La chiave entra nella serratura della porta d'ingresso , il rumore stridulo , ma leggero, della chiave che apre la porta mi fa venire la pelle d'oca , appena entriamo in casa la solita aroma di vaniglia ci raggiunge ; ci dirigiamo verso la cucina per avvisare mia madre del mio rientro , finché non vedo i miei genitori appoggiati al tavolo mentre si baciano appassionatamente come due ragazzini alle prime armi. Dalla mia bocca esce una leggera risatina che interrompe uno dei pochi momenti di intimità tra i miei genitori. Mia madre guarda istintivamente i suoi piedi mentre mio padre guarda il ragazzo alle mie spalle con gli occhi spalancati.
<<Marie , tesoro, guarda >>. La voce solitamente grossolana di papà si è attenuata per richiamare l'attenzione di mia madre che è ancora intenta ad osservare le sue pantofole color corallo.
<<Michael cosa è successo >>. La faccia preoccupata dei miei genitori mi intimorisce e mi mette ansia.
<<Non è niente Mrs Jhonson , sono solo dei piccoli graffietti.>> Si respira tensione nella piccola cucina ; da una parte i miei genitori , costretti costantemente a sopportare gli avvenimenti , cercano di capire ciò che è accaduto e dall'altra parte Michael ed io , totalmente tranquilli anche se , cerchiamo di evitare un'eventuale sfuriata. Ad un tratto afferro la mano del quarterback e , senza guardare alle mie spalle , mi dirigo verso il bagno del piano di sopra per disinfettare le ferite della sua faccia e delle sue mani.
La porta del bagno è socchiusa e dopo esserci entrati la chiudo accompagnata da un lieve scricchiolio. All'interno dell'armadietto alla mia sinistra ci sono tutti i tipi di disinfettanti conosciuti su questo pianeta.
<<Da dove escono tutti questi medicinali ?>>
<<Sai mio padre è un medico perciò è normale che abbia un armadietto pieno di medicine , anche se mia madre è ossessionata dalla cura medica della persona. >>
Mi siedo sul , fine , bordo della vasca cercando di rimanere in equilibrio il più possibile e anche per essere possibilmente alta come Michael; una risatina amara esce dalle sottili labbra di Michael, inizio a disinfettare il suo labbro inferiore martoriato e le sue nocche. Alcuni gemiti escono dalla sua bocca inerme , le sue forti mani stringono i miei , poco prosperosi , fianchi; passo un batuffolo di cotone , imbevuto di antisettico sulle nocche ferite del ragazzo , dopo averle disinfettate poso tutti i farmaci al loro posto predestinato nell'armadietto a pochi metri da noi. Dopo essere tornata nel posto in cui ero precedentemente Michael porta le sue logore mani sul mio viso per afferrare il mio mento affusolato. Passiamo minuti infiniti a fissarci guardando l'uno negli occhi dell'altra , immergendoci nella nostra rete di emozioni , intricata e difficilmente modificabile, finché le sue labbra non sfiorano le mie ed io vado in estasi , quel semplice tocco riesce a far sì che ogni dubbio venga spezzato.
Anche i rumori all'esterno non attirano particolarmente la nostra attenzione , nessuno dei due vuole interromper il bacio . Al contempo penso un po' a tutto ciò che è successo nella mia vita: la morte di mio padre prima della mia nascita è il punto di partenza da dove iniziano tutti i disastri della mia esistenza tormentata e difficoltosa. L'avvenimento che ha segnato la mia infanzia è stata la scoperta di ciò che è accaduto a Philip Lawson , mio padre biologico; la seconda lama che trafisse il mio corpo arrivò ai miei dodici anni quando Randy per la prima volta disse a suo padre che non voleva ne me ne mia madre a casa sua perché , secondo la sua opinione , eravamo scarti della società ; io però voglio bene , infinitamente , a mio fratello. Il colpo, finale , che ha fatto sì che la barriera che avevo creato negli anni crollasse mi è stato scagliato contro da Andrew dopo avermi dato della "poco di buono".
<<Ehi Fitzgerald , mio padre ha detto che eri ... oh mio Dio , voi due !>>
<<Randy, che diavolo ci fai tu qui ?>> La mai voce è insicura ma curiosa allo stesso tempo , il tono è alto e insistente mentre i nostri occhi sono sbarrati a causa di ciò che è appena accaduto in questo piccolo spazio , attualmente , isolato dal mondo.
<<Fuori da qui ! Devo farmi una doccia! >> Noto , appoggiati al suo braccio destro, una piccola montagnola di vestiti casalinghi. La sua espressione è furiosa e corrucciata , la confusione invade la sua voce e le sue mani fremono a causa della rabbia che gli abbiamo provocato.
A testa bassa usciamo dal bagno , mano nella mano; ad aspettarci all'esterno ci sono mamma e papà , entrambi a braccia incrociate , che aspettano una nostra spiegazione riguardante ciò che è accaduto questa mattina a scuola.
<<Appena arrivati a scuola questa mattina Andrew , l'ex fidanzato di Elize , mi ha picchiato e l'ha insultata.>> Il tono di voce è agitato anche se a lui non importa il giudizio della gente , il pensiero dei miei genitori è molto importante per la sua persona. Che stia cercando di piacere loro? Che voglia convincere i miei genitori a non guardarlo in malo modo?
<<E tu hai risposto ai colpi , perché?>>
<<Dovevo difendere sua figlia Mrs Jhonson, non potevo lasciarla sola e indifesa. >> Lo sguardo di mia madre è stupefatto , incantata dalle parole del quarterback , forse immagina un ipotetico futuro per la nostra , bizzarra , coppia; mio padre sembra davvero interessato al discorso , anche se il suo sguardo è quasi assente.
I miei genitori mi hanno raccontato parecchie volte a proposito dei primi mesi del loro appassionato amore e , per ciò che so non si avvicina affatto a ciò che facciamo Michael ed io , ma si sa , ogni storia d'amore è unica.
Ho sempre trovato inverosimile che una ragazzina di appena sedici anni potesse avere una sorta di relazione con un uomo di dieci anni più grande di lei , penso che sia anche strano essere fidanzata con un ragazzo più grande di solo un anno. E' intollerabile , secondo il mio pensiero , che un'adolescente possa far iniziare una gravidanza giovanissima , secondo me è un grave errore anche se ciò che è successo a mia madre dopo la notte in cui rimase incinta non può essere definita errore parole di Mrs Marie Jhonson. sono sicura che gli errori che compiono i ragazzi sono altri. La vita che ho però mi ha insegnato a dare il meglio di me e , possibilmente , a fare pochi errori per mantenere così com'è il mio stato famigliare.
Mia madre sorride e ci congeda; Michael ed io andiamo verso la mia camera , la sua mano stretta nella mia ed i suoi occhi puntati su di me , le sue iridi verdi sono attraversate da una scintilla di insicurezza che si percepisce attraverso il suo sguardo leggermente imbronciato ma al contempo innocente e dolce.
La mia camera è meravigliosamente ordinata , tutti i vestiti sono al loro posto e la mia scrivania per la prima volta è immacolata occupano la mia visuale appena entrata nella stanzetta da ragazzina. Il peluche di orso che Michael mi ha regalato sabato occupa ampiamente il mio enorme e morbido letto , le rose ancora splendenti sono dentro un vaso sulla scrivania e Michael alla loro vista fa un piccolo risolino che per poco percepisco.
Ci sediamo entrambi sul morbido letto , uno di fronte all'altra , occhi negli occhi e mani nelle mani ; momento più intenso non viene riportato su alcun documento scritto , neanche Louisa e Will , nel loro breve amore, hanno provato emozioni così intense in una minima frazione di secondo. Anche se siamo distanti fisicamente , siamo vicini sentimentalmente ed è per questo che amo il nostro rapporto , tra l'amicizia e l'amore . Gli chiedo di iniziare a raccontarmi il perché della rissa con Kennet e lui comincia stringendomi la mano.
<<Kennet ha iniziato a prendersi gioco di me insinuando che il tuo amore per Andrew non smetterà mai di esistere e che stai al mio fianco solamente per vendicarti di lui che ti ha lasciata senza una spiegazione plausibile. >> Mi guarda meglio negli occhi cercando una mia reazione , vuole che io gli neghi tutto quello che Kennet gli ha riferito. La perfidia degli uomini non ha mai fine , quasi come la loro amicizia.
<<So che è stato Andrew ha dire a Kennet di pugnalarmi in questo modo , sa che sei il mio punto debole, ma ti prego , dimmi che ciò che mi ha detto è del tutto un'invenzione.>> Ha le lacrime agli occhi , vedo la paura e il timore nei suoi occhi verdi.
<<No , Michael ciò che ti ha detto Kennet è un'assurdissima bugia inventata da Andrew, credimi. >>
Forse per alcuni suoi gesti , forse per alcune sue parole o forse per il semplice fatto che lo conosco da un'infinità di tempo , ho capito proprio ora di essere innamorata di lui.
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All this time ||H.S||
RomanceElize e Michael. lei studentessa liceale con ottimi voti. lui giocatore di football amico del fratello di Elize. tra i due nascerà qualcosa di molto intenso che li travolgerà. il loro amore sarà talmente forte da riuscire a sopravvivere ad ogni ost...