badness||Cameron Dallas

Chapter 5

Chapter 5
Questa straziante, orribile, lunghissima giornata scolastica è finalmente terminata. È un disastro. Tutto un disastro. Chloe e Camila sono simpatiche. Molto. Ma non ci riesco. So che sono passati solo due giorni da quando siamo arrivati, ma niente mi ha tirato su il morale e mi ha spinto a pensare che non sarà così male rimanere qui a Malibú. Odio il caldo, il mare, l'abbronzatura. Avrei solo voluto rimanere a Londra, con il freddo, Jess e continuare la mia monotona vita nella mia monotona scuola dove nessuno mi conosceva o voleva infastidire. Tutto perfetto, no? Per passare il tempo decido di uscire, ma sono consapevole che mi perderò, quindi, anche se controvoglia, decido di chiamare Camila.
"Ehi Camila, sono Breath"
"Oh, ciao Breath. Dimmi tutto"
"Uhm..volevo fare un giro e ho pensato di chiamarti..per conoscerci meglio" balbetto l'ultima frase, consapevole di non saper mentire.
"Ovvio. Mi preparo e vengo da te" sono sul punto di chiederle come farà a venire da me senza sapere dove abito.
"Camil-"
"Non preoccuparti, sono con Chloe e lei sa dove abiti" sono abbastanza spaventata da questa ragazza.
"Uhm..okay"
"A tra poco" e decido di staccare la chiamata, prima che diventi troppo imbarazzante.
Pochi minuti dopo bussano alla porta e mi precipito ad aprirla.
«Ciao rag-» mi blocco rendendomi conto che le ragazze non sono sole.
«Scusa Breath, abbiamo portato anche i ragazzi. Spero non sia un problema» mi dice Chloe, chiaramente in imbarazzo.
«Oh, non fa niente. Entrate dai!» le sorrido, facendole capire che non è un problema. Credo sia un 'grazie' ciò che ha appena detto attraverso il labiale, ma mi limito ad un sorriso.
«Bella casa Breath» mi dice colui che penso sia Ashton.
«Oh, grazie» non ci ho mai pensato, ma Ashton è molto, molto attraente.
«Volete fare un bagno in piscina?»
«C'è una piscina?» esclamano eccitati i ragazzi e mi scappa una risatina.
«Non abbiamo il costume» dicono Chloe e Camila nello stesso istante. Ho paura che queste ragazze siano telepatiche o cose del genere.
«Non è un problema. Ve li presto io»
«Sii! Andiamo allora» esclama eccitata Camila ed io e Chloe ridiamo. Queste ragazze sono simpatiche, mi piacciono. Certo, ci vorrà tempo per considerarle amiche, ma penso che, di questo passo, andrà tutto bene. Credo. Spero.
Saliamo in camera mia e le ragazze sono completamente rapite da ciò che c'è nel mio armadio.
«Sapete ragazze, dovremmo andare in piscina prima che si faccia buio» rido ed entrambe mi lanciano un'occhiataccia.
«C'è un'infinità di costumi nel tuo armadio. È complicato e triste scegliere un costume al posto di un altro» dice Camila e penso alla stupidità di questa ragazza, già la amo. Finalmente, usciamo dalla stanza e andiamo dai ragazzi che ci stanno aspettando. Appena ci vedono iniziano a sbavare.
«State attenti, vi potreste bagnare» rido ed appena i ragazzi mi guardano divertiti e con un ghigno stampato in faccia mi accorgo di ciò che ho detto.
«Siete disgustosi» affermo ridendo.
«Ragazze, che ne pensate di andare in spiaggia? Siamo ancora in tempo» dice Michael.
«Per me va bene» dico guardando le ragazze, che mi fanno un cenno di assenso.
Arriviamo in spiaggia e il panorama è stupendo. Sono le sei del pomeriggio e c'è un sole che spacca le pietre. Non ci sono molte persone in spiaggia. Vedo ragazzi che giocano a beach-volley, altri che si divertono in acqua e a quella visione mi scappa un sorriso. Ci sistemiamo e tutti i ragazzi si buttano in acqua, mentre le ragazze si stendono sulla sabbia per parlare e prendere il sole.
«Ragazze, devo assolutamente andare in bagno» rido, seguita da loro due.
«Vuoi che ti accompagno?» mi dice Chloe.
«Non preoccuparti. Torno tra un po'» le sorrido e inizio a camminare. Seguo le indicazioni e finalmente arrivo ai bagni della spiaggia. Ma, come sempre, il mio mancato senso dell'equilibrio mi fa cadere su qualcuno.
«Hai mai pensato di imparare a stare in piedi?» ho già sentito questa voce. Così intensa. Attraente. Quando mi accorgo che si tratta di Cameron mi alzo immediatamente in piedi.
«Ancora tu» sbuffo infastidita.
«Piacere di rivederti» mi sorride falsamente.
«Si, certo» alzo gli occhi al cielo.
«Sono così gentile che mi presento anche se sei chiaramente indisposta» fa una pausa, facendomi notare il suo ghigno.
«Sono Cameron»
«Breath. Grazie. Prego. Ciao.»
Mi prende per il polso.
«La prossima volta, piccola Breath, impara a camminare prima di uscire per Malibú» mi sorride soddisfatto e va via. Sono così arrabbiata che quando trovo finalmente le parole velenose da dirgli, lui è già andato via.
«Ugh. Lo ammazzo prima o poi» i miei istinti omicidi si fanno sentire sempre di più. Questo ragazzo ha la capacità di tirare fuori la parte peggiore di me e non lo conosco neanche. Bene. Molto bene. Decido di ritornare indietro. Scombussolata e arrabbiata.
«Breath, sei viva! Pensavo dovessimo chiamare la polizia» ride Camila e la seguo immediatamente.
«Vado a farmi un bagno, l'acqua è stupenda. Venite con me?»
«Uh, no, preferisco rimanere qui» mi sorride Chloe.
«Anche io» dice Camila.
«Uhm..okay» faccio un mezzo sorriso ad entrambe. Entro in acqua e i ragazzi mi accolgono immediatamente.
«Allora Breath, cosa ne pensi di Malibú?» mi chiede Shawn, catturando l'attenzione degli altri.
«Ad essere sincera, non mi piace. È tutto troppo diverso dalla mia vita londinese» faccio un sorriso amaro.
«Imparerai ad amare questa città»
Mi sorridono incoraggianti gli altri due ragazzi.
«Mh, scusate ragazzi. Stiamo facendo una partita di beach-volley e ci mancano quattro giocatori. Che ne dite di fare una partita?» ci interrompe un ragazzo, che ha una faccia conosciuta.
«Yeep!» urlo eccitata e tutti i ragazzi si fanno scappare una risatina.
«Quando siete pronti venite! Siamo al campo di beach-volley»
Saliamo per asciugarci e le ragazze decidono di seguirci per assistere alla partita. Arriviamo al campo e la mia voglia di giocare è completamente scomparsa, come quella di Chloe di assistere alla partita. Calum e Cameron stanno ridendo e non ci hanno ancora notati. Quando si girano e si accorgono della nostra presenza si scambiano un sorriso complice. Questo ragazzo mi rovinerà l'esistenza.