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Dopo lo spiacevole episodio con la Boecume, per Ash non fu facile integrarsi e fare conoscenza con altre persone che non fossero amici di Alister. Durante le pause pranzo stava sempre per conto suo con le cuffie nelle orecchie. Aveva provato ad inserirsi in un gruppo di ragazzi ma loro lo avevano respinto malamente, ci era rimasto un po male ma cercava di non darlo a vedere.
Quel giorno durante l' ora di pranzo si era appisolato su un tavolo in giardino un po isolato dal resto del mondo e si era lasciato trasportare da certe idee inattuabili secondo ogni punto di vista. Si era addormentato e probabilmente sognava una vita diversa,con amici diversi, tutto diverso... ma qualcuno lo svegliò. Ash si domandò chi avesse avuto il coraggio di strattonarlo sgraziatamente e poi scappare mentre lui con gli occhi pieni di sonno cercava di capire chi fosse.
Dopo aver constatato il ritardo si rese conto di non sapere dove si trovasse la classe della prossima lezione, quindi decise di provare a cercarla , tipo una caccia al tesoro, con molta calma si avviò a cercarla. Per una buona mezz'ora girò avventurandosi per i corridoi del grande edificio vittoriano che tutti erano abituati a chiamare scuola, finendo sempre davanti allo scalone ! Dopo il terzo tour dei corridoi Ash si rassegnò e decise di chiedere aiuto ad un ragazzo che pareva essere nelle sue stesse condizioni.
"Hey scusa!? Tu mi sai dire dove si trova l'aula 456?" Disse mentre saliva le scale verso il ragazzo che ancora gli dava le spalle come non lo avesse sentito.
"Hey amico mi hai sentito?" Richiese Ash.
Il ragazzo finalmente si girò e guardò Ash dritto negli occhi.
Ash ne rimase fulminato, o forse rimase folgorato dalla tristezza che emanavano. Erano di un castano tendente al rosso, erano come velati da una tristezza palpabile che forse nascondeva una scintilla di vitalità ed energia.
Ash scosse la testa riprendendosi grazie al fatto che l'altro ragazzo aveva abbassato gli occhi a fissre i loro piredi.
"Scusami... tu sai dov'è la classe 456?" Chiese ancora stranito Ash.
Il ragazzo scosse la testa in segno di assenso .
"Oh fantastico! Mi puoi dire dove si trova?" Disse sorridente Ashley.
Il ragazzo davanti ad Ash questa volta fece no con la testa e si coprì le mani con le maniche della felpona gigante che indossava.
"Ma va tutto bene ?" Chiese Ash mettendosi in ginocchio davanti a lui per vederlo in faccia.
"No, tu non stai bene... dai che c'è?"
Il ragazzo tirò fuori dallo zaino un blocco da disegno e un pennarello e scrisse:
"Sali le scale, la prima porta sulla tua sinistra"
Ash lesse e lo guardò storto
"perchè non me lo hai semplicemente detto?"
'Io non parlo..."
"Oh, scusami... in ogni caso io sono Ashley, e tu?" Disse tendendo la mano.
Il ragazzo muto lo guardò e forse sorrise mentre si stringevano la mano, Ash lo vide aprire un poco le labbra come volesse palare , ma non lo fece.
"Sono Xenon, chiamami xe"
"Hai un nome strano xe però mi piace! Come mai sei qui fuori?"
"Non mi va di entrare..."
"Perchè no?"
"Perchè tutti mi guardano e si aspettano di vedere il vecchio me..."

Ashley stava per chiedergli com'era o cosa intendesse dire, ma qualcuno dal fondo delle scale cominciò ad urlare ad Ash e Xenon. Subito i due rimasero impalati davanti all'avanzata del grasso bidello che a fatica saliva le scale, bastò uno sgurdo e i due ragazzi si miseo a correre salendo le scale,arrivati incima Ash girò a sinistra e Xe a destra. Qundo il muto si rese conto che Ash stava andando in classe si sfilò una scarpetta e la tirò con la forza di un lanciatore di baseball professionista contro la testa del moroche correva, centrandolo in pieno. Ash si fermò e lo fissò come per volerlo uccidere ma Xe aprì le braccia e fu come se gli stesse dicendo che non sapeva che altro fare, poi gli fece segno di seguirlo e Ash ,dopo aver raccolto la scarpetta seguì Xenon fino ad un'altra parte della scuola in cui si nascosero .
Erano entrati in un'aula evidentemente inutilizzata e si erano messi a ridere come due stupidi nel completo silenzio ,anche Xe rideva ed aveva una risata acuta  e dolce , Ash gli tese la mano e lui la prese  finendo per abbracciare Ash mentre ridevano ancora circondati dall'eco delle loro risate che si impigliavano tra le ragnatele dell'aula non smettendo di farsi sentire.
"Era da un sacco che non scappavo da un bidello! Alla fine poi non c'era nemmeno bisogno di correre ,quello la probabilmente sta ancora salendo le scale!" Rise forte Ash.
Xe, si passò una mano tra i capelli biondi ramati e rise, di nuovo fece  per parlare schiudendo appena le labbra ma si bloccò subito; Ashley lo vide riprendere in mano il suo blocco da disegno ma fu svelto a rubagli il pennarello.
"Ha ha !" E mostrò fiero il pennarello.
Xenon scrollò le spalle e prese un nuovo pennarello dalla tasca dietro dei pantaloni e con un ghigno lo mise davanti al naso di Ash.
"Non ne vuoi sapere eh di parlare ?" Chiese rassegnato.
Xenono fecedi sì con la testa.
A quel punto Asley scattò verso il nuovo pennarello, ma Xenon con una giravolta lo chivò . Il moro continuò a provare ma il biondino non faceva altro che sfuggirgli! Alla fine di un' infinità di tentativi Ash si sdraiò su un materassino che era poco lontano, Xenon lo seguì in religioso silenzio e si sedette.
"Davvero ci tieni a sentirmi parlare?"
Ecco cosa apparse sul foglio bianco davanti ad Ash , che subito annuì. Xenon allora prese un bel respiro e fece per parlare.       
"Ma cosa ti dico!?"  Aveva scritto xe sul foglio .
"Ma non lo so! "
Xenon sembrò pensarci su, poi forse ebbe un lampo di genio e fece una domanda ad ash.
"Perchè oggi eri da solo a dormire in giardino?" La sua voce risuonò calda e graffiata nelle orecchie di Ash, forse perchè quella voce non la sentiva nessuno da anni,forse perchè nessuno si era mai fermato ad ascoltarne il suono ma, sembrava essere così dispiaciuta anche quando parlava di cose felici.
"Non lo so, è da quando sono quì che cerco di essere gentile e di farmi volere bene,ma ottengo solo freddo..." disse mortificato Ash.
"Sai ash, sei il primo da 7 anni a questa parte che mi sente parlare. Questo magari ti sembrerà assurdo ma io... io ho smesso di parlare perchè odiavo tutti. Non c'era qualcuno che mi piacesse, ma volevo comunque essere reso partecipe della vita di classe e così piano piano mi sono integrato... poi un giorno tutto è diventato grigio e venivo trattato coi guanti da tutti. Mio fratello è rimasto ucciso in un'incidente. Un pazzo lo ha mandato fuori strada."
Ashley non capiva cosa dover dire e rimase li muto.
"Dopo quel giorno non stetti per nulla bene, ma decisi di farmi forza per gli altri a me vicini, un giorno in classe cercai di prendere una palla di stagnola che ci stavamo lanciando... mi feci troppo indietro e caddi inciampando come un'idiota. Tralasciando l'imbarazzo e il male alla caviglia vidi tutti che non ridevano della mi gaff ma avevano una sorta di tristezza negli occhi che mi rese chiara la situazione: loro non mi volevano ferire e quindi volevano allontanarmi.
Ma sai , è come con le ex... piuttosto che farsi lasciare si cerca di essere quello che lascia.
Io ho lasciato tutti e ho chiuso. Quei miei compagni ogni tanto mi mandano messaggi di scuse,ma nessuno mai di persona..."

Ash rimase un po a pensare a quel discorso e si rese conto che xenon voleva solo che gli altri non lo rendessero triste e non lo lasciassero solo.
"Xe...io non so come fare a togliermi questa etichetta di "super ballerino" di dosso però non mi farò ostacolare."
"Uhm ...quindi ora siamo amici?"
"No"
"Oh..."
"Non so te,ma io non ho molti amici, preferisco avere dei fratelli"     

Anche nelle situazioni più disperate è buona cosa non disperare. 
Arriverà anche per noi un raggio di luce,
Ma se non arriva... nel frattempo non negare la tua luce a qualcun'altro.
           

Grazie di aver letto, alla prossima, scusate gli errori...

~Solo Dancer ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora