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"Ashley, posso parlarti un secondo?" Lo fermò la Boecume appena finita la lezione di danza .

"Certo, ho fatto qualcosa di sbagliato?" Si preoccupò Ash.

"No, non preoccuparti, volevo dirti che allo spettacolo di fine anno dovrai portare una coreografia fatta da te. Ballerai da solista." Gli disse.

"Questo significa che..." 

"Esatto, delle compagnie di danza verranno per te, sono compagnie prestigiose e ti insegneranno tante cose Ashley, verranno persino dall'Europa per te! So che sarebbe difficile per te lasciare tutto ma ti prego di prendere in considerazione l'idea di continuare la tua formazione di ballerino in una delle compagnie che verranno." 

"Io... io ci penserò..." Non era per nulla felice di dover lasciare tutte le cose che aveva creato in quegli anni.

"Non avere paura, sei un grandissimo ballerino e ... e per me sei un vero orgoglio Ashley, sei il figlio che non ho e voglio che tu segua il tuo talento." L'insegnate lo abbracciò.

"La ringrazio..." Sussurrò.

Ashley tornò a casa, lentamente, riflettendo su cosa sarebbe cambiato e cosa no se fosse andato in Europa. Certo le prospettive erano rosee per la sua carriera ma che avrebbe detto ad Andrew e a Chris? Che cosa ne sarebbe stato della sua crew e della sua famiglia appena ritrovata? Avrebbe mai avuto il tempo di prendere un'aereo e tornare indietro per rivederli prima che diventassero vecchi? Non riusciva ad accettare l'idea di dover abbandonare l'america. 

Arrivato davanti a casa sua decise di entrare dal garage per evitare di dare spiegazioni a sua madre o a chiunque lo aspettasse in casa. La porta del garage si aprì a fatica per colpa dell' umidità che aveva fatto marcire il legno di cui era fatta, si piegò un po per poter comparire da sotto le scale e incredulo vide una marea di gente affacciata alle finestre che davano sulla strada e che probabilmente aspettavano lui, riconobbe Andrew, Chris, Alister e Seneca assieme al suo cane, vide sua mamma e suo padre e alcuni della sua crew che non vedeva dai tempi della sua litigata con Jasmine. 

"Allora sta arrivando?" Chiese stancamente aprendosi una birra ghiacciata.

"No, non ancora, ma dove cavolo è?" Rispose senza guardare Alister.

"Dai va bene ora lo chiamo" Disse Andrew componendo il numero che sapeva a memoria. 

Ashley accese la suoneria e aspettò che suonasse tenendolo in mano, il telefono squillò pochi secondi dopo facendo girare tutti quanti che presi di sorpresa lo guardarono stupefatti. Nessuno disse nulla e lui si limitò ad alzare la bottiglia di birra gocciolante verso di loro e a bere. 

"ACCIDENTI A TE! PER UNA VOLTA CHE TI FACCIO UNA FESTA TU ENTRI DAL GARAGE!? " Sbraitò Christian imbufalito.

"Che ne sapevo?! Se vuoi esco e rientro! " 

" SI LO VORREI!" Chris lo prese per un braccio lo buttò fuori dalla porta e poi la riaprì solo dopo che Ash ebbe suonato per 10 minuti buoni. 

Quando finalmente lo fece entrare di nuovo partirono coriandoli e tappi di bottiglia assieme alla musica, Chris gli si lanciò addosso come suo solito e lo strozzò con un abbraccio, Andy si limitò a dargli un bacio veloce sulle labbra. La festa era stata organizzata da Chris e Andrew con poi lo zampino di tutta la gente presente si intende, proseguì bene fino a tardi quando i genitori di Ash cominciarono a nascondere gli alcolici per evitare di dover ospitare in casa troppe persone.

I festeggiamenti proseguirono senza intoppi fino a che Andrew non gli chiese il perché del suo ritardo. 

"OH, ecco... la Boecume mi ha detto delle cose e niente voleva solo parlarmi..." disse cupo.

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