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All'ospedale Harry è euforico. Ogg sua sorella verrà a trovarlo. Non la vede da quando la accompagnò qua la prima volta.
Sua sorella non c'è mai: Fin da quando era più piccola aveva sempre aiutato sua madre a mantenere la famiglia essendo 10 anni più grande di lui. Si spaccava la schiena lavorando fino a tardi nei ristoranti o nei bar.
Il loro papà era morto anni fa di una brutta malattia e loro si erano ritrovati soli,con la loro mamma che stava invecchiando. Arrivata a una certa età sua mamma era andata in pensione e toccava a sua sorella Gemma mantenerla.
Poi a 16 anni anche Harry incominciò ad aiutarla facendo qualche piccolo lavoretto.
Aveva poi trovato il lavoro dei suoi sogni. Una Liberia. Ma tutto era andato in fumo.. E adesso si ritrovava qua. Sua mamma era morta,sua sorella non c'era, e la sua vita aveva cambiato pagina completamente.
Harry scuote la testa e pensa che se è successo tutto questo,vuol dire che era destino. Non c'è altra spiegazione.
Adesso finalmente rivedrà Gemma dopo quasi 3 mesi. Purtroppo sua sorella fa la giornalista, e anche se pagata molto non può stare mai vicino casa. È sempre fuori. Però adesso si era ritagliata un po di tempo libero solo per stare con lui.
Harry gira la testa allo squillare del telefono, e allungando le mani, a tastoni,riesce ad afferrare l'apparecchio elettronico portandolo all'orecchio.

"Harry."
La voce della sorella gli arriva dolce all'orecchio e inevitabilmente sorride.
"Ciao Gemma."
"Come stai?"
Decide di non raccontare nulla alla sorella. Non vuole farla preoccupare inutilmente.
"Io sto bene e tu?"
Harry immagina la sorella intenta ad arrotolandosi una ciocca di capelli al dito e fa una risatina.
"Bene. Tra poco dovrei essere li. Mi sei mancato fratellino."
"Anche tu." Harry sorride
"Allora a dopo."
"A dopo. Ti voglio bene."
Harry mette giù il telefono e si getta indietro sul letto,portandosi un cuscino sulla faccia. È troppo felice di rivedere sua sorella.
La vocina della sua mente gli ricorda,puntuale, che non può vederla. Sospira mettendola a zittire e pensa che niente potrà rovinare il suo umore.
Sono le 11:00 quando un leggero bussare alla porta fa risvegliare il ragazzo  dai suoi pensieri.
"Avanti."
La porta viene aperta, e un forte odore entra nella stanza. Harry sorride.  È sempre lo stesso odore. Quello di quando erano bambini.
La porta viene chiusa con un leggero tonfo e i tacchi a spillo della sorella risuonano nella stanza.

"E così sei uscito adesso dall'ospedale." Candy si appoggia con le braccia sopra al bancone,guardando Louis di sottecchi mentre un sorrisetto gli appare sulle labbra.
"Già. Non si sta male tutto sommato.. Anche se sai... A tutti fa schifo l'ospedale." Louis storce il naso alle sue parole e va a sparecchiare un tavolo.
"E dimmi prima di venire qua,cosa facevi?"
"Nulla. "
Louis  gli racconta tutta la storia dei suoi genitori e di come l'hanno cacciato di casa.
"Cavolo,mi dispiace" Il liscio si gira verso Candy e sotto quelle lunghe ciglia finte,riesce a scorgere un vero dispiacere.
"Ci ho fatto l'abitudine." Tenta di fare un sorrisetto mentre sistema le sedie del tavolo.
Sente lo sguardo della ragazza sulla sua schiena e sospira. Perché lo fissa sempre?
"E dimmi... Sei fidanzato?" La voce della ragazza esce fuori languida,morbida, e Louis chiude gli occhi.
"Diciamo di... Si"
In realtà no,ma è come se lo fosse.
Candy sta in silenzio e sente le unghie della ragazza battere insistenti sul legno del bancone. "Peccato."
Oh no. Dove sono finito? Pensa Louis mentre sospira.
"No sai perché volevo pres-" la porta si apre bloccando Candy a metà frase e rivelando un'altra ragazza. Mora,slanciata,con un top attillato a maniche lunghe e dei jeans attillati. Ma non ha freddo? Louis si ritrova a scuotere la testa perplesso.
"Amore! Sei arrivata." Candy urla euforica e si avvicina alla ragazza stampandoli un bacio sulle labbra. Louis spalanca la bocca. Cosa ha appena visto?
"Ma cosa.." È a corto di parole. "Io pensavo che tu..." Si blocca a metà frase e Candy scoppia a ridere di gusto gettando la testa all'indietro. "Oh no."Scuote la testa mentre il suo corpo è scosso dalle risa.
"Pensavo che tu ci stessi provando con me." Louis fissa la ragazza senza parole e si sente un idiota. Candy non smette di ridere,mentre si passa un dito sotto gli occhi e cerca di calmarsi.
"Bhé mi sembra un impresa ardua visto che sono gay."

Eccomiiii

Lo scorso capitolo sembra che non vi sia piaciuto e mi dispiace per questo:( spero che questo vi piaccia almeno un po! Buona lettura :)
Alla prossima!

-Lu

Noi non cambiamo mai >> L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora