Appena varcai la porta di casa i bambini mi vennero incontro abbracciandomi. Erano felici di rivedermi e questo mi riempì il cuore di gioia. Dopo poco spuntò anche Laila, con un sorriso smagliante in viso, che mi diede un bacio chiedendomi poi come fosse andata a scuola."Bene" risposi "ho un vicino di banco che sembra abbastanza simpatico e poi le mie compagne mi hanno già chiesto di uscire. Infatti verso le quattro passano a prendermi e ci facciamo un giro. È un problema?"
Laila: "Assolutamente no, sono felice se inizi a conoscere qualcuno. Però alle 7 ti voglio a casa!"
"Grazie mille! Ti prometto che alle 7 sarò in casa!", risposi gettandole le braccia al collo dalla contentezza.
Giusto il tempo di mangiare e di cambiarmi e le ragazze suonarono al citofono."Ciao Laila, ciao bimbi, io vado!" urlai. "Ciao!" mi fecero eco gli altri.
Appena uscita dal cancello, vidi le mie compagne. Erano quattro: Ilaria, Gaia, Martina e Giulia. Ci salutammo con un ciao generale e subito decidemmo di rompere il ghiaccio andando in un bar a bere qualcosa. Il bar era lì vicino e 10 minuti dopo ci ritrovammo già sedute ad ordinare. Era settembre, ma faceva ancora molto caldo, quindi io decisi di prendere un the al limone per rinfrescarmi.
Dopo aver ordinato iniziammo a parlare, per conoscerci di più.
Martina: "Allora Laura, parlaci un po' di te. Cosa ti piace fare?"
Laura: "Beh, che dire. Sono Laura, ho 17 anni. I miei genitori sono separati. Prima vivevo con mia madre a Roma, ma adesso ho deciso di trasferirmi qua da mio padre, che nel frattempo si è sposato di nuovo con un'altra donna, Laila, e hanno avuto 3 bambini di 7, 4 e 1 anno. Sono arrivata qua 3 giorni fa, quindi non conosco ancora nessuno. È molto diverso da Roma, ma mi sembra carino qua. Comunque amo ascoltare la musica e adoro i bambini. Adesso tocca a voi presentarvi." Nel frattempo era arrivato il cameriere a portarci le nostre bibite.Ilaria: "Va bene, inizio io. Sono Ilaria, ho 18 anni e amo la danza classica. Sono figlia unica. E poi boh, non so che altro dire". Ridemmo tutte quante.
Ad un tratto mi accorsi che Giulia fece cenno con la testa a Gaia di guardare in direzione di un ragazzo che era appena entrato nel bar. Non capivo perché fossero così agitate. Lo guardai bene. In effetti mi sembrava di averlo già visto quel ragazzo, ma non mi ricordavo in quale occasione. Così mi
Così mi avvicinai a Martina e le sussurrai in un orecchio "ma che hanno quelle due?"
"Ma come, non lo sai? Lui è Carmine, l'amore segreto di Gaia da una vita!" rispose lei."E Carmine lo sa di piacere a Gaia?"
"No, figurati. Gaia vuole tenere questo suo amore solo per sé, perché ha paura della sua reazione. Sono amici da una vita e non vuole rovinare questo rapporto che c'è tra di loro."
"Capisco" feci con voce triste. Era un peccato non poter esternare le proprie emozioni solo per paura della reazione dell'altro, pensai.
"E poi - aggiunse Martina - se non dovesse andare in classe sarebbe un disastro..."
"Perché?" chiesi senza capire ciò a cui si riferiva Martina.
"Come perché? Carmine è nella nostra stessa classe, non l'hai notato stamattina? Immagina che tensione si verrebbe a creare in classe se Gaia fosse rifiutata... sarebbe insostenibile.""Ah ecco. Beh si, hai ragione."
Ecco dove l'avevo già visto! Che stupida! Era ovvio! Nella nostra classe! Era il ragazzo che quando era suonata l'ultima campanella della giornata aveva salutato il gruppetto delle ragazze con un ciao generale.
Ad un tratto Carmine ci notò e si avvicinò al nostro tavolo.
Carmine: "Ehi, ciao ragazze! Che ci fate qui?" e salutò tutte le altre con un bacio.
"Prendiamo qualcosa da bere e ne approfittiamo per conoscere meglio la new entry del gruppo, Laura" rispose Ilaria indicandomi.
Carmine mi porse la mano: "Tu sei quella nuova in classe. Piacere Carmine"
"Piacere, Laura" risposi ricambiando la stretta di mano."Vuoi unirti a noi Carmine?" chiese Gaia, approfittando della situazione.
"Grazie Gaia, ma non posso. Sono sceso di corsa al bar a comprare una bottiglia di latte per mia sorella, ma ora devo tornare subito in casa perché mia mamma esce e devo stare con i miei fratellini."
"Va beh, sarà per la prossima volta" rispose un po' delusa Gaia.
"Si infatti. Anzi, ora che ci penso possiamo anche organizzare una grigliata a casa mia il prossimo weekend. Invito anche altri amici, così è una buona occasione per Laura per conoscere altre persone di qua!"
"E' un'ottima idea Carmine! Allora sabato prossimo da te. Poi ci mettiamo bene d'accordo in questi giorni."
"Perfetto allora! Scappo ragazze che mia madre mi aspetta. Ci vediamo domani a scuola! È stato un piacere conoscerti Laura!" e andò via.
Mi sembrava un ragazzo molto educato e non mi sembrava difficile che Gaia se ne fosse innamorata. Resta il fatto che sono sempre i ragazzi più educati quelli che ti tradiscono con la tua migliore amica... Ma perché il ricordo di quel verme era ancora nitido nella mia mente? Perché ogni particolare mi doveva sempre ricordare di lui?Vidi una mano che mi passò agitata davanti gli occhi "Ooooh!! Laura, sei con noi?" era Giulia.
"Si, scusate, ero in sovrapensiero"
"Eh ce ne siamo accorte!" rispose ridendo Martina. "Allora, che ne pensi?"
"Di cosa?"
"Di scambiarci il numero di telefono, così possiamo sentirci con facilità"
"Certo!". Ci scambiammo i numeri di telefono. Mi accorsi che erano già le 6.30, così insieme alle altre ragazze ci incamminammo verso casa mia.
Era stata una bella giornata. Sentivo che in quel paese sarei stata molto meglio. O almeno, lo speravo...
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La Decisione
RomanceLaura è una ragazza di 17 anni tradita dal suo ragazzo. Decide di cambiare vita e va a vivere con suo padre. Cambia città e cambia quindi anche scuola. Scuola che sarà teatro di nuove amicizie, di amori, di sfide e, appunto, decisioni. La Decisione...