"Ohi, ma che ti prende?" mi chiese Carmine.
"Nulla, perché?" risposi io facendo finta di nulla.
"Sei strana oggi. Non ci credo che non hai nulla"
"E invece non ho un bel niente!" risposi io brutalmente, lasciandolo solo davanti all'ingresso della scuola.
"Vai, vai, scappa, non ti preoccupare!" sentii urlare a Carmine. Io proseguii comunque dritta per la mia strada. Che bella giornata di merda! Avevo capito che né Gaia, né Ilaria mi sopportavano, avevo scoperto che il ragazzo che mi piace aveva un appuntamento con un'altra e avevo persino appena trattato male Carmine, l'unico che c'era stato in questi giorni. Complimenti Laura, davvero, complimenti! Peggio di così non poteva andare, o almeno così credevo.
Rientrai in casa, molto nervosa, ma cercai di lasciare i miei problemi fuori dalla porta di casa, per evitare di appesantire l'atmosfera familiare. Così mi presentai in cucina e salutai mio padre con un bacio sulla guancia. Notai dallo sguardo di mio padre che qualcosa non andava benissimo e gli dissi: "Papà, c'è qualcosa che non va?"
"in effetti si, ma nulla di grave"
"Tipo?" chiesi io spaventata.
"Domani devo partire per lavoro e dovrò stare fuori casa per più di due mesi. Forse tornerò per Natale."
"Ah... ma devi partire per forza?"
"Si, altrimenti perdo il lavoro e in questo periodo con tutte le spese che abbiamo, perdere il lavoro è proprio l'ultimo dei miei desideri"
"Giustamente... ma dove vai di preciso? E cosa ti faranno fare?"
"Vado a Monaco, in Germania, perché hanno bisogno di un relatore italiano che si occupi della filiale italiana in Germania. È una cosa complicata da spiegare, si tratta di due società di ricerche scientifiche che si vogliono fondere insieme per dimezzare le spese e duplicare gli introiti per cercare di poter far lavorare più persone e soprattutto di poter studiare quante più malattie possibili a minor costo. E hanno scelto me"
"Beh papà dovresti essere orgoglioso di te stesso se ti hanno scelto"
"Infatti lo sono, ma non voglio neanche lasciare Laila da sola con quattro persone a cui badare"
"Papà, sta tranquillo. Aiuterò io Laila, ce la caveremo."
"Lo so che ci sei tu, ma tu hai la scuola a cui pensare e non voglio che trascuri lo studio per colpa mia. Troveremo una baby-sitter nel frattempo o comunque qualcuno che possa dare una mano in famiglia"
"Va bene papà, ma davvero non ti preoccupare, è tutto apposto e si risolverà tutto"
"Lo spero"
"Ne sono sicura. Ma... pensiamo a cose serie. L'hai fatta la valigia?"
"Sinceramente non ancora, sai che sono un disastro per ste cose. Aspettavo Laila per farla, ma in effetti se vuoi mi potresti dare una mano, almeno evito di dare un altro compito a lei."
"Si infatti, non mi sembra il caso tra le mille cose che avrà da fare!"
"Ah, Laura, dimenticavo! Domani parto molto presto, alle cinque di mattina ho il treno, quindi ci salutiamo stasera e ho pensato di invitare a cena Beatrice, Carmine e i piccolini. Volevo salutarli, soprattutto Carmine. Sai quanto sono legato a lui. Credo che oltre voi, sarà la persona che sentirà di più la mia mancanza, quindi per favore stagli vicino il più possibile."
"Non ti preoccupare papà, gli starò vicino". Risposi.
Perfetto. A tutti i problemi che mi erano stati riservati per quel giorno, si era aggiunto anche quello lì: e chi se lo sarebbe aspettato che avrebbero trasferito papà? Io in effetti gli ho detto che ce la saremmo cavate lo stesso perché non volevo aggiungergli ulteriori preoccupazioni e non volevo che si sentisse in colpa per dover partire, ma effettivamente la sua assenza avrebbe reso il tutto più difficile: avrei avuto meno tempo per lo studio, meno tempo per dedicarmi ai miei piaceri e soprattutto meno tempo per poter andare a trovare Giulia o per uscire con gli altri.

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La Decisione
RomanceLaura è una ragazza di 17 anni tradita dal suo ragazzo. Decide di cambiare vita e va a vivere con suo padre. Cambia città e cambia quindi anche scuola. Scuola che sarà teatro di nuove amicizie, di amori, di sfide e, appunto, decisioni. La Decisione...