27.

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La mattina bussa sorridente alla finestra della stanza di Harry. Il riccio sta dormendo,avvolto nelle coperte, e Louis gli posa un bacio sulla fronte,facendolo svegliare.
"Loueh." Biascica mentre sbatte velocemente le palpebre. "Ma che ore sono?"
"Sono le 6.00. Har. Andiamo via. Andiamo al mare, piccolo. Io e te." La bocca del riccio si apre in un sorriso a trentadue denti, e tirandosi su a sedere,comincia a ripetere:
"Devo fare la valigia!"
"Ci ho già pensato io,Harreh. Staremo via due giorni."
"Grazie Greg,grazie." Harry gli salta al collo e lo stringe forte a se.
Louis sospira felice. "Ti porto via con me."

E così si mettono in viaggio.
Dopo essere passati per la segreteria e aver salutato Meggie,il dottore e le infermiere,partono.La mente di Harry viaggia per conto suo,pensa a come sarà il posto. Vuole che Louis glielo descrivi tutto. Fino all'ultimo granello di sabbia. Fino all'ultima onda.
Inevitabilmente gli tornano in mente le parole del dottore,la sua voce incrinata mentre pronunciava quelle parole. Le sue grida lancinanti. Perso nei suoi pensieri sospira,e non si accorge che Louis lo sta chiamando.
"Harreh. Ti prometto che sarà bellissimo."
"Mi descriverai tutto Lou?"
Il liscio annuisce. "Tutto. Ti descriverò ogni piccolo particolare."
Il riccio sorride lievemente e appoggia la testa al finestrino congelato. Fuori è un gran freddo,dopotutto è la vigilia di natale.
"Ti va se metto un po' di musica?" Sente Louis armeggiare con il cluscotto,in cerca forse,di un vecchio disco.
"Certo."
Sente il rumore di alcuni pulsanti e un click. Una leggera melodia si diffonde nell'auto. "Ti piacciono i Coldplay?"

"Gemma"
Harry grida il nome della sorella correndo intorno alla grande quercia. "Esci fuori! Sono stanca di giocare a nascondino!" Il piccolo Harry di 5 anni,si siede,sbruffando,sotto la quercia,in attesa che la sorella esca dal suo fantastico nascondiglio.
"Sono qua Harreeh!"
Il piccolino non risponde,e mette il broncio guardando a terra. "Voglio fare un altro gioco! Questo mi ha stufato."
Gemma alza gli occhi al cielo e si siede accanto al fratellino. "Adesso ti faccio sentire una cosa"
Preme alcuni pulsanti sul suo ipod,e una melodia si diffonde nell'aria. "Cos'è?" La voce curiosa del piccolo Harry,si mischia alle note della canzone.
Gemma ridacchia. "Non sai nulla tu." Scuote la testa. "Questi sono i Coldplay."

Harry si ridesta dai suoi pensieri e scuote la testa ridacchiando. "Adoro i Coldplay."
"Siamo in due." Louis sorride e picchietta le dita sul volante.

"Look at the stars,look how they shine for you,
And everything you do,yeah they were all yellow, I wrote a song for you [...]

Guarda le stelle,guarda come brillano per te, per tutte le cose che fai,si,erano tutte gialle,ho scritto una canzone per te. [...]

"Giallo." Harry sussurra e arrossisce per le parole cantate dal liscio per lui.

Louis sorride.

And it was all yellow,
Your skin,oh yeah,your skin and bones,
Turn into something beautiful [...]

"Ed era tutto giallo,
La tua pelle,oh si,la tua pelle e le tue ossa,
Si sono trasformate in qualcosa di bellissimo..." Harry si porta le mani sul viso,sorride,mentre appoggia la testa al finestrino.
"Loueh." Piagnucola
Louis scoppia in una sonora risata e gli accarezza la mano.
"And you know, you know I love you so [...] "
Le dita dei due ragazzi si intrecciano,ognuno riempie i vuoti dell'altro.
"Angelo.." Gli sussurra all'orecchio "siamo arrivati."
I due scendono dalla macchina,ma le loro dita tornano subito a cercarsi. "Sei il mio giallo. Il mio girasole."
E quel legame,quel legame di pelle,di cuori,di respiri,non si staccherà mai davvero,comunque.

