Dietro le mura di casa

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Mio padre si chiama Brahim. Ha 46 anni ed abita qua in Italia da una ventina d'anni, anche se non ha mai avuto l'occasione di imparare bene la lingua.


Mio padre è un brav'uomo. Tutti i padri lo sono.


Io e lui però non andiamo molto d'accordo, penso che ciò sia dovuto a un forte divario culturale. Lui è un marocchino si sa, ma non è flessibile. Non cambia idea su nulla.


Mi vieta di fare molte ccose e la sua scusa è sempre "No, non puoi. Mica ti chiami Francesca".


Si gioca sempre la carta che non sono taliania.


Lui è molto determinante nella mia vita e senza di lui non sarei quella che sono.


La cosa buffa è che non so se esserne felice oppure no.


Insomma mi piace la persona che sono oggi, perché HO dei sogni e dei principi, ma non avrei voluto passare gli anni che ho passato per esserlo.


Mia mamma, invece, fa valere la sua unica forza difensiva per i miei fratelli. Beh loro sono maschi.


Effettivamente stanno crescendo e i disguidi con mio papà cominciano a crescere.


Lui ha bisogno di avere la certezza di detenere ancora lui il comando, ma a vent'anni anche loro hanno bisogno di una certa libertà.


Loro si lamentano di non poter rientrare dopo mezzanotte.. Io sono ancora alla fase in cui a malapena posso uscire con qualcuno di cui non conosca la carta d'identità.


Se dopotutto non mi lamento è grazie ai mieii fratelli. Loro lavorano e mi portano sempre in giro.


Mio papà non le capisce certe cose. Ad esempio non mi darebbe mai più di 50€ per un telefono, perché lo ritiene inutile, così comee non mi darebbe mai da spendere in shopping casuale.


La cosa triste è che non siamo poveri.


In Marocco abbiano una villa e qua viviamo in una casa di proprietà molto grande.


Lui, però, spende tantissimo in sigarette e spesso esce con i colleghi.


A volte torna ubriaco.


Quando mi vieta di uscire perché non ritiene il mio abbigliamento islamico, vorrei urlargli che bel esempio mi dia lui.


Gli voglio bene perché Dio dice che gliene devo volere. Gli voglio bene perché è mio papà, ma molte cose non sono sicura riuscirò mai a perdonargliele.


Ho 18 anni ora e a volte penso che potrei sposarmi e andarmene, ma ho questa insana paura che un giorno anche mio marito mi tratterà come fa mio padre.


In fondo la mamma mica lo sapeva che papà sarebbe diventato così.

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