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"Louis.." La voce flebile di Harry,rompe il silenzio che si è creato nella stanza. Sono le 18:30 e Louis apre piano gli occhi. "Louis.."
Harry ripete il suo nome agitandosi sul letto,i capelli sparsi sul cuscino.
Louis mette a fuoco l'immagine e sbarra gli occhi puntandoli sul ragazzo.
"Har. Har sono qui." La voce gli esce fuori biascicata, dovuta al risveglio. "Har come stai? Har..." Quando il liscio non riceve una risposta,avvicina il viso a quello dell'altro,accorgendosi solo ora che sta sognando. Sta parlando nel sonno.
"Lou.. No..." Harry ripete per la terza volta il nome di Louis e muove la testa da una parte all'altra nel cuscino, il sudore a colargli sulla fronte,le lenzuola aggrovigliate al corpo minuto.
"Har." Louis scuote il piccolo corpo del ragazzo,le labbra serrate,mentre il riccio piange e si dimena.
"Har!"Un grido più alto fa svegliare Harry, che sbarra gli occhi terrorizzato.
"Lou." Un sussurro esce dalla labbra del ricciolino mentre le lacrime gli scivolano giù dalle guance.
"Sono qui adesso. Sono qui" Louis avvolge le sue braccia intorno al corpo di Harry,che gli si schiaccia contro,in cerca di conforto. Non dice una parola,mentre tira su col naso e si calma.
"Va meglio?"
Harry annuisce e Il liscio gli lascia un bacio sulla fronte. "Come stai?"
"Sto bene adesso."
Louis sospira. " cos'hai avuto prima? Stai sempre male ultimamente Har."
"Non lo so" il ragazzo parla sinceramente, non può fingere di non aver paura, ma si fa forza cercando di essere ottimista.
"Non sarà nulla di grave Boo."
"Il dottore mi ha detto che devi fare delle analisi."
"Lo so." Harry accarezza il petto di Louis e vi appoggia la testa.
"Come va con il lavoro?"
"Sono venuto di corsa da te."
Harry annuisce frettolosamente e sfrega il naso sul petto del liscio.
"Domani ci devi riandare al lavoro?"
"Si"
"E a scuola non ci vai più?"
"No."
"E perché? Dovresti andarci a scuola. Ci vanno tutti."
"Non lo so. Tu ci andresti?"
Il riccio scuote sonoramente la testa e storce il naso. "A me fa schifo la scuola."

~

Sono le 20:30 e Louis sta andando a casa. Ha affittato un piccolo appartamento tra l'ospedale e il suo nuovo lavoro, così potrà arrivare comodamente ad entrambi.
Tutto sommato l'appartamento è carino.
All'entrata ci sono due grandi vasi contenenti due grandi piante. A destra si trova il salotto, con televisione e un piccolo tavolino.
A sinistra del salotto, c'è la cucina,anche troppo grande solo per lui. A destra si trova la camera da letto con bagno incluso.
"Così non dovrò fare tanta strada a piedi durante notte per andare al bagno." Si ritrova a pensare mentre una risatina gli scappa dalle labbra.
Si siede sul divano e prende il Pc. Da un po' di giorni stava pensando a un regalo da fare a Harry per il suo compleanno, che sarà tra 3 giorni . Il 2 dicembre. Vuole fargli qualcosa di speciale,di unico.
Non ha idea di cosa fargli però.
Passa a rassegna con la mente tutte le cose possibili che potrebbe fargli. Una lettera! Ma certo una lettera!
"Si.. Una lettera! Gliela scriverò e gliela leggerò.. Sono sicuro che l'amerà" Il liscio si ritrova a parlare da solo. Posa il Pc e prende carta e penna.
Fuori piove,ma dentro di lui c'è il sole. Louis sorride, e impugnata la penna,comincia a scrivere.

Caro Harry,

Mi ricordo quando ti vidi per la prima volta. Quel giorno,nel corridoio dell'ospedale,un incontro,una sorpresa.
In quel momento rimasi interdetto. Sai come quando piove con il sole, o come quando sei fuori e comincia a nevicare.
E non "eri come" o "eri più bello di" eri. Sei. Eri e sei la cosa più bella che io abbia mai visto.
E quando mi hai sorriso,bhè non ci ho visto più.
Con il tempo abbiamo fatto dell'ospedale la nostra casa, e del cortile il nostro nido d'amore. Con il tempo ti ho incominciato a capire. Con te tutto è più bello. Ma la cosa che non sai è che tu mi hai insegnato tante cose. Tu,da non vedente,mi hai insegnato ad amare colori e cose, per me fino ad ora superflue.
Tu con le tue paure,le tue insicurezze, le tue mani che tremano.
I tuoi sorrisi a metà, le lacrime di paura versate sulla mia maglietta.
Tu con il viso rivolto sempre verso il sole.
Mi hai insegnato ad amare il cielo, il sole, cose che noi tutti diamo per scontato,ma che per te non lo sono.
Mi hai insegnato ad amare la pioggia,l'odore dell'erba appena tagliata,il vento fresco sul viso.
Mi hai insegnato a curare ogni singola cosa, ogni piccolo dettaglio, ad amare ogni istante perché potrebbe essere l'ultimo.
Perché con i tuoi occhi hai illuminato le mie giornate da troppo tempo nere e solitarie. Tu sei stato il mio arcobaleno di colori.
E sembrerà una cosa scontata ma non lo è.
Per questo ti poemetto che un giorno ti porterò via da qua. Un giorno starei bene e andremo via. Andremo in un posto dove il giorno sorridi e la notte di più. E saremo solo io e te. E ti porterò dove vorrai,tanto dentro di me ci sei già. Non ti dirò che ti amo,perché sarebbe troppo scontato. E noi non siamo scontati,siamo speciali,e credo che vada bene così.
Buon compleanno Har.
Tuo,Boo.

Posa la penna sul tavolo di legno, e gira la testa verso la finestra sentendo un lampo risuonare nel cielo. Si ritrova a pensare se anche Harry li sente. Se ha paura. Infila la lettera dentro una busta e la ripone nel cassetto.
Sono le 23:30 e Louis pensa che deve andare a dormire. Si mette il pigiama e si infila sotto le coperte. Domani mattina andrà al lavoro e poi andrà da Harry come sempre. Si ritrova a sorridere,il viso nascosto sotto il piumino pesante del letto.
Come tutte le sere si addormenta con in testa un ragazzo dagli occhi verdi,mentre il suo viso gli appare sorridente sotto la luce della luna.

Eccomiii

In questa lettera Louis scrive tutto quello che sente per Harry. Lasciatemi un commento dicendomi cosa ne pensate! Grazie mille:)
Alla prossima!

-Lu

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