Chapter 19

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«Papà si è suicidato!» Urlai.

«Ho capito Leah...io...» Sospirò. «Mi dispiace.»

«Non serve a niente dispiacersi. Ormai è andato.» Mi lasciai cadere sul divano vuoto. Misi una mano davanti al mio volto cercando di mandare in dietro le mie lacrime che non volevano saperne di stare al loro maledetto posto!

«Leah...» Mio padre si sedette accanto a me e mi poggiò una mano sulla spalla. «Anche io vorrei che le cose fossero andate diversamente, ma la verità è questa; ha fatto la sua scelta, fine della storia.»

Mi girai a guardarlo.

«E secondo te ha fatto la scelta giusta?» Gli chiesi.

«Dimmelo tu...sei tu quella che voleva suicidarsi anni fa. Secondo te, ha fatto la scelta giusta?»

Guardai fisso il pavimento, non sapendo cosa rispondere. Mio padre aveva ragione e io non avevo il diritto di giudicare il gesto di Carlos. Non ero nessuno per farlo.

Mi diressi in corridoio e presi le chiavi dell'auto.

«Dove vai?» Mi chiese.

«Fuori.»

Uscii sbattendo la porta.

[...]

Qualche giorno dopo...

«Bene! Questo era l'ultimo.» Disse Giovanna chiudendo il libro degli inviti. «Possiamo dire che abbiamo finito con i preparativi! Adesso non ci resta che aspettare per il matrimonio vero.»

«Non me lo ricordare...» Sospirai.

«Ehi.» Mi passò una mano dietro la schiena. «Dovresti essere contenta. Che c'è che non va?» Era così dolce....nei pochi giorni che è stata con me si è comportata meglio di mia madre.

«Carlos.» In quel nome racchiusi tutto.

«Ah! Non ci pensare. Pensa solo a te, a Paulo e al vostro matrimonio.»

«È solo che...è difficile...con tutte queste cose che ti accadono in pochi giorni...è difficile non pensarci.»

«Lo so, ma tu sei forte Leah. Promettimi che da adesso in poi penserai solo al tuo matrimonio.» Mi sorrise.

«Si, te lo prometto.»

Mi strinse in un abbraccio che in qualche modo mi scaldò il cuore.

Dopo aver finito con tutti i preparativi uscii di casa e mi diressi verso Vinovo per consegnare personalmente gli inviti ai ragazzi.

Non appena arrivai tutti mi saltarono addosso per abbracciarmi e per ultimo arrivo Paulo con le sue solite labbra morbidi a darmi il "bentornata".

«Allora piccola Alle cosa hai oggi per noi?» Chiese ridendo Paul.

«Gli inviti.» Risposi.

«Per tutti noi?»

«Certo, per tutti tranne che per te Paul!» Risi.

«Che ingiustizia!» Sbuffò.

«Fa bene! Almeno la smetti di romperle le scatole.» Intervenne Morata.

«Grazie Alva.» Lo baciai sulla guancia.
«Allora qui ci sono gli inviti per tutti...passateveli.» Li consegnai a Zaza che li distribuì. «Qui, invece, ho 2 inviti speciali.»

Tutti si fermarono.

«Scommetto che uno è per Alvaritooo.» Cantilenò Cuadrado.

«Infatti è così.» Lo consegnai allo spagnolo. «Sei l'invitato speciale Alva, comportati bene.» Scherzai.

He saved me ↠sequel of 21 grammi di felicità •Paulo Dybala•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora