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Al ritorno dalla gita tutti erano stremati, ognuno per un motivo diverso, Ash trovò al suo ritorno sua madre e suo padre ad aspettarlo, raccontò loro ogni cosa e li fece ridere come due ragazzini quando disse loro di come erano sfuggiti alla guardia costiera. Sua madre per poco non rovesciò il bollitore dell' acqua quando Ashley le disse che aveva usato come faro Andrew, suo padre non respirava più da un secolo ormai (in realtà da quando Ash aveva dato di matto per il palco troppo piccolo) la mamma di Ash si ricompose in fretta e si limitò a ridacchiare vedendo le espressioni di suo figlio e del suo ex marito. Anche se lei non se ne accorgeva cominciava a ricordare perché aveva amato il padre di suo figlio, un sorriso dolce le invase il viso e chiuse gli occhi godendosi quella loro pazza normalità, e come una canzone nuova mai sentita davanti a se vide finalmente la vita che voleva e che però non avrebbe mai potuto avere perché era scappata quando, in passato, aveva immaginato una simile scena assieme a Mike. Le aveva fatto paura a quel tempo, perché lei voleva vivere libera ma con Ashley in grembo non lo avrebbe mai potuto fare. Ash si accorse dello sguardo della madre e capì, la capì perfettamente vedendo la nostalgia che le invadeva gli occhi velandoli come la nebbia nei campi arati nelle fresche mattine d'autunno, era una madre che non era sua, era solo una donna in quel momento e lui per anni aveva ignorato quella parte di lei pur sapendone l'esistenza ma non potendo fare nulla per renderla di nuovo la parte dominante di sua madre. Anche Mike rivide gli occhi da ragazza di Taisia e non riuscì a trattenere i ricordi di loro due , ricordò le sensazioni che aveva provato quando finalmente lei gli aveva detto di sì e finalmente erano insieme, ricordò quando le disse che lei era libera e che lui le sarebbe stato sempre a fianco anche quando non lo avrebbe più voluto, ma era tutto un ricordo difeso con ardore da fantasmi che mano a mano che passavano gli anni si sbiadivano e perdevano sapore. Quando fu il momento di salutare Mike, Ash lo ringraziò per essere passato con così poco preavviso e poi uscì di scena come a scuola durante le prove nel grande teatro. 

"Buona notte Tai, ci vediamo..." le disse piano. 

"Sì... Buona notte..." le rispose lei a mal in cuore. 

"Qualcosa non va?" Mike sperò che gli dicesse che era tutto a posto e che era solo stanca, non voleva che lei gli dicesse che si pentiva di essersene andata, se lo avesse fatto lui sarebbe rimasto con lei. 

"Nulla di ché... solo un po di nostalgia dei vecchi tempi..." rise di se stessa.

"Eh già, dovremmo riunire la compagnia una volta" non poteva certo mancargli lui.

"Mi riferivo a noi due, mi mancano quei momenti..."

Mike tacque, non poteva dirle che anche a lui mancavano le giornate insieme a marinare la scuola e a fare l'amore nei posti più strani. 

"Scusami, penso che tu debba andare, ci vediamo"

Mike non ebbe nemmeno il tempo di risponderle che la porta della casa si era già richiusa. 

 Il ritorno a scuola fu duro per tutti, il saggio di capodanno era ideare praticamente da zero e inoltre gli esami  di fine semestre erano alle porte quindi gli allenamenti erano tremila volte più duri, i professori di ballo chiedevano il meglio quando eri già il meglio. Se in una piroetta perdevi l'equilibrio ne facevi 50 di fila al loro ritmo dettato dal loro battere le mani, i salti dovevano essere più alti, il mento più alto, le spalle più dritte, tutto doveva essere di più sempre di più. Le ore alla sbarra sembravano interminabili , le melodie tutte uguali sempre le stesse del giorno prima e di quello prima ancora, i passi sembravano avere tutti lo stesso nome ma ognuno aveva qualcosa di diverso e la confusione generale non era affatto d'aiuto. Ashley però non mostrava più di tanto questa fatica, anzi dava il cento per cento di se stesso durante ogni singola ora di ballo, si impegnava persino nelle materie di studio, il che era sorprendente per chiunque lo conoscesse. Ashley infatti era negato con lo studio e il ricordare informazioni che non comprendessero la pratica, una volta in terza media mentre stavano studiando la 3^ guerra mondiale la professoressa lo interrogò ma lui fece scena muta come al solito, al che la prof, esasperata, gli chiese che cosa si potesse fare per fargli ricordare qualcosa, lui le rispose che la doveva vivere per ricordarsela. Se ci ripensava sembrava che volesse diventare un nuovo duce o la miccia per la nuova esplosione dell' olocausto. Ovviamente Ashley non era così improvvisamente motivato per caso, infatti qualche giorno prima era successo ciò che più desiderava : Alister e gli altri membri della crew lo erano venuto a cercare. 

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