Chapter 8

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L'allenamento era appena finito e noi ci stavamo dirigendo verso casa, sapendo che da lì a poco avremmo avuto una discussione piuttosto complicata con l'investigatore.

Appena arrivammo io appoggiai le chiavi sul mobile dell'entrata e mi diressi spedita verso la sala: lui era già lì a parlare con mio padre.

«Ciao Leah...» Mi disse l'investigatore.

«Ciao Carlos sei già qui?»

«Si, sono arrivato un po prima di quanto mi aspettavo. È un problema?»

Mi girai a guardare Paulo, che fece una faccia come per dire "vai pure tranquilla",poi mi rigirai verso Carlos.

«No, è tutto okay..» Sospirai.

«Scusate io vado a fare una doccia.» Disse Paulo. Poi, avvicinandosi a me, mi disse qualcosa all'orecchio. «Vi lascio soli così non vi disturbo, mi dici tutto dopo. Ti aspetto di sopra.» Mi lasciò un dolce bacio sulla guancia.

Mi sedetti sul divano davanti a loro e guardai mio padre dritto negli occhi come per cercare conforto, ma che non arrivò.

«Io e tuo padre stavamo parlando di alcune cose, ma non di tua sorella, per quello aspettavamo te...»

«Sono qua adesso, no? Dimmi pure.» Sbuffai.

«So che è un argomento che non ti piace trattare, ma questa è la verità e la verità va affrontata. Ci soffro anche io credimi...»

«Perché dovresti? Vieni pagato per questo.»

«Perché...Io...ah lascia perdere.»

«No! Parla, siamo qui per dirci le cose come stanno o no? Lo hai detto tu prima.»

«Ci sono cose che non posso dirti Leah e che non potrai sapere adesso e probabilmente nemmeno in futuro.»

«Si, come la questione del mio vero padre non è così?»

Abbassò lo sguardo.

«Parla e poi vattene.» Sputai acida.

«Leah non dire così, lui è qui per aiutarti. Si è fatto ore di aereo per venire da te. Porta rispetto.» Mi rimproverò mio padre.

«Io voglio delle risposte papà!»

«Le avrai. Aspetta, lascialo parlare.»

Mi azzittii.

«Allora, cominciamo. Sono qui per dirti che proverò con tutte le mie forze a prenderla e a sbatterla in galera per sempre. Te lo prometto. Ma tu dovrai collaborare, ci stai?»

Annuii.

«Bene. Tuo padre mi ha detto che ieri hai ricevuto un messaggio anonimo e che Paulo si è proposto di portarlo alla polizia, è vero?»

Mi girai verso mio padre: allora lo sapeva anche lui! Ma perché sono sempre l'ultima a sapere le cose anche se queste riguardano me?

«Si è vero. Aspettiamo di sapere da chi proviene quel messaggio.»

«Hai paura?» Mi chiese. «Sii sincera.»

He saved me ↠sequel of 21 grammi di felicità •Paulo Dybala•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora