Dovute spiegazioni

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Nadia.. Nadia.. Nadia svegliati. Nadia!

Sentivo una voce che mi chiamava, ma non riuscivo ad alzarmi.


L'unico neurone che si svegliò mi comunicò che era sabato perciio tornai a dormire.

Nadia.! Insomma ti vuoi svegliare!

Ahh.. Mi alzai e trovai davanti al letto mia mamma. Voleva che la accompagnassi a fare delle commissioni. Che odio.


Cioè amo mia mamma, ma odio dover fare commissioni a quest'ora di mattina.


Mi lavai e feci colazione. Mia mamma mi scarrozzò completamente avanti e indietro e alla fine tornammo a casa per l'ora di pranzo.


Il pomeriggio mi misi d'accordo di uscire con Sara, perciò feci qualche compito subito dopo pranzo. Ahh che Dio ce la mandi buona. La chimica!


A pomeriggio inoltrato Sara mi scrisse che era arrivata vicino a casa, perciò scesi e la incontrai. Ci diregemmo al centro commerciale più grande della città.


Parlammo del più e del meno, ma io non vedevo l'ora di parlare di Hamza, solo che ho sempre la sensazione di parlarne troppo e ho paura di annoiarla.


Io: "Senti so che ne abbiamo già parlato ieri, ma sono felicissima mi abbia accettato la richiesta, però ..."


Sara: " .. Però senti di aver tradito il tuo orgoglio "


"Esattamente. Insomma con quale coraggio gliel'ho mandata dopo che una prima volta non me l'ha accettata?"


Sara: "bhe, ci hai provato con il cugino..."


Io:" sai che le cose non sono andate così.. Stronza".


Ehi ehi ehi, aaspettate. Prima di chiedervi quanto sia poco di buono una hijaabista che ci prova con il cugino del ragazzo che le piace, ascoltate la storia.


Sono una persona molto strana. Farei qualsiasi cosa per ddimostrare di avere ragione.


Perciò quando un giorno mi ritrovai a parlare con la sorella di Hamza della sua famiglia, lei insisteva che fossero tutti bravi ragazzi.


Per carità, io lo speravo per lei, ma sapevo non fosse cosi, perciò dissi che glielo avrei dimostrato.


Creai un profilo facebook falso, ricordo che lo chiamai "Alessietta Bolo" e misi la foto di una strafiga. Gli scrissi e lui, ovviamente, ci stette. Mi chiese persino di uscire ed era addirittura disposto a venire dal suo paesino a dove abitavo io già dopo una settimana.


Ovviamente ci presi la mano e ccontinuai a prenderlo in giro. Quando gli dissi che era tutta una balla lui disse che avrebbe scoperto chi fossi. Io sentii odore di sfida e, ovviamente, continuai a parlarci per dimostrargli che non ci sarebbe arrivato.


Morale della favola: per dimostrare la mia intelligenza da 13enne ebbi la favolosa idea di dirgli chi fossi.


Dopo questo episodio ci fu qualche disguido in famiglia perché, almeno da quanto mi è stato riferito, al cugino non ero indifferente ma Hamza gli disse di star lontano da me. Non fatevi viaggioni. La motivazione molto probabilmente era che fossi l'amica della sorella


Da questa vicenda in poi Hamza non mi parlò praticamente più, perciò non mi accettò neanche la richiesta di amicizia. Oramai erano passato quattro anni, quindi gli rinviai l'amicizia perché lui aveva cominciato a riconsiderarmi.


So che sembra stupido, ma ho sempre voluto interpretare quella sua reazione come un interesse nei miei confronti, anche se non sono un'illusa. Se un ragazzo ti vuole, non c'è ragion che tenga. Ti avrà. O almeno ci proverà.


Lui ha fatto tutt'altro.



Ma vabbhe se essere presa dal fratello dell'amica è un cliché, lo è anche non esserne considerata.

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