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Dopo le lezioni , come previsto dalla punizione ,Ash si diresse alla sala da ballo che gli era stata assegnata per la punizione. L' idea di passare l'intero pomeriggio in quella sala insieme a quello snob di Andrew gli fece venire voglia di buttarsi dalla finestra, dato che Andy non si faceva vedere lui decise di sfruttare il momento di quiete per ballare un po per conto suo su una canzone che gli frullava nella testa da un po, una canzone sensuale e provocante, mentre ballava sembrava stesse facendo un ballo di spogliarello per un pubblico di sole donne, si toccava e faceva mossettine da far inviddia alla più brava delle cubiste. Continuò a provare su quella canzone fino a che il suo telefono non minacciò di scaricarsi e fu costretto a smettere per metterlo in carica. Ora che era tutto sudato e con nulla da fare decise di dare sfogo ad una delle sue ossessioni del momento, ovvero il pulire, pulì il parquet e gli specchi della sala, posizionò anche la sbarra da esercizio poi si mise a pensare che se non fosse riuscito come ballerino sarebbe potuto diventare un bidello che puliva ballando. Rise di se stesso a quel pensiero; in quel periodo aveva dato fondo ai suoi risparmi e aveva ristrutturato tutti gli interni di casa sua, non sopportava più di vivere in una topaia e almeno dall' interno sembrava una bella casa. Guardandosi allo specchio si rese conto che aveva ancora della vernice nei capelli,rise ancora di se stesso e poi provò a fare quello per cui era li ma dopo i primi esercizi di riscaldamento Ash si rese conto che era quasi più produttivo annoiarsi davanti allo specchio con le cuffie piantate nelle orecchie, e così fece.
Mentre era sul punto di addormentarsi e riposarsi si ricordò di Andy , era in ritardo di più di un'ora, "sarà un vizio" pensò  ma in quel momento un meraviglioso profumo di pizza arrivò al naso del moro seduto contro lo specchio. Ashley avrebbe dato qualsiasi cosa per mangiare un boccone di pizza, anche con l'ananas andava bene, e quando Andrew entrò mezzo correndo con due cartoni di pizza in mano ,il cuore (o forse lo stomaco) di Ash fece festa. Andy buttò a terra le pizze come se fossero un insetto schifoso e poi si sedette sventolando la mano con cui le teneva per aria e non per salutare.
"Che stai combinando?" Rise Ash.
"Facile mi sono scottato! Aiooooh!" E continuò a sventolare la mano in modo spastico.
"Ma smettila sembri scemo! " Rise Ash prendendogli la mano per fermarlo.
Andy lo guardò negli occhi sofferente e tentando di divincolarsi dalla sua presa.
"Stai fermo è peggio se fai così ! Cosa devo fare ? Darti un bacino sulla bua come coi bambini! " Rise forte Ash.
"Si" Andy lo guardava fisso negli occhi con espressione seria e convinta.
Si guardarono qualche secondo negli occhi qualche secondo poi Ash fece quel che aveva detto, baciò la mano ad Andrew che nel frattempo stava facendo fumo dalle orecchie da tanto imbarazzo che sentiva.
Quando Ash rialzò la testa si tirò Andrew vicino con una mossa svelta ed esperta, gli si avvicinò al viso con cautela, la punta del naso sfiorò appena la guancia di Andy , ma questo bastò a farlo sciogliere come gelato al sole tra le dita di Ashley che nel frattempo era arrivato vicino al suo orecchio e respirava piano contro il suo collo poi fece per parlare e Andy pregò che non usasse quel suo tono sensuale e provocante che aveva usato la mattina prima ma Ash non lo accontentò e ... gli cacciò un urlo acutissimo nell' orecchio che fece schizzare Andrew sul soffitto.
"Ma che diavolo fai!?" Urlò Andy tenendosi una mano sull' orecchio.
"Non lo so, tu che combini nei pantaloni!?" Ashley non riusciva a smettere di ridere.
Andy si guardò i pantaloni e capì che era in una situazione in bilico tra lo scappare e il rimanere li a mangiare la pizza.
"Smettila! è tutta colpa tua! Possiamo mangiare adesso!?" Urlò imbarazzatissimo.
"Va bene va bene, ma perchè hai preso la pizza anche per me?" Chiese Ash asciugandosiuna lacrima.
"Volevo passare un pomeriggio tranquillo senza litigi e discussioni! Tu hai rovinato tutto e ora la birra la bevo io anche se era per te !" Disse mostrando la bottiglia di vetro bagnata di condensa.
"Oddio che mi farai bere a me allora?" Rise l' altro.
"Succo di mela caro mio, succo di mela" e gli fece rotolare ai piedi una bottiglia con qualcosa tipo un frullato verde e granuloso, per nulla invitante.
"Okay okay... dammi la birra!" Supplicò.
"No! Tu mi metti in imbarazzo e io ti do il succo di mela!"
"Ma ma ..." Ash guardò Andy bere il primo sorso di birra.
Si rifiutò di bere quella specie di vomito frullato e ripiegò sulla pizza, che tra le altre cose era buonissima, mentre mangiavano però Andrew sembrò cambiare idea e porse la bottiglia ad Ash guardando da un'altra parte, lui la prese e ne mandò giù un sorso frizzante che lo rimise al mondo.
"Grazie! Non sarei sopravvissuto senza! Ne vuoi ancora?" Chiese riguardo la pizza, infatti lui la aveva gia finita mentre Andrew era ancora a metà.
"No puoi finirla tu io non posso andare oltre..." Biascicò ad occhi bassi.
"Come mai questa rigidità?" Chiese riempiendosi la bocca di cibo.
"Io ho delle regole da seguire, non potrei nemmeno bere quella roba ..." Rispose con tono nervoso.
"Cos'è sei allergico?"
"No, sono i miei genitori... loro sono fissati con il mio peso, la mia massa muscolare e tutte quelle cose li... io non li sopporto! Niente feste, niente fumo, niente sesso, nulla! Niente di niente!" Disse con gli occhi al cielo.

