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Nonostante tutto si va avanti dicono tutti, anche Ash seguì questa dritta. Anche se quel pensiero fisso gli ballenava in testa da quando si alzava in piedi fino a che non si acasciava sfinito sul letto: sua madre aveva preferito qualcun'altro a lui. Cercava di scacciarlo con tutto se stesso ma non poteva nascondere per sempre la sua delusione, era inutile mentire a se stessi, era deluso dall'unica parte di famiglia che conosceva ed era pure innamorato di un ragazzo che per di più era nel fottuto canada ,ovvero lontano da li, cioè da lui. E la cosa peggiore non era l'essere innamorato di un ragazzo,quello era quasi un sospetto,un sussurro all'orecchio che sentiva ogni qualsivoglia ,quando se ne parlava. Ma era essere innamorato che lo spremeva, lo prosciugava, lo faceva stare su un'altra galassia e poi sul fondo della sputacchiera per il tabacco di dio.
Odiava se stesso per quei sentimenti, si odiava per averli celati così a lungo ma era andata così.
Ora doveva andare avanti. Dimostrare per l'ennesima volta che non aveva bisogno di nessuno,solo di se stessso. Mentre pensava vide che una piccola folla si era radunata attorno alla bacheca a cui lui si unì senza esitare. I ragazzi erano tutti un fremito e quando capì per cosa sentì gli stessi brividi della ragazza accanto e di quelle che ridevano stridule dietro di lui: cercavano attori-ballerini per un'importante rappresentazione. Ash non ci pensò troppo e cercò una penna per iscriversi come co-protagonista, stava giusto per scrivere il suo nome quando una ragazza dai capelli rossi e ricci lo aveva fermato.
"Lo vuoi sul serio fare?!" Gli aveva domandato con un'aria quasi spaventata.
"Ehm... sì" Rispose ironico.
"Hai visto contro chi dovrai competere?! E la data del provino è alle porte! Sarebbe una pazzia!" Solo in quel momento Ash aveva notato un'altro nome nella lista a cui voleva iscriversi: Noah Leahcurth.
Non era uno della sua scuola, bensì era il ragazzo che era venuto nella loro scuola al posto di Andrew. Si diceva in giro che la sua bravura potesse far rosicare persino Billy Eliott, trovare il suo nome non lo sorprese affatto. Girava voce che fosse uno sbruffone esibizionista che non bada altro che a se stesso e a come poter eccellere,come sfondare. Ma anche Ash era uno sbruffone, esibizionista,egocentrico e soprattutto, era un bastardo cocciuto figlio di puttana ,non che la sua discendenza lo rendesse meglio ma di sicuro era più forte. Uno così se lo mangiava per pranzo.
Scrisse il suo nome e cognome,evitò il secondo nome per via dello schifo che faceva, insomma " Abrokat" sembrava una medicina per gatti colerici con anche la rabbia una di quelle medicine che fanno puzza e non servono a nulla.
Lo guardarono tutti con estremo stupore mentre tutto contento andava alla ricerca dell'unica persona che potesse prepararlo al meglio per quell'esibizione,anche se era difficile da ammettere. Si diresse in sala insegnanti e li trovò la sua insegnate di ballo, la temutissima Boecume , detta così sembrava un boss di un qualche vieogioco ma era estremamente azzeccata come presentazione e lui, proprio lui , le stava per chiedere aiuto. La cosa lo fece sbiancare alla possibilità di un rifiuto e senza quella femmina malefica non sarebbe andato molto lontano. In pratica se vogliamo dirla in linguaggio da videogiocatore : Ash è lo starter che deve imparare nuove mosse e la professoressa è il primo boss cattivo che lui sconfigge, quindi essendo stata sconfitta , la donna gli insegna mosse speciali con cui far fuori i suoi nemici . Potrebbe avere davvero un gran successo come videogioco.
"Mi scusi prof... le posso rubare qualche minuto?" Aveva cominciato ancora pallido.
"Dimmi Purdy" Lo ignorò.
"Ecco io ... volevo sapere se lei era disposta a darmi qualche dritta per fare una bella figura ai provini per lo spettacolo ..." Aveva detto masticando le parole.
La Boecume alzò lo sguardo ed esaminò Ashley come a capire se ci fosse un trucco sotto, ma non c'era nessun trucco e lo aveva capito benissimo ma non ci credeva ancora troppo.
"Quindi,tu mi stai chiedendo di aiutarti a preparare la tua esibizione per il provino di uno spettacolo che non solo è importante ma anche molto difficile e questi provini sono tra 5 giorni meno oggi: 4 . Pensi che io sia disposta a prestare il mio tempo a te?" Disse ridendo.
Ash si scusò e disse che avrebbe provato da solo.
"E sia. Hai la sala prenotata?" Aveva detto lei fermandolo.
"Come?" Dentro ad Ash si accese una lucina.
"Ti voglio aiutare. Senza Biersack la nostra punta di diamante sei tu e siccome il canada ci ha mandato la sua noi ti faremo diventare una punta di platino" Ecco ora sembrava davvero l'istruttore di un qualche eroe di videogoichi,di quelli che fanno metafore profonde ma che tu non capirai mai.

