sarò stato abbastanza tempestivo da prevenire il peggio.

Controllo nuovamente dalla finestra, ma di Grace, fra i mille passanti, non c'è traccia.

Merda.

Il telefono squilla nella mia mano e mi affretto a rispondere senza controllare il mittente. "Pronto?"

"Haz, dimmi che gliene hai già parlato."

Louis e la sua fissazione con la nostra storia. Da quando lui e Eleanor si sono lasciati, ha dovuto tenersi occupato in qualche modo e quando non si diverte a bere e divertirsi con la prima ragazza disponibile di turno, si occupa di me e di Grace come se fossimo a tutti gli effetti qualcosa da proteggere.

Dovrei essere grato al mio amico, ma le sue continue raccomandazioni iniziano a coinvolgermi in uno stato di ansia perenne che trasmetto immutato a tutte le persone che mi circondano. "Non ancora ..."

"Hai detto che lo avresti fatto stamattina!" mi rimprovera.

Non dovrebbe essere in vacanza a rilassarsi da qualche parte, invece di preoccuparsi per me? "Taylor non è il primo pensiero che ho quando apro gli occhi la mattina e al mio fianco trovo Grace, sai?"

"Dovrebbe esserlo dal momento che potresti trovarti figurativamete in mezzo a una strada entro domani."

"Louis, non credi che la situazione ti stia sfuggendo di mano?"

Controllo nuovamente fuori dalla finestra e consecutivamente l'orologio; è in ritardo.

"Lo faccio per te e anche per me, ho già vissuto la fase - Harry disperato senza Grace - e per la mia sanità mentale e anche per la tua, vorrei evitarla. Il brano sarà on air fra un minuto, sei fottuto amico."

Merda, merda, merda.

Per una volta Louis ha ragione, ma spero nella comprensione da parte di Grace, perché quella è solo una canzone scritta tot tempo fa e non ho nessuna voglia di litigare con lei per questo anche se probabilmente succederà.

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