Ad Ash venne una folle idea in quel momento ma mentre la elaborava costrinse Andy a finire la pizza e a finire la birra se no doveva bere il vomito di mela.
"Ti va se sta sera infrangiamo un po di regole?" Ashley vide gli occhi del compagno illuminarsi e quindi lo prese come un sì. Appena Andy finì di bere lo prese per il braccio e lo fece correre come un matto fino fuori dalla scuola poi guardò l'ora dal telefono.
"Uscire da scuola prima della fine della punizione: fatto." E sorrisero entrambi.
Ashley lo portò in giro per i quartieri in cui si ritrovava con i suoi amici indicando ogni cosa con il dito perchè in quel posto si era picchiato con il suo migliore amico (di cui gli mostrò anche un dente che teneva appeso alle chiavi, disse che il suo amico ne aveva uno suo e che glielo aveva tirato via tirandogli un pezzo di legno in faccia). Mentre parlava Ash mise un braccio sulle spalle ad Andy che ovviamente rimase immobile e pietrificato per la sorpresa. Dopo un po entrarono in un locale che Ash sembrava conoscere meglio che le sue tasche, presero da bere e si rilassarono al bancone del bar.
"Allora com'è non sottostare alle regole? Immagino che ora tu dovresti già essere a letto" Rise Ash.
"Sì, di solito dormo già a quest'ora... e comunque trovo orribile il tuo portachiavi fatto con un pezzo di una persona!" Disse Andrew divertito.
"Oh ma che permalosi siamo!" Rise di nuovo.
Per tutta la sera rimasero a bere fino a che non cominciò a riempirsi la pista, Ash avrebbe voluto andare anche lui a ballare ma non voleva mollare così Andy, in fondo era la prima volta che era li ... quindi rimase a parlare con il suo ex acerrimo nemico, raccontandogli tutto di se forse perchè in preda ai fumi dell alchool e alle luci stroboscopiche, anche Andy raccontò molto di se ad Ashley, che ad ogni parola si stupiva sempre di più. Lo aveva immaginato come il figlio di papà che non voleva nessuno accanto meno che i soldi e la gente sua pari, invece Andrew addirittura lo invidiava per la sua libertà, certo pensava che ne abusasse un po ma che anche lui se ne avesse avuta la possibilità lo avrebbe certo fatto.

"Vuoi tornare a casa? Ormai è tardi non credi?" Chiese Ash dopo che era rimasto a corto di argomenti.
"Sì,forse è meglio che vada..." Aveva risposto Andy alzandosi dallo sgabello del bar.
"Ti accompagno."
"No, non serve grazie" Sorrise Andy.
"Non era una domanda"
Così si erano trovati l' uno accanto all' altro a camminare nel silenzio più teso della storia del genere umano, entrambi volevano attaccare discorso ma non sapevano come fare e soprattutto come evitare l' argomento "quello che è successo in sala da ballo" .
" Cazzo! Mi sono dimenticato!" Aveva urlato ad un certo punto Ash fermandosi in mezzo al marciapiede.
" Avevi degli altri impegni?" Lo guardava storto Andy.
" C' era una festa sta sera! Okay okay, dove siamo?"
"A qualche isolato dalla Saint Louis street ,perchè?" Andy continuava a non capirci un tubo.
"Okay vieni con me!" Ash gli aveva afferrato la mano ed aveva cominciato acorrere come un pazzo dentro e fuori dai vicoli che Andy credeva li avrebbero condotti alla festa di cui parlava Ash.

Dopo circa mezz' ora di corsa mista a pause per riprendere fiato di Andy erano arrivati alla festa all' aperto a cui Ash teneva tanto, si erano lanciati nella mischia ancora per mano .
"Ash ora puoi anche lasciarmi la mano!" Aveva urlato Andy per farsi sentire sopra la musica.
Ash aveva sorriso e aveva lasciato la mano di Andrew, in cui riusciva di nuovo a circolare il sangue, e poi si era avvicinato al suo compagno di punizione con uno scatto e gli aveva dato un bacio sulla fronte .
"Sei stato bravo..." Gli aveva sussurrato prima di tornare in mezzo alla mischia a fare head banging e saltare come un pazzo.

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