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"Che farai con i soldi che hai guadagnato?" Gli aveva chiesto Seneca mentre mangiava il suo cheeseburger.
"In realtà non lo so proprio... " bugiardo.
"Li avessi io mi comprerei una macchina da cucire nuova!" Era saltato su tutto entusiasta.
"E se con i soldi ristrutturassi il tuo negozio?"
Silenzio.
"Non saprei mai ridarteli quei soldi, lo sai melio di me ." Aveva detto freddo Seneca.
"Beh se mi assumeste nel vostro negozio allora potresti ridarmeli pian piano no?"
"Tu... tu lo faresti davvero?! Cioè non è che stai scherzando e io ci casco come una pera cotta vero?"
"Ma no scemo! E poi comunqe me ne avenzerebbero tranquillo!" Gli aveva sorriso.
Negli occhi di Seneca si era accesa una luce diversa,una luce che rese felice Ashley così tanto da farlo diventare euforico a tal punto da decidere di cominciare la mattina dopo.
E così fu. Alle 7,30 precise si era presentato al negozio, aveva detto a Seneca di spegnere la sveglia del padre in modo che continuasse a dormire. Aveva bussato e aveva trovato Seneca che spostava scatole di scarpe nel retro.
"Ciao Ash! Questa mattina mi sono alzato alle 5 ero così su di giri che non sono riuscito a stare fermo e ho pensato che magari un po di spazio ci avrebbe fatto comodo!" Disse un po imbarazzato.
"E hai pensato bene! Ora vediamo cosa c'è da sistemare ,facciamo una lista, poi finiamo di togliere la roba e andiamo a comprare ciò che ci serve"
"Ma solo noi due non saremo un po pochi?" Aveva detto il rosso guardandosi in giro.
"Ho chiamato qualcuno che arrivera più tardi per ora limitiamoci a vedere che ci serve"
Avevano cominciato a guardare in giro e avevano deciso che la carta da parati faceva schifo e andava tolta, come anche il parquet ormai marcio e logoro. Si dissero di cambiare la vetrina e gli espositori , poi serviva anche una nuova insegna,un sistema di antifurto, una nuova cassa, degli scaffali per il magazzino e ....
"Mio dio è un sacco di roba Ashley! Non posso farti spendere tutti questi soldi!" Si era intristito Seneca.
"Perfavore smettila! Non mi importa un fico secco dei soldi! Tanto diventerò famoso come modello per intimo da donna cosa credi!" Si era messo a ridere mentre finiva di strappare via la carta da parati dal muro, in una parte gli scarafaggi ci avevano fatto il nido e quando la carta si era tolta questi ultimi erano usciti come una cascata vicino ai piedi di Ash , per fortuna Seneca gli aveva spruzzato subito del veleno per stecchili, quelli che gli erano sfuggiti se li era mangiati il suo cane. Mentre staccavano le assi del parquet vecchio era arrivato Andrew, che vedendo uno scarafaggio morto all'entrata aveva fatto un salto di 6 metri ed era scappato fuori.
"Oh andiamo! È morto! E poi se qui per aiutare se non mi sbaglio!" Gli aveva gridato Ashley trascinandolo di nuovo dentro, ma siccome non ne volle sapere mezza di rientrare Seneca lo adibì al trasporto dei rifiuti dal negozio al cassonetto.
Dopo che ebbero buttato via il vecchio bancone e i vecchi espositori decisero di andare al negozio di fai da te della città per comprare la vernice e le mattonelle da posizionare nel nuovo negozio. Mentre loro erano via il padre di Seneca si era alzato ed era andato in negozio, vedendolo com'era gli era venuto un'infarto ed era tornato a letto dicendosi che stava ancora sognando e che quello era un incubo.
"Dunque che colore facciamo le pareti?" Aveva chiesto Ashley a Seneca e Andrew.
"Crema" aveva risposto Seneca.
"Azzurre" disse Andy.
I due si erano messi a litigare su quale colore fosse meglio e perchè Ash dovesse scegliere quello e non l' altro per vari motivi, Ashley fu costretto a comprare tutti e due i colori. La stessa scenetta si ripetè per le mattonelle, Andy ne voleva una bianca e Seneca una nera, anche in quel caso Ash fu costretto a comprare entrambe,è peggio che seguire mia mamma mentre fa compere, pensò Ashley. Dopo aver preso pennelli, secchi, spatole e cemento rapido erano tornati al negozio e mentre Andrew dipingeva le pareti, Seneca e Ashley posavano il pavimento, finirono alle 6 di sera di posare il pavimento, poi siccome il colore celeste a seneca non piaceva avevano ridipinto metà muro del colore scelto dal padrone del negozio, anche se per farlo avevano dovuto fare una battaglia di vernice azzurra e gialla. Verso le 8 avevano ordinato una pizza e si erano messi a mangiarla sul pavimento nuovo di zecca, rimasero a dormire li come dei vagabondi in una via laterale, Seneca appoggiato al muro con la testa di Ashley sulle ginocchia e Andrew che dormiva stretto ad Ash . Una scena strana, non è vero?
La mattina dopo Ash si svegliò per ultimo per colpa delle risate di Seneca e Andrew, che avevano da ridere quei due? A fatica si era tirato su e aveva trovato Andrew che tirava Seneca per un braccio nel tentativo di staccarlo dal muro.
"Che diavolo succede?" Aveva chiesto mettendosi a tirare Andy per la vita mentre lui era saldamente attaccato al braccio di Seneca.
"Mi si è attaccata la maglietta al muro perchè la pittura non era asciutta! ANDY SMETTI DI RIDERE O QUANDO MI STACCO TI FACCIO MANGIARE LA TUA DANNATA VERNICE!" Gli strillava disperato.
