10.

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"Louis parlami di un colore."
Come sempre erano stesi sull'erba del portico,con il viso rivolto verso il sole.
"Certo. Quale?"
Harry sorride pronunciando quella parola lentamente, quasi fosse un segreto.
"Il giallo."
Louis sorride e annuisce anche se sa che il riccio non può vederlo.
"Giallo. Il giallo è un bel colore. Quando penso al giallo mi viene in mente il sole. Quello che tu cerchi sempre.
Giallo è un girasole. Tu sei un girasole."
Harry ridacchia.
"Giri sempre la testa verso il sole, come se quello fosse il tuo unico sostegno,la tua unica via di uscita da questo mondo scuro.
Forse è così. Lo fissi così tanto,che illumini tutto anche tu."
Harry scuote la testa mentre un sorriso si impossessa delle sue labbra.
"Il giallo è felicità. Il giallo è allegria.
Se il giallo fosse una persona saresti proprio tu.
Divertente,solare,buffo. Il giallo sta bene con tutto. Il giallo brilla di luce propria. Proprio come te."
Louis finisce il discorso e il ricciolino sta sorridendo. "Grazie Lou."
Il ragazzo sorride e si stende sull'erba accanto all'altro stringendolo forte a se. Passa la mano sulla sua guancia accarezzandolo lentamente,per paura di fargli male.
La porta si apre d'improvviso rivelando il dottore.
"Signorino Harry. Mi spiace interrompere, ma dobbiamo farle delle analisi."
Harry abbassa lo sguardo e Louis l'aiuta ad alzarsi.
Segue il dottore attraverso il giardino,si gira verso Louis sorridendogli prima di sparire dietro la porta.

"Non mi sento molto bene,Lou."
Harry è steso nella sua stanza con le braccia aperte sul letto. "Mi hanno iniettato delle sostanze... Mi sento molto debole adesso." Il riccio sorride debolmente girando la testa di lato.
"Vorrei dormire adesso. Lou mi leggi qualcosa?"
Il liscio annuisce e attraversa la stanza. Harry sente i suoi passi allontanarsi di poco dal letto e spontaneamente gira la testa verso il rumore. Una fitta lo colpisce in pieno petto. Non può vedere. Sorride amaramente e ingoia il groppo che gli si è formato in gola. Gli occhi gli diventano lucidi ma sospira cercando di non piangere.
Sente i passi del liscio  ritornare verso di lui e sedersi sul letto dov'era prima.
Sente il respiro di Louis nel silenzio della stanza insieme al rumore delle pagine del libro.
"Ecco."
Louis parla piano, perché ha paura che il riccio si sia già addormentato.
"Sono sveglio Lou. Leggi."
Il ragazzo si schiarisce la voce e comincia a leggere.

"Non penso di riuscire a resistere ancora. Volevi sapere perché ho messo di scriverti,perché volevo dimenticarti.
Ci sono riuscito? No. Non posso.
Sto abbastanza male. Ti ho riscritto di nuovo perché speravo che tu non mi avessi dimenticato,che mi avessi riservato un posto nel tuo cuore. Non l'hai fatto.
Il tuo cuore si è chiuso insieme al mio. Non pensi che sia abbastanza?
Per me non è abbastanza.
E non mi mancherai sempre. Mi mancherai ogni istante. E non smetterò di sognare e di sperare ancora un "noi" perché non ho immaginato altri che te nella mia vita.
Mi hai lasciato con il cuore a metà,un vuoto lancinante allo stomaco.
E mi ricordo.
Mi ricordo delle serate passate a lacrimare,quando io parlavo e tu non volevi ascoltare.
Ricordo quando tu piangevi,io ti stringevo e allora sorridevi.
Ricordo quando stavo male.
Urlavo il tuo nome nella notte scura, ma tu non sei mai venuto, non ti sei preso cura. Non mi hai guardato mentre piangevo,hai chiuso le porte.
Non mi scordo di te, che non c'eri mai,mentre io c'ero sempre.
Ti ho chiesto se avevi ancora quel bracciale,mi hai risposto che si è rotto,e che non riesci più ad aggiustarlo,lo hai chiuso in una scatola.
Lo vedi quanto siamo diversi? Fuoco e acqua.
Tu che le cose rotte le abbandoni,io che le cose rotte le aggiusto.
Tu che mi hai chiuso in una scatola. Io che ti porto ancora addosso."

Louis finisce di leggere con lo stomaco in subbuglio. Schiude le labbra e una lacrima gli scende sulla guancia. Sospira e un singhiozzo gli lascia le labbra. Gira la testa di scatto verso Harry che si è addormentato.Il suo petto si alza e si abbassa lentamente.
Il liscio si porta una mano sul viso cercando di calmarsi.
Aveva scritto questa lettera a un ragazzo un po' di anni fa. Un ragazzo che aveva perso la vita per un malanno grave,un ragazzo di cui era perdutamente innamorato e che l'aveva aiutato a fare coming out. Anche per quello aveva incominciato a scrivere. Per riporre il suo dolore dentro la carta.
Chiude gli occhi al pensiero.
Passa la mano sulla guancia di Harry, mentre il suo respiro gli si infrange contro.
"Tu che mi hai chiuso in una scatola." Il liscio sussurra mentre passa l'indice sulla fronte del riccio,come a indicare che l'immagine di se stesso è chiusa li dentro. Dove Harry  può vederla.
Alza poi la mano lentamente dall'altro,senza svegliarlo e la posa sul suo petto. Si fissa la mano, stringendo tra le dita il tessuto della maglietta. Schiude le labbra e un sussurro spezzato riempie la stanza.
"Io che ti porto ancora addosso"

Piango.
Anyway spero che il capitolo vi piaccia :) lasciatemi una stellina e un commento per farmi sapere cosa ne pensate:)
Alla prossima!

-Lu

Noi non cambiamo mai >> L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora