Nuovo giorno

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Sento la sveglia suonare, mi giro e la spengo .

Sono stanca ,voglio solo dormire e rimanere per sempre su questo letto così morbido. Cerco di raddrizzarmi; appena giro la testa noto una busta con sopra scritto il mio nome in corsivo.

-CIAO ELIZE 

SPERO CHE LA CHIACCHIERATA DI IERI NON ABBIA COMPROMESSO L'INCONTRO CHE TI AVEVO CHIESTO PER SABATO.

MICHAEL FITZGERALD.

Dolce. Ecco cosa penso ,credo che sia un ragazzo dolce. 

Esco dalla mia camera ancora in pigiama con la faccia che sembra quella di un panda. Entro in cucina, dopo essere caduta di pancia sulla soglia. Qualcuno mi aiuta a rialzarmi. Alzo lo sguardo e noto che è Michael, che mi mostra un sorriso a trentadue denti. E' così bello. I capelli tirati all'indietro e raccolti in uno chignon disordinato da cui escono varie ciocche ricce color cioccolato. Indossa una maglia a maniche corte bianca , traspariscono i tatuaggi che ha sul petto , noto un'enorme falena sullo stomaco, al di sopra vedo due colibrì. 

Distolgo lo sguardo da quella meravigliosa vista e mi concentro sulla tavola imbandita. Noto che mia madre e mio fratello sono seduti a tavola , entrambi hanno in mano un croissant ripieno .

L'odore della torta alle mele della mamma mi attira. Mi siedo a tavola di fianco a Randy che mi da il buongiorno con un bacio sulla guancia. 

Dopo aver finito di mangiare corro in camera e mi preparo velocemente. 

Dopo essermi cambiata mi dirigo al piano di sotto quando ad un certo punto mi sento afferrare l'avambraccio. Michael mi fa girare e di conseguenza vado a sbattere contro il suo petto tonico. Alzo lo sguardo e incrocio i cuoi occhi.

<<Come va?>>.

<<Bene ...credo ...e t-tu?>>.

Balbetto; siamo troppo vicini. Così vicini che sento il suo fiato leggero sul mio viso. Ho bisogno di allontanarmi un po' per riacquistare la sanità mentale.  Sbatto le palpebre e scivolo via dalla sua presa , scendo velocemente le scale e vado velocemente vicino all'auto di Randy, ma poi ci ripenso e noto l'ora. 7:35. E' presto credo che andrò a piedi , allora mi avvio utilizzando solamente le mie gambe. Mi sento chiamare . Mio fratello mi chiede se voglio andare in macchina con loro. Scuoto la testa in segno di dissenso e continuo a camminare ; per le vie di Washington non c'è anima viva, tutto è silenzioso , non c'è neanche il rumore in sottofondo delle automobili che viaggiano verso il centro della città. 

In dieci minuti i ritrovo davanti a scuola. Il parcheggio è pieno di veicoli di tutti i tipi e i colori; in base all'auto che guidi si distingue la "classe sociale" a cui appartieni: i giocatori di football e baseball possiedono macchine enormi e costose, mio fratello è un di quelli, le cheerleader possiedono macchine solitamente rosa e rosse , pochissime volte gialle e blu. Il suono di un clacson mi risveglia dai miei pensieri. Scendono da una 500 beige , del mio migliore amico , Jessica e Leighton, per mano, si avvicinano a me e sorridono. 

Jess indossa una camicia di Jeans e dei pantaloni di pelle a vita alta, ai piedi porta le sue fedelissime Converse color azzurro cielo. Leighton invece indossa una polo verde acqua e dei jeans scoloriti; i colori chiari del suo abbigliamento mettono in rialto la carnagione scura. 

<<Come ti senti Elizabeth ?>>. 

Jessica mi richiama e mi distrae dalle mie attente osservazioni. La mania di questa ragazza di preoccuparsi per il prossimo è formidabile; adoro il fatto che riesce a mettere davanti a se gli altri , riesce a dare consigli che aiutano davvero l'animo delle persone. 

<<Sto bene Jess , grazie>>

Il vento che c'è nel cortile della scuola scompiglia il mio caschetto castano e le ciocche rosse che adoro tanto mi coprono la visuale. Mi aggiusto i capelli e noto che Michael mi passa di fianco e mi saluta con un sorriso smagliante che io ricambio. I miei due migliori amici mi fanno un sorriso di intesa ed io scoppio in una fragorosa risata. Non sono mai stata una di quelle ragazze che si fanno notare preferisco starmene in disparte nel mio angolino ma in questo momento a causa della mia risata tutti mi fissano in modo strano. 

Entriamo nella scuola pochi minuti dopo. Io e Jessica ci dirigiamo verso l'aula di spagnolo che occuperà due ore della nostra giornata scolastica. 

Dopo la , noiosa , lezione di spagnolo ci tocca ascoltare per tre ore il professore di letteratura inglese parlare di Jane Austen , uno dei pochi argomenti che mi interessano. Durante la lezione noto che Michael è in un banco al fondo dell'aula intento a scrivere qualcosa su un quaderno; sono incantata dalla visione di quel ragazzo che non si rende conto di essere splendido sotto la luce , fioca , del sole di metà settembre. Le sue braccia coperte dalla sua inseparabile giacca della squadra di football con le manche bianche, che ricoprono i suoi fantastici tatuaggi. La t-shirt nera dalla quale spuntano le ali dei colibrì che ha tatuati sulle clavicole; degli skinny jeans , molto scuri, gli fasciano le gambe. Ai piedi porta delle enormi Jordan bianche e rosse che si abbinano perfettamente alla giacca che indossa.

Alza lo sguardo e nota che lo sto fissando , io non mi volto e mi sorride , ricambio il gesto. Ritorno a guardare il mio libro , instintivamente inizio a disegnarci sopra una miriade di cuoricini. 

Suona la campanella, mi metto lo zaino in spalla e mi dirigo fuori dall'aula. Incrocio Andrew , lo saluto amichevolmente , ha i capelli bruni scompigliati , non ci do molto peso e proseguo. Sento dei passi dietro di me, mi volto e noto Michael che in poco mi ha raggiunto. 

<<Posso riaccompagnarti a casa?>>. Ha il fiatone , avrà corso. Annuisco con la testa e ci avviamo verso l'esterno. Incontriamo  i miei migliori amici che salutiamo e continuiamo ad andare verso casa mia. 

<<Perché vi siete lasciati?>>.

La sua voce profonda rompe il velo di silenzio che si era creato tra noi due. 

<<In realtà non ne ho idea , mi ha lasciata lui , non so la motivazione, ma penso che sia perché non ci amavamo davvero... beh era diverso da come era quattro anni fa , siamo cresciuti>>. 

Cala di nuovo il silenzio. Dopo cinque minuti siamo sul vialetto di casa mia . Saluto Michael che mi lascia un dolce bacio sulla guancia . Arrossisco ed entro in casa. 

Il resto della giornata passa in fretta . La sera ceniamo alle 20:30 e subito dopo vado a dormire. 

Sogno degli enormi cristalli verdi contornati da lunghi capelli ricci. 



CIAUUU RANOCCHIETTE , OGGI CAPITOLO PIU' CORTO DEL SOLITO MA VI PROMETTO CHE I PROSSIMI SARANNO PIU' LUNGHI.

FACCIO UN PO DI PUBBLICITA' E VI CONSIGLIO DI LEGGERE LA PRINCIPESSA DI SAVALON DI @Lacreatricedistelle  

ALLA PROSSIMA KISS KISS BANG BANG  

All this time ||H.S||Where stories live. Discover now