"SEMPRE CHE RIUSCIAMO A STACCARTI!" Gli rideva in faccia Andy.
"Siete due idioti..." con uno strattone più forte Ash aveva staccato Seneca dal muro cascando a terra con Andrew addosso che rideva e si rotolava senza voler smettere.
Seneca si era tolto la maglietta e la aveva lanciata in faccia ad Andy, stessa cosa aveva fatto Ash giusto perchè bisognava aumentare il livello di figaggine nella stanza,aveva detto quando Andy si era messo a guardare prima lui poi Seneca a scatti e completamente rosso in faccia. Seneca nonostante fosse alto almeno una spanna in più di Ashley possedeva un bel fisico, non come quello di Ash che era pieno e solido ma più misterioso. Inoltre mettendoli vicini sembravano panna e cacao, seneca aveva la pelle bianca piena di puntini rossicci che formavano strani disegni quasi fossero costellazioni; dall'altro lato stava Ashley, più massiccio con le spalle larghe e la schiena che si esibiva in una strana curva quando scendeva all'attaccature del sedere, in dialetto volgare lo chiamavano scavezzo. Nonostante i tratti un po asiatici aveva la pelle ambrata coperta da tatuaggi colorati. Insomma un paradiso, no?
Quel giorno di dedicarono alla scelta dei nuovi arredamenti e al cambio della vetrinetta, Ash aggiustò anche la porta dato che prima per aprirla serviva prenderla a spallate. Andy e Seneca come al solito litigarono su come andava disposta la roba nei magazzini e come andava messo il bancone , questa volta però Ashley non ne potè più e prese posizione: Andy a sistemare la roba in magazzino, Seneca a sistemare la vetrina e la disposizione degli arredi nel negozio e lui a montare luci, allarme e la roba nella nuova stanza da lavoro.
Ci misero 3 giorni a finire, non mangiavano quasi nulla e cercavano in tutti i modi di non far entrare Pierre, il padre di Seneca , in negozio dato che era ancora da finire. Ashley pensò anche al fidato cagnolino di seneca che lo aiutava in negozio portando le ceste piene di scarpe, gli lasciò un carellino con le scarpette da ripare , sembrò esserne felice. L'ultimo giorno Ash montò anche un tendalino sopra la vetrina per rendere più visibile il negozio.
"Mi sembra incredibile! Abbiamo davvero finito?" Seneca era antusiasta di ogni cosa, delle tende, della nuova vetrina e persino della nuova cassa computerizzata.
"Dai vai a chiamare tuo padre, probailente si starà chiedendo cosa abbiamo combinato in tutto questo tempo!" Gli aveva detto Andy.
In battibaleno Seneca era corso su per le scale, aveva bendato Pierre e lo aveva trascinato fuori dal negozio, quando erano stati tutti fuori Ashley aveva chiuso a chiave la porta e aveva fatto segno a Seneca così che togliesse la benda a suo padre.
"Ragazzi cosa succede? Mica mi avete distrutto il negozio? Seneca per l'amor del cielo lasciami vedere cosa hai fatto!" Non era arrabbiato, solo un po spaventato.
Gli tolsero la benda e quando l'uomo aprì gli occhi si coprì la bocca con la mano e i tre amici videro che le lacrime gli invadevano gli occhi e non riusciva a parlare ne a muoversi.
"Papà smetti di piangere ! Se no come lo vedi l' interno del negozio?" Seneca era lo specchio di suo padre, solo più alto ma anche lui piangeva e forse per non farsi vedere aveva stretto suo padre in un'abbraccio.
Nel mentre Ash aveva messo nelle mani del padrone del negozio le chiavi, poi era tornato accanto ad Andy e gli aveva dato un piccolo bacio sulla guancia, facendolo sorridere. Quando padre e figlio si erano staccati avevano guardato le chiavi e Seneca con gesto platele aveva invitato suo padre ad aprire la porta d'entrata sempre che ci riuscisse, per l' emozione aveva fatto cadere le chiavi due volte prima di riuscire ad aprire ed entrare. Appena entrato era corso al bancone e aveva guardato sotto.
"Tranquillo papà, è ancora li... mamma è sempre li" si riferiva alla foto che avevano trovato sotto il bancone e che Seneca non voleva assolutamente fatto toccare a nessuno.
Subito dopo avevano mostrato il magazzino nuovo, gli avevno mostrato la centralina per l'allarme e il nuovo registratore di cassa, avevano tenuto per ultimo il laboratorio anche perchè Ash lo aveva reso un piccolo paradiso in cui lavorare gli aveva messo addirittura un piccolo frigo in modo che si potessero anche prendere una pausa mentre lavoravano.
"Ragazzi, ma cosa vi è venuto in mente!? Dove avete preso tutti questi soldi?" Era evidentemente preoccupato di aver aggravato i suoi debiti.
"Non si preoccupi, sono soldi miei che ho guadagnato grazie ad una pubblicità e se si sta chiedendo perchè l'ho fatto,in realtà non lo so ma almeno mi sono reso utile" Ash era in imbarazzo.
"Ti ringrazio... ma come posso ripagare il debito che ho con te? "
"Mi assuma! Posso servire i clienti nel pomeriggio dopo la scuola mentre lei e suo figlio lavorate sul retro, così non dovrete più correre di qua e di là mollando il vostro lavoro a metà"

Dunque ora Ashley aveva un nuovo lavoro e anche una grande riapertura del negozio da organizzare e pubblicizzare.

Il prossimo capitolo tra due/tre giorni ! Preparate i vostri cuoricini perchè li faró esplodere di gioia ! Finalmente la andley si avvera!

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