Goodbye

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Drinnnn driiiinnnn driiinnn
Sentivo questo rumore di sottofondo. Non capivo cosa fosse, dopo un po' realizzai fosse la sveglia.
Mi girai e la spensi.
Dopo qualche minuto constatai che non era per andare a scuola, perciò mi buttai giù dal letto già con un nodo alla gola.
Quel giorno Hamza doveva tornare in Svizzera. Aveva il treno alle nove.
Lui voleva ci salutassimo la sera prima, ma io ci tenevo ad accompagnarlo in aeroporto.
Ero indecisa su come vestirmi, non mi ero mai fatta questi problemi, ma avevo bisogno dii essere bella quel giorno.
Volevo avesse un'ultima immagine di me carina, così almeno avrebbe avuto un misero motivo in più per tornare da me.
Avevo paura, tanta paura.
Quasi odiavo me stessa per essermi lasciata andare a quella storia. Insomma, saremmo stati lontani un anno. Lui è un ragazzo, è carino. Si sarebbe stufato.
Forse era per questo che non ha mai detto fossi la sua ragazza. Infondo è stato sincero sin dall'inizio.
Semmai si mettesse con un'altra non sarebbe neanche tradimento.

Alla fine decisi per un paio di jeans larghi strappati ma con i collant sotto, e, sopra, una maglietta anch'essa larga. Mi misi un velo blu metallico. Io odiavo quel velo, amavo il nero in compenso, ma sapevo che a lui piaceva.
Mi truccai solo in modo leggero, così semmai avessi pianto non sarei diventata un clown.
Sinceramente non mi immaginavo un addio da film, io personalmente odiavo gli adiii. Mi mettevano in imbarazzo, non sapevo mai che dire.
Avevo sperato che quel giorno, visto che non ci saremmo visto per un anno, lui finalmente si sarebbe lasciato andare e mi avrebbe detto qualcosa. Non so se lo volessi davvero, infondo anche io stavo un po' meglio così.
Amavo il fatto che fosse tutto nella nebbia, che non ci fosse nulla di realmente definito, perché così non mi sentivo in dovere di fare nulla.
Avevo, però, preparato delle cose da dirgli, nonostante sapessi che sarebbe stato molto difficile riuscirci. Passai la notte prima a farmi film di come sarebbe potuta essere quella scena di addio, anche se sapevo che non sarebbe successo niente di tutto ciò, semplicemente perché non eravamo quel genere di persone. Noi non facevamo sdolcinerie. Non ci confessavamo come ogni domenica in chiesa. La nostra era una storia implicita.

Ci incontrammo vicino casa per fare la strada insieme.
Lui aveva un paio di jeans chiari e una maglietta verde con scritto "BAZINGA". Adoravo Sheldon.
Aveva gli occhiali quel giorno, di solito invece portava le lenti. Sinceramente stava molto bene con gli occhiali, quasi lo preferivo così, anche se peer me era sempre bello.
Non mi salutò con grande entusiasmo, però mi sorrise. Probabilmente era felice che fossi, ma avrebbe voluto che la mia presenza non fosse dovuta ad una sua imminente partenza. O semplicemente mi immaginai anche questo.
La mia insicurezza era tale che in quel momento mi chiesi anche se realmente gli facesse piacere che lo accompagnassi.
Per tutto il tempo non facemmo altro che parlare del mio velo e della sua maglietta. Non facemmo minimamente cenno al fatto che dovesse partire o a come avremmo fatto.
In quel momento, ne ero certa, stavamo entrambi male per il fatto di doverci separare dall'altro, ma nessuno di noi lo diede a vedere. Preferivamo parlare di quanto fosse blu il mio velo, che parlare di quanto sarebbe stata nera la nostra vita l'uno senza l'altra. O forse solo la mia.

Mancavano pochi minuti e lui doveva assolutamente andare.
In testa, la sera prima, mi ero preparata tutto un discorso. Per tutta la mattinata poi rimandavo il momento in cui dirglielo.
Lì, in quel momento, mi sentii quasi stupida, perciò decisi di non dire nulla. Nemmeno lui lo fece.
Non ci dicemmo né un mi mancherai, né un ti scrivo appena arrivo.
Non ci dicemmo né ti amo, ne vorrei stare con te.
Però, non ci togliemmo lo sguardo di dosso. Rimanemmo lì a fissarci. A qualche centimetro di distanza.
Ci dicemmo tutto con gli occhi, o forse fu solo una mia immaginazione.
Credo mi si bagnarono gli occhi di lacrime. Non ricordo.
So solo che mi abbracciò forte.
Quasi mi soffocò.
Poi si voltò.
Andò via.
Senza voltarsi mai indietro

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