Più tardi Ashley si incontrò con la professoressa e cominciarono in men che non si dica, la Boecume lo correggeva ad ogni cosa, cose che prima non aveva mai corretto, piccole accortezze che resero ad Ash la vita molto facile, come per esempio il non chiudere gli occhi mentre faceva una serie di salti, al trattenere il respiro durante i salti e lasciarlo andare quando atterrava.
"Lo scenario della rappresentazione è post apocaliptico, ciò significa che tu in caso di vittoria dovrai ballare con un qualche costume tutto metallo e gomma espansa, perciò dobbiamo abituare il tuo corpo a ballare con del peso addosso- mentre lo diceva trascinò una borsa di hello kitty di fronte a lui- dunque ore metterai questi"
Dentro la borsa vi erano una varietà infinita di pesi da attaccare al corpo.
La Boecume per cominciare gli fece indossare una cintura di pesi e degli altri pesetti alle caviglie e ai polsi.
"Non vorrà mica che balli in questo modo!?" Aveva detto sconcertato Ash sentendosi improvvisamene saldato al pavimento.
"Man mano aumenteremo, ora fa quello che faccio io, tranquillo pian piano andrà meglio" Sembrava divertita.
Ashley si impegnò al massimo per imitare i movimenti della sua insegnante e nonostante la fatica non disse mai che era esausto, o che voleva una pausa ,in momenti come questi lui era disposto a morire piuttosto che fallire miseramente.
"Dovrai dare il meglio di te. Non il meglio di ciò che ti sto insegnando ora, ma il meglio di te." Aveva detto la donna smilza mentre facevano stretching dopo aver ballato.
"In che senso?" Aveva risposto leggermente confuso lui.
"Nel senso che quando sarai su quel palco, davanti ai giudici, tutto quello che ti preoccupava oggi mentre ballavi dovrà sparire. Inoltre , mi pare impossibile da dire, ma non seguire i canoni di danza che si insegnano qui in queste sale: sii te stesso, loro sanno già come si balla non c'è alcun bisogno di fargli vedere ciò che già conoscono a memoria! Fagli vedere come tu balli, come tu ti muovi su una canzone e non su una melodia da ninna nanna! Devano vedere qualcosa in te che in Noah non vedranno."
Ash rimase piacevolmente sorpreso da quelle parole, si sentì incoraggiato ad essere se stesso al meglio, cosa che non succedeva dai tempi delle elementarti , quando ti chiedono che vuoi diventare e tu rispondi nel modo più ambizioso possibile anche per non deludere nessuno, poi tutti ti rivolgono sorrisi dolciastri perchè loro ne sanno molto di più e sanno che prima o poi lascerai perdere.

"Hey Andy! Indovina chi si è iscritto per un provino da co-protagonista?"

"Tu per caso?"

"Esattamente! Verrai a vedermi?"

"Certo! Sposterò i miei impegni quando avrai la parte"

"è crudele ciò che dici. A proposito quando torni?"

"Mai e poi mai sarei crudele con te hahaha, in ogni caso credo dopo lo spettacolo"

"Non puoi tornare tipo un giorno prima?"

"Che c'è? Per caso ti manco? Hai voglia di baciarmi di nuovo? Ammetto che non sei stato male..."

"Non dire cazzate! Era solo per poterti sbattere in faccia il fatto che ho ottenuto la parte ballando come faccio di solito e non mi serve la tua presenza ! Tanto meno baciarti di nuovo!"

"Okay..."

Dopo le conversazioni al telefono con Andy, che finivano pressapoco sempre così, Ash si intristiva, si sarebbe fatto prendere a pugni. Non voleva essere cattivo con Andrew ma non era pronto ad ammettere a se stesso che non avrebbe mai più guardato una persona nello stesso modo con cui guardava Andy, e non voleva che nessun' altro lo guardasse come faceva Andrew durante le lezioni.
Gli mancava.
Lo voleva.
Non voleva ammetterlo ma la storia era già scritta e lui non poteva evitare i suoi sentimenti.

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