Amore di testa e amore di cuore

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La storia con Issam andava davvero a gonfie vele. Mi veniva sempre a prendere dopo i corsi estivi e poi stavamo insieme fino all'ora di pranzo.
Purtroppo mamma non è stupida e si era accorta che ultimamente passavo troppo tempo fuori casa e che, soprattutto, ero felice.
Issam mi ascoltava sempre, mi faceva tutto ciò che desideravo.
Sapeva chiedere scusa quando sbagliava e mi faceva tantissime sorprese. Ero davvero felice e spensierata. Credevo di aver trovato la stabilità della mia vita, ma c'era ancora una presenza nella mia mente. Una vocina che ogni tanto mi ricordava che in fondo c'era un'altra persona nella mia vita, ma io la ignoravo. Probabilmente Hamza non mi sarà mai indifferente, ma di certo non mi interessava più.
"Chi è che ti fa sorridere?" mi chiese la mamma con tono di rimprovero. Solo allora mi resi conto che stavo sorridendo come un ebete davanti ad un messaggio di Issam.

"Esattamente un mese fa più o meno a quest ora eravamo su una tribuna a guardare una partita di pallavolo, ma credo che nessuno di noi ci facesse caso in quel momento....in quel momento eravamo solo io e te quando mi sono giocato tutto con quella proposta ed stata stata la miglior decisione che io abbia mai preso, ma è dopo quel tuo "si" che ti sei distinta da qualsiasi altra tipa che io abbia mai avuto.
Ormai sei l'ultima persona alla quale penso prima di andare a dormire e la prima quando mi sveglio al mattino....hahahahah io non te l'ho mai detto ma io mi faccio 525525535 viaggioni ogni giorno.
Tutti mi hanno detto che mi stai cambiando questo è una cosa che nessuno è mai riuscito a fare ma ti ci stai decisamente riuscendo...ma ti dico la verità la cosa non mi preoccupa perché ti mi stai rendendo una persona migliore.
Tu sei una persona meravigliosa, se consideriamo che vengo da te ogni volta un motivo ci sarà sei bellissima; a volte mentre ti guarda negli occhi mi perdo e non capisco più nulla se non che sto con la ragazza più perfetta che avrei mai potuto incontrare,  e cito solo queste parti perché se scrivo una riga in più mi cadono i pollici.
Per concludere questo chilometrico messaggio volevo ringraziarti....ringraziarti di esistere e di dare un senso alla mia vita; la verità è che da quando ho perso la mia famiglia credevo di aver perso tutto e infatti era così, ma adesso ho di nuovo un motivo per sorridere e uno per dare il massimo in tutto quelli che faccio è di questo non smetterò mai di esserti grato vorrei essere li con te.
Questo è solo il primo do moltissimi altri mesi, quindi concludo il mio poema ricordandoti che sei tutto per me è sei la prima persona che davvero amo.
Ah a proposito TI AMOOO❤❤❤❤❤."

Avevamo appena fatto un mese e allo scoccare della mezzanotte mi aveva mandato quel messaggio.
Sorridevo perché era la prima volta in tutta la mia vita che qualcuno mi dicesse una cosa del genere.. Non avevo un carattere dei migliori, quindi non capivo realmente come facesse lui a ritenermi così speciale, né tantomeno bella.
Mi resi, però, conto che quel messaggio non aveva suscitato in me le stesse cose che aveva suscitato in lui.
Io non sentivo questo grande amore, non sentivo di dover dire ti amo. Forse perché era passato solo un mese o forse perché ero incapace di amare.
La mia testa si riempì di dubbi.
Nel leggere il messaggio ho avuto anche il coraggio di fare qualche smorfia ogni qualvolta che trovavo qualche errore grammaticale, era qualcosa che non potevo evitare. Ero fissata. Assolutamente.
In quel momento se mi fosse stata chiesta una parola peer descrivere quel messaggio avrei detto "esagerato". Si, lo ritenevo esagerato. Ritenevo che fosse impossibile che una persona potesse provare una cosa del genere dopo così poco tempo e, soprattutto, io non credevo al fatto che mi ritenesse davvero la migliore.
Forse il fatto di aver avuto un padre come il mio ha suscitato in me un sentimento di sfiducia verso qualsiasi uomo.
Ero una persona nettamente contraddittoria. Avevo bisogno di un ragazzo che non pretendesse di comandarmi, come aveva sempre fatto papà; ma allo stesso tempo ero una ragazza che amava le sfide e odiava la noia o la monotonia. Il fatto che  Issam non pretendesse di comandarmi ma mi ascoltava molto era una cosa molto positiva, ma in questo modo io non avevo nulla per cui combattere perché sapevo già mi amasse, non provavo il piacere di sfidare qualcuno e vincere. Insomma Issam era talmente perfetto ed innamorato, che non c'era nulla che io volessi in più.
Non ho mai capito questo lato della mia psiche. Non avrei mai permesso ad un ragazzo stronzo di trattarmi male, nonostante questo avrebbe significato avere qualcuno che conquistare e sfidare tutti i giorni, ma allo stesso tempo non volevo un ragazzo tutto miele. Non sono mai stata una romanticona, mi sono persino sentita quasi messa in difficoltà davanti a quel messaggio, forse perché nella mia famiglia non ci sono mai stati questi sentimentalismi, era tutto puramente implicito, forse era per questo che rimaneva così impresso nella mia mente Hamza, tra me e lui non ci  era mai stata nessuna confessione, eppure lui era sempre lì. Nella mia mente.
Stavolta, però, non avrei mai permesso alla mia testa contorta di rovinare una storia così bella. Era da tanto che non trovavo qualcuno che ci tenesse così tanto a me e Issam mi era stato vicino come nessun'altro. Non l'avrei lasciato per nessuna ragione al mondo, sarebbe stata la cosa più stupida che avessi potuto fare nella mia vita.

"Una mia compagna di classe mamma, sta prendendo in giro la prof del corso di recupero"... Risposi con tono disinvolto. Sapevo che mamma era cosciente che dall'altra parte del telefono ci fosse in ragazzo, ma io e lei non avevamo mai avuto il genere di rapporto mamma-amica. Ed andava bene così infondo, raccontarle qualcosa avrebbe portato solo a problemi ed incomprensioni tra me e lei.
Presi coraggio e risposi ad Issam. Gli scrissi anche io un messaggio chilometrico e gli dissi le cose che si aspettava, tranne il fatto di amarlo. Ignorai completamente il suo ti amo, perché per quanto mi sforzassi a capire la mia testa, ero convinta di non essere ancora a quel punto di amore.
Il giorno dopo Issam mi mandò un messaggio: 

" Buongiorno amore, so che oggi dovremmo vederci visto che facciamo un mese e spero non mi ucciderai se ti dicessi che non posso venire. Il mister mi ha chiamato e ho una partita, devo sostituire un mio compagno di squadra. Se arrivo presto, ti scrivo e ci mettiamo d'accordo. "

Nel leggere il messaggio non mi arrabbiai per niente, anzi sorrisi. Trovavo quel "buongiorno amore" davvero buffo. Non ho mai capito la necessità delle persone di darsi dei nomignoli, insomma se ti innamori di una persona, ti innamori anche quel suo nome, allora perché cambiarlo?.
Comunque fui davvero sollevata. Avevo paura che se ci fossimo visti lui mi avrebbe di nuovo confessato il suo infinito amore per me e io sarei rimasta lì a fissarlo senza dire nulla.
Chiamai Sara e ci mettemmo d'accordo di andare in centro quel pomeriggio.
Ero così sollevata.
Alhamdoliallah meglio di così non poteva andare.

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