La cugina di turno

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Qualcuno bussò alla porta.
"Nadia vai ad aprire". Ovviamente. Qualcuno che apra mai una porta in questa casa? Nessuno.
Sempre. Ed. Esclusivamente. Io. Fuck.
Aprii la porta e mi trovai davanti una ragazza. Era abbastanza alta, magra. Gran bel fisico, lo ammetto.
Aveva una abaya nera con il ricamo in rosso, a cui aveva abbinato un velo rosso di seta. Neanche di faccia era male, lo ammetto.
La ragazza si avvicinò e mi salutò con due baci sulla guancia.
" Ehi Nadiaaaa. Come stai?"
Era sempre stata di questo spiccante entusiasmo. Non era mai arrabbiata. Sempre felice e gioiosa.
Certo. Aveva una famiglia perfetta.
"Ehi Salwa. Tutto bene alhamdoliallah tu?"
Sinceramente non mi interessava come stesse. La rabbia stava divagando in me. Avrei voluto ammazzarla.
"Bene alhamdoliallah. Khalti ha chiesto se avete del prezzemolo Jazak Allah khairan".
Andai in cucina, presi il prezzemolo e glielo detti senza neanche troppo entusiasmo. Chiusi la porta e tornai in camera mia.
Eroo arrabbiata.
Salwa è la cugina di Hamza. Probabilmente era la sua famiglia che aveva chiamato khalti due sere prima.
Probabilmente era per colpa suaa che lui se n'era andato. Conosco bene la famiglia di Hamza e tra di loro si è sempre scherzato su un possibile matrimonio tra loro due.
Hanno la stessa età e sono praticamente cresciuti insieme. Avevano un legame fantastico.
E poi.. Beh lei era la moglie perfetta.
Insomma si vestiva da perfetta mussulmana, aveva avuto il coraggio di mettere Hijab completo nonostante abitasse in Francia e poi .. Beh era sempre così allegra e sorridente.
Non poteva stare antipatica a qualcuno. Non riusciva ad essere cattiva.
Io, invece.. Beh io ero io. Ero goffa, non sapevo fare niente senza combinare qualche casino.
Ero anche io allegra, ma spesso avevo i miei periodi no, in cui non mi si può strappare un sorriso neanche a morire.
Non ero perfetta neanche religiosamente. Certo, mettevo il velo, pregavo e non ero mai stata fidanzata, però non mettevo abayat come lei.
Poi.. Beh non ero di certo la moglie perfetta.
Avevo una famiglia disastrata, nonostante dall'esterno apparissimo perfetti.
Lo capivo.
Probabilmente ha fatto quel gesto di stringermi la mano perché la situazione ci stava, ma non ero io che voleva.
Magari pensava a lei.
Magari non se ne era neanche reso conto.
Magari.
Beh.. Magari niente.
Lui ha fatto un errore e quando se n'è reso conto è scappato via.

Anzi, non mi interessa.
A me lui non interessa. È solo un bambino idiota. 19 anni buttati nel cesso.
Non capisco neanche come mi sia passato per la mente che uno così potesse piacermi.
Io merito di meglio, o forse lui merita di meglio.
Non lo so, sta di fatto che non ci meritiamo a vicenda. Ma tanto non ci vogliamo neanche.
Sono solo una sciocca bambina, ho confuso un puro sentimento di affettoo in amore.
Forse è solo la noia.

Zzzzz zzzzz zzzz
Il telefono vibrò.
Probabilmente era Sara, le avevo promesso saremmo uscire il pomeriggio, anche se sinceramente non me la sentivo.
Era da due giorni che non uscivo, da quando ero tornata dal cinema.
Stavo sprecando il prezioso tempo delle vacanze estive.

Presi il telefono per leggere il messaggio.
Non era Sara.. Era Ilham.

"Puoi venire un attimo da me?"

Che cosa voleva Ilham?
E poi io non volevo andare.. C'era Salwa e c'era Hamza.

Io: "Non posso, sto guardando Scrubs... Che ti serve"

Il: "Ne vale la pena."

Anche lei adorava Scrubs. Se diceva ne valesse la pena, allora ne valeva davvero la pena.
Mi misi il velo ed uscii.
Chissà cosa voleva.. Magari c'entrava Hamza.
Magari le aveva detto di due giorni prima. Magari voleva dirmi di lasciar stare suo fratello.

Oddio. Vorrei non andare.
Il tragitto fin da lei mi sembrò infinito, nonostante fossimo vicine.

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