23.

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"Sai che devo andare al lavoro." Louis tira il riccio verso di se,ancora stesi sul letto.
"Lo so." Harry gli si siede a cavalcioni e si abbassa depositando un leggero bacio sulle labbra di Louis.
"Se fai così,misà tanto che non ci andrò."
Harry scoppia a ridere e scende dalla sue gambe stendendosi sul letto. "Dai vai. Non voglio farti fare tardi."
Louis si alza dal letto e si abbassa di nuovo verso il ricciolino. Posa le sue labbra sul suo orecchio e un sussurro fa sorridere Harry.
"Buon compleanno,Sun."
Il riccio  sorride e lo abbraccia di slancio. "Te lo sei ricordato." Sussurra al suo orecchio e gli lascia un bacio. "Come potevo dimenticarlo?"
Harry sorride veramente. "Grazie."
"Stasera c'è una sorpresa per te. Adesso devo andare. Ci vediamo dopo pranzo. A dopo Sun."
Dopo queste ultime parole,Harry si butta sul letto e sente la porta sbattere.

"Buongiorno Candy! Come va oggi?"
Louis apre la porta di slancio,posa il cappotto, e con un sorriso si dirige verso la ragazza al bancone.
"Lou! Benissimo tu?" Candy sorride e va ad abbracciare il ragazzo.
"Oggi è il compleanno di Harry. Il mio...Il mio ragazzo."
"Che bello! Cosa farete?"
"Sto organizzando qualcosa. Vorrei portarlo da qualche parte un paio di giorni,se l'ospedale consente."
"Oh che cosa bella Louis!" Candy si porta le mani alla bocca in un gesto teatrale,ma Louis sa che è il suo modo si essere felice per gli altri.
"Io e la mia ragazza stasera ceneremo in un pub,poi andremo a casa mia dove faremo ses-"
"Stop,stop,stop. Sorvola la questione." Il liscio fa una faccia schifata e Candy ride. "Stavo scherzando." Ruota gli occhi nelle orbite. "Però non sarebbe male."
"Oh taci" scoppiano entrambi a ridere e si mettono al lavoro.

Harry sta sempre peggio. Il dolore alla testa è aumentato, e si sente debolissimo.
Si stende e preme  il pulsante situato accanto al letto per chiamare l'infermiera.
"Come si sente?"
Glielo ripete infinite volte,ma Harry adesso non ha nemmeno la forza di rispondere.
Negli ultimi due giorni è peggiorato tantissimo e il suo corpo non sembra reagire a niente.
'Ha la febbre alta." L'infermiera gli posa la mano sulla fronte. Scotta. "39.5"
Ad Harry gira la testa e sente forti dolori in tutto il corpo.
"Le fa male qualcosa?"
Harry annuisce debolmente e cerca di immaginarsi la faccia dell'infermiera. "Chiamo il dottore."
Sente i passi risuonare nella stanza e preme subito il pulsante rosso. Non vuole essere lasciato da solo. Cosa sta succedendo? Ha paura. Arriva il dottore. Harry quasi non lo sente mentre gli passa le dita nel basso ventre,gli tasta la milza. "È ingrossata." Il tono del dottore è basso,e Harry non sa come interpretarlo. "Dobbiamo fare le analisi del sangue."
"Vado subito dottore."
L'infermiera ritorna con l'occorrente per l'analisi e si avvicina al letto. Harry ha sempre avuto paura degli aghi. Fin da quando era piccolo. Cerca di pensare a un luogo bello, alle margherite o all'autunno che lui ama tanto. Pensa a sua sorella,cosa starà facendo in questo momento. E pensa a Louis.
L'infermiera gli infila l'ago nella vena. Brucia un pó e il riccio  serra gli occhi.
"Lou..." La voce esce fuori in un sussurro. Ha la gola secca.
"Adesso deve riposare." L'ago gli viene tolto dalla vena, e l'infermiera gli passa una pasticca. "Prenda questa. È un antidolorifico. L'aiuterà a dormire."
Posa la pasticca sulla lingua e con un sorso d'acqua, la ingerisce.
Si sente malissimo, comunque. La testa gli martella,gli fa male tutto il corpo ed ha la febbre alta.
"Aspetti. "Riesce a parlare prima che l'infermiera esca dalla stanza. "Louis. Dov'è?"
L'infermiera non risponde. Il ticchettio dell'orologio riempie il silenzio.
"Mi dispiace signorino. Oggi non può ricevere visite."
Esce dalla porta. Harry si accascia sul letto,inerme,mentre sente le lacrime salire.
Forse è per questo che sta male. Perché Louis non è con lui.

"Allora vado. Per oggi ho finito. Ciao Candy."
Louis si infila il cappotto ed esce nel freddo pungente del pomeriggio.
Sale in macchina,e arrivato davanti all'ospedale,sale le scale ed arriva davanti alla segreteria. Ha la lettera con se e non vede l'ora di parlare con i medici e con Harry. Vuole portarlo fuori da quel posto.
Mentre cammina nel corridoio,diretto verso la stanza di Harry,un infermiera lo ferma.
"Buonasera. Dove sta andando?"
È una donna sulla cinquantina,i capelli raccolti in una coda disordinata.
"Sono venuta a trovare il signorino Harry. Come tutti i gior-" la donna alza una mano,come a zittirlo, e scuote la testa. "Oggi non può ricevere visite. Il signorino sta molto male e finché non avremmo capito cos'ha non potrà ricevere visite."
Louis si rabbuia e il suo corpo si affloscia come una prugna secca.
"Cos'ha?" Ha la bocca secca e il cuore gli palpita nel petto.
Senza sentire una risposta,gira la schiena e corre a cercare il medico. Lo vede vicino alla macchinetta del caffè.
"Dottor Cooper." Il dotte si gira e alza la mano in segno di saluto.
"Cosa succede? Sta male? Devo vederlo,la prego" il dottore scuote la testa e posa una mano sulla sua spalla.
"Non sappiamo cos'ha adesso. Non ancora."
Louis abbandona le braccia lungo i fianchi e si siede in una poltrona situata lungo il corridoio. "Cosa dovrei fare adesso? Non sa quanto Harry significhi per me." La sua voce esce fuori in un sussurro e il dottore scuote la testa. "Lo so Louis,lo so. Credimi. Adesso devi solo andare a casa ed aspettare. Non c'è niente che puoi fare."
Louis con un sospiro si porta le mani al viso e si odia per non poter far niente per lui.
"Le dia questa da parte mia dottore. È il suo compleanno." Al ragazzo trema la mano mentre passa la lettera da lui scritta,al dottore. Abbassa la testa sconfitto, e mentre si allontana sente il dottore rispondere. "Lo farò."
Sono le 15.00. Louis esce dall'ospedale.

Eccomiiii

Siamo già al capitolo 23...wow! Cosa sta succedendo? Cosa avrà il nostro Harry?
Lasciatemi tanti commenti e voti e il prossimo capitolo sarà pubblicato prima!

Alla prossima!

-Lu

Noi non cambiamo mai >> L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora