Durante le settimane prima della messa in scena dello spettacolo Ash si era presentato ad ogni sacrosanto incontro con il coreografo, oramai si conoscevano e si davano del tu dal tanto che si incontravano. In quelle settimane Andrew era ritornato a scuola ma sembrava voler evitare a tutti i costi Ashley, era palese che lo volesse evitare, dietro uno schermo siamo tutti bravi a fare i galletti ma non tutti sanno esserlo anche nella realtà con il faccia a faccia e Andy era così. Nei pochi momenti liberi che Ash riusciva ad avere cercava di parlargli, ma per un motivo o per l'altro, Andrew lo evitava o gli faceva capire che lui non lo voleva nei dintorni e così Ash da bravo cagnolino se ne tornava a provare coi pesi e se stesso. Persino i messaggi venivano ignorati, era fastidioso e non poco, avrebbe voluto sbatterlo di nuovo al muro come quella sera in sala da ballo e fare in modo che Andrew lo volesse a tal punto da lasciarsi andare e desiderasse Ash sempre di più, ma era già così, solo non erano ancora pronti.
Le coreografie decise dai vari coreografii dello spettacolo erano sempre più difficili e ogni volta apportavano cambiamenti che non erano nemmeno definitivi, tutti ciò metteva Ash a dura prova anche perchè era convinto che fosse tutto inutile, in fondo lui non avrebbe ballato quella sera,cosa stava lì a fare?,perchè sentirsi in obbligo ad andare ad estenuanti prove di danza in cui riusciva a seguire solo la metà dei passi? Purtroppo da quando sua madre non viveva più con lui aveva sviluppato una qualità non indifferente, non sapeva se chiamarla qualità era corretto ma qualunque cosa fosse a volte era qualcosa di irritante e di cui avrebbe fatto volentieri a meno: l'auto coscienza. Certo quando era solo,ovvero praticamente tutte le sere e tutte le notti, si ritrovava immerso in pensieri a cui non trovava ne capo ne coda, si assopiva con domande ingarbugliate nella testa e le risposte il mattino dopo gli apparivano ovvie davanti agli occhi. Principalmente si chiedeva per quanto sua madre avrebbe continuato a mandargli per posta dei soldi perchè non morisse di fame, per quanto quella donna continuerà a prendersi il disturbo di aiutarmi? In risposta a questa domanda aveva cercato un lavoro che gli permettesse di guadagnare pur continuando gli studi. Lavorava in un negozio di utensili da caccia,si occupava di sistemare gli articoli sugli espositori e di fare la manutenzione dei fucili.
La sua routine non cambiò molto: sveglia alla mattina presto, scuola fino alle 14, un'ora in sala prove a ripassare i passi per lo spettacolo, pranzo veloce, lavoro al negozio di caccia fino alle 20, alle 20,30 prove dello spettacolo fino alle 23,cena e a dormire. Non era male avere una giornata studiata fin nei minimi dettagli,meno confusione , meno caos, però non si sentiva completo ,gli amici gli mancavano, chissà se io gli manco?, gli mancava anche quello che fino a quel momento lui aveva inteso come amore, cosa starà facendo Andrew ora? Sarà con qualche altro ragazzo?, ti prego non ricominciare si ammonì da solo cambiando posizione sul divano, aveva deciso che per cambiare un po avrebbe dormito li sopra,scomodo e stretto,ma guisto per rompere la monotonia."Questi sono i biglietti destinati a te" Gli aveva cantilenato Noah alle prove dei costumi.
"Così tanti!?" Erano biglietti per una fila intera del teatro in cui si sarebbero esibiti.
"I miei amici sono stati tutti presi nel cast dello spettacolo e i miei altri conoscenti non possono venire dal Canada fin quì per una sola sera." E alzò lo sguardo al cielo.
"Beh, ti ringrazio... io sarò tra la gente a guardarti" Si voltò e cominciando a pensare a chi dare tutti quei biglietti pensò che era l'occasione giusta per poter rivedere i sui amici e forse Andrew.
Un biglietto a Chris.
"Verrò di sicuro! Rideremo un po insieme!" Aveva detto quel brutto ceffo del suo migliore amico.
Un biglietto ad Alister.
"OMMIODDIO PER FORTUNA MI HAI INVITATO SE NO MI CI SAREI IMBUCATO!" Strana reazione pensò Ash.
Ne mandò uno a sua madre.
Ne portò altri due a Seneca e suo padre, comprò anche un paio nuovo di scarpette per lo spettacolo.
Poi fu la volta di Andrew.
Aveva intenzione di metterglielo nell'armadietto e sperare che venisse ma la fortuna non era dalla sua parte infatti lo incrociò in corridoio mentre scappava alle prove. Si erano fissati per un momento e poi Andy aveva deciso di non adare oltre e di cambiare strada.
"No,Andy aspetta!" Santo cielo ora che diavolo gli dico!?
"Scusa non voglio parlarti." E non si era fermato.
"Ho solo una cosa da darti! Aspetta dai!" E se ti volessi dare il mio cuore in un pacchetto, ti fermeresti?
Si era fermato lontano da lui , fissandolo con aria indispettita. Ash aveva estratto la busta in cui aveva messo i biglietti e in cui erano rimasti gli ultimi 3 a sua disposizione: uno per la Boecume, giusto per ingraziarla per averlo aiutato,il suo e quello di Andrew. Ne estrasse uno e allungò il braccio verso Andrew.
"A-avevi detto che se avessi avuto la parte avresti spostato i tuoi impegni per...- per cosa? Per venire a vedere te? Non dire scemenze idiota!- ... per venire a vedere lo spettacolo..." Aveva farfugliato senza guardarlo negli occhi.
"Ma tu non hai la parte. Perchè dovrei venire a vedere lo stesso?"
Allora volevi venire per me!? Pensò Ashley.
"Non ti sto obbligando a venirci...se non puoi...- o se non vuoi, che mi pare meglio, si disse in testa Ash- fa lo stesso ma l'invito è sempre valido..."
Andy non mosse un passo verso di lui,così Ashley posò il biglietto a terra e come si fa con gli animali e si allontanò.
"Se non vuoi un invito allora lascerò al caso questo biglietto, è a terra, non è più mio. Chi lo trova è fortunato..."
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~Solo Dancer ~
Fanfic"Non mi piacciono le ballerine " " E a me non piace chi non riconosce la mia arte. " Andley ~ Ashley Purdy × Andy Biersack