La macchina viene parcheggiata davanti a una villetta lungo la strada. Louis  aiuta Harry a scendere e lo prende per mano conducendolo nell'ingresso.
Appena dentro la casa,delle scale imponenti appaiono sulla visuale. A destra si trova il salotto, con un caminetto in mattoni,e divano e poltrone sul rosso. Accanto al salotto si trova una bellissima cucina.
Louis aiuta Harry a salire le scale. Il piano superiore è molto più piccolo rispetto a quello inferiore. Ci sono due camere da letto con due letti matrimoniali,entrambe sull'arancione.
"Com'è?"
"È una casa bellissima,Har. È di un mio vecchio amico. Staremo benissimo." Lo tira a se e gli bacia la guancia.
"Adesso cosa facciamo?" L'euforia traspira dal tono di voce di Harry.
"Adesso posiamo le valigie e andiamo al mare."
Harry annuisce con foga e lo abbraccia di slancio. "Grazie,Boo."
Dopo aver posato le valigie,escono fuori e si dirigono a piedi verso il mare. L'aria è freddissima, e Harry si stringe di più dentro al suo cappotto.
"Non ti ho portato molto lontano. I dottori non me l'hanno permesso. Siamo molto vicini dall'ospedale. Avrei voluto portarti più lontano." Calcia un sassolino a terra e mette le mani nelle tasche.
Harry scuote la testa. "Sto benissimo qua,Lou. Basta che ci sei tu."
Il ragazzo avvolge il braccio attorno alla vita di Harry e lo tira più vicino a se,facendo aderire i loro corpi.
"Piccolo. Togliti le scarpe adesso."
Il liscio fa quello che gli viene detto e sobbalza per la sorpresa quando sente una cosa liscia e fredda a contatto con i piedi.
"La sabbia." Sussurra e ridacchia stringendosi a Louis.
Muove i piedi sulla sabbia,ridacchia quando i piccoli granelli gli scivolano tra le dita dei piedi.
"La sabbia!" Alza il viso al cielo e apre le braccia. Comincia a correre per tutta la spiaggia,i capelli al vento,la brezza marina sulle labbra.
Louis scoppia a ridere buttando la testa all'indietro a quella visione così bella. Così buffa.
"Harreehh vieni. Vieni a sentire l 'acqua."
Lo prende per mano e lo accompagna alla riva,dove un'onda schiumosa gli bagna il piede facendolo rabbrividire. "È congelata." Ridacchia muovendo i piedi nella schiuma formatosi dalla violenza delle onde.
Louis gli avvolge le braccia ai fianchi,e appoggia il mento sulla sua spalla.
"Penso che sia bellissimo qui,Boo."
"Lo è." Gli lascia un bacio. "Ma solo perché ci sei tu,Harreh. "
Il riccio si crogiola tra le braccia di Louis,e arrossisce nascondendosi tra i capelli castani.
Il vento fa rabbrividire i due,che si stendono abbracciati sulla sabbia.
"Pensi che saremmo mai arrivati dove siamo adesso?"
Harry accarezza il petto di Louis da sopra il pesante maglione. "Penso che saremmo da qualche parte lo stesso, comunque. I desideri le decidi tu,Har."
Abbassa la testa il riccio,i capelli abboccolati gli svolazzano in ogni direzione. Come farà a dirlo a Louis? Come farà a dirglielo? Scuote la testa e una lacrima gli sfugge dall'occhio. Se l'asciuga in fretta e fa finta di niente.

"Chissà quando non sarò più qui,su questa spiaggia,
e la mia mano non stringerà più la tua,
oh mio angelo,
dove andrò? Dove andrà il mio cuore?
non penso ci sia altro posto dove voglia stare,se non dentro di te."

Mi aveva cancellato il capitolo (PIANGO) quindi l'ho rimesso

Scusatemi :(

-Lu

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