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La terza sera a Davenport Ashley e Andrew erano riusciti a convincere alcuni ragazzi a ballare con loro e alla fine erano riusciti di nuovo a portare a termine il loro incarico di intrattenitori per la serata all'hotel, appena scesi dal palco Andrew fu trascinato via dalle sue amiche. Lo portarono nella loro stanza di corsa per non essere viste e cominciarono a trasformare Andy in una ragazza.

"ragazze non vorrei essere scortese ma... io non ho le tette" disse Andy guardandosi allo specchio di fronte a lui.

"A quello pensiamo dopo, ora dimmi vuoi essere bionda o mora" la ragazza teneva in mano due parrucche.

dopo la trasformazione Andrew si diresse da solo in sala da pranzo, portava una maglia di una band e dei jeans stretti stretti, un paio di tacchi e la parrucca castana scura quasi nera. si sedette in un tavolo isolato a mangiare colorati gelati pieni di smarties, poi mentre pensava che Ashley non lo avrebbe mai notato (in parte ne fu felice perché significava che cercava di vedere lui e non le altre ragazze) ma voleva proprio vedere faceva a  farsi piacere dalle ragazze; in ogni caso mentre stava per rinunciare un cameriere gli aveva sbarrato la visuale su Ash e gli aveva appoggiato sul tavolo un bicchiere di vino rosso, dicendo che glielo offriva il ragazzo seduto al tavolo laggiù: cioè Ashley. Andy sapeva che in quei casi per dire che gli andava di conoscerlo bisognava bere un sorso del bicchiere guardando chi glielo aveva offerto e aspettare che si avvicinasse per parlare, andò così. Ash si avvicinò al tavolo dove lui stava seduto appena si sedette lo ringraziò del vino.

"Di nulla, mi facevi specie qui tutta sola, io sono Ashley" disse sorridendo.

"Io...io sono Andrea, i miei amici mi hanno scaricata qui" il nome perfetto per non dire "hey,in realtà sono Andrew",ovviamente.

"Tanto meglio per me allora..." disse con calma.

Andy aveva parlato con lui a voce bassa per un po, aveva paura di essere scoperto eppure aveva la strana sensazione che Ash lo avesse già scoperto, però continuò il suo teatrino. Fecero una passeggiata fuori Ashley si comportò da vero gentleman per tutta la sera pagando ogni cosa che prendevano, gli prestò perfino la felpa quando furono in spiaggia perché lo aveva visto tremare. Aveva pure provato a baciarlo ma lui si era scostato tutto imbarazzato dandogli il palo. Alla fine Ash lo invitò a rientrare in hotel, perché era con la scuola e doveva tornare entro certi orari,Andrew (o Andrea) semplicemente lo seguì tenendolo per mano, ma quando fu il momento di salutarsi Andy non riuscì a dire niente. 

"Mi piacerebbe rivederti anche domani sera" disse Ash.

"Io riparto domani mattina quindi ... mi spiace" disse senza guardarlo.

Continuarono a parlare fino che non furono davanti alla porta della camera di Ashley, non si erano accorti che erano pedinati dalle amichette di Andy.

"Vuoi rimanere un po in compagnia ancora? I miei compagni di stanza dormono con le ragazze sta sera" disse aprendo la porta. 

"Meglio di no, eccoti la felpa, grazie" disse tendendo il braccio verso di lui. 

in quel momento Ash lo afferrò per il polso e lo trascinò dentro chiudendolo in camera con se, lo spinse contro la porta e lo baciò aspettando che ricambiasse, e Andrew ricambiò, si sentì trascinare verso la doccia e poco prima che Ashley lo buttasse sotto il getto d' acqua bollente gli strappò la parrucca. Si infilarono sotto la doccia completamente vestiti, Ash lo stringeva possessivo a se mentre lui strabuzzava gli occhi cercando di vederci qualcosa, ma senza successo , il mascara gli colava dagli occhi rendendoli appannati; Ash continuò a baciarlo in silenzio cercando di spogliarlo.

"Se volevi uscire con me bastava chiederlo..." gli sussurrò con voce roca all'orecchio Ash.

"Sei tu che mi hai offerto da bere...io ho solo detto di sì..." gli disse con il fiato corto.

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