Love ya

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Lentamente e passionalmente, le nostre labbra si muovono in simbiosi le une sulle altre, senza rispetto e senza un minimo di vergogna alla base delle nostre azioni. E le nostre mani si muovono su e giù scontrandosi e stringendosi, poi lui porta le mie gambe intorno alla sua vita mentre io mi aggrappo a lui afferrandogli il collo robusto. Poi palpeggia il mio sedere senza timore alcuno ma a me non importa affatto. A me importa di questo nostro forte legame di lingue e di pelli nude. La nostra è una danza che obbligatoriamente andrà a concludersi nella sua stanza. 

<<Ti amo Elizabeth Jhonson>>. 

<<Non dire il mio cognome>>. 

<<Elizabeth - e mi bacia - Elize - un'altro bacio - Beth - e un bacio ancora>>. 

Ma forse è tutto sbagliato... Così lo fermo, senza neanche pensarci. 

<<Che succede? Stai bene?>>. 

<<Michael ho bisogno di te. Senza fare stronzate>>. 

E fisso i suo profondi occhi color smeraldo, un po' spento a causa della stanchezza o dello sforzo degli ultimi giorni. 

Sento il soffice tocco delle sue dita mentre si infilano rudemente tra i miei capelli castani. E le sue dolci labbra a forma di cuore, nonostante tutto, rimangono morbide mentre posa teneri baci e lascia invitanti succhiotti sul mio collo e sulle mie clavicole. 

Poi mi chiedo: cosa c'è di sbagliato in me? Potrei lasciarlo continuare. Potrei assecondarlo e finire questa giornata in camera da letto, tra baci coccole e, magari, qualche gemito dovuto al piacere corporale. 

Ma io non sono così. Ho fatto "l'amore" solo una volta mentre soffrivo e lasciavo scendere dai miei occhi delle lacrime amare. Ma tutto ciò che poi ricevetti fu la prova di fiducia mal riposta. Ho dato la mia purezza ad un ragazzo capace solamente di vantarsi per la sua vincita. Perché io sono solo una vincita, solo una ragazza che non si era mai fatta toccare da un ragazzo, a parte che da Andrew, che si era solamente approfittato di me. 

<<E' troppo presto per dirti quanto sei meravigliosa? E quanto questo ragazzo di fronte a te sia dispiaciuto per quello che ti ha fatto? E per dirti che ti amo da morire da quando ti conosco?>>. 

<<Non è mai troppo presto>>. 

E ritorno ad appoggiare le mie labbra sulle sue che che altro cuscinetti; quei cuscinetti infatti offrono un riposo perfetto, come anche le sue braccia e il resto del suo corpo tonico. E le ie mani viaggiano tra i suoi capelli ricci. Credo che dovrò obbligarlo a tagliarseli, sono troppo lunghi. 

Ma poi afferro le sua mani e mi faccio appoggiare nuovamente a terra, con cautela, come se fossi una piuma trasportata dal vento e poggiata poi a terra. Lui poi i prende la mano e mi accompagna verso il divano per poi farmi sedere. 

Mi scoppia la testa, ho un mal di testa inaudito, senza precedenti, probabilmente portato dallo scontro con mia madre di poco fa. E Michael si preoccupa come se fossimo una coppia di giovani sposini alle prime armi. 

<<Perché sei venuta qui Elizabeth?>>. 

<<Avevo bisogno di qualcuno che potesse capirmi, tu sei sempre pronto a cercare di capirmi e ad aiutarmi in qualsiasi momento>>. 

Ed incontro i suoi occhi che vagano per il mio viso pallido mentre continua a stringermi a se con dolce forza, con gentilezza pura. 

E' il suo outfit, poi, a catturarmi lo sguardo: un paio di calzoncini dei Lakers con  il petto nudo e i tatuaggi in mostra. Le due rondini sulle clavicole mi confondono, hanno qualche particolare differente l'una dall'altra.

<<E' la prima volta che dici di aver bisogno di me, mi piace sentirtelo dire>>. 

Mostro un sorriso a trentadue denti. Lui, intanto, accarezza ripetutamente la mia mano destra con il pollice mentre sul suo viso spuntano due piccole e delicate fossette per risollevarmi e per trasmettermi un po' di fiducia. 

E forse non è troppo presto per niente. Non è troppo presto per i "ti amo" detti tutto d'un fiato, non è troppo presto per tutti i baci e gli abbracci dati a porte chiuse o aperte - a noi non è mai importato niente dell'imbarazzo - non è troppo presto per amarsi come l'uomo sa amare, tutto subito, velocemente. Anche se non è facile fidarsi in un attimo di una persona, dopo aver avuto il cuore in mille pezzi;  Michael però è riuscito a conquistare e rimontare il mio cuore, pezzo dopo pezzo. Ha sanato il mi male interiore come l'acqua ossigenata sulle ferite fresche. 

E sono sicura che vorrei dirgli altre mille volte che ho bisogno di lui solo per poter osservare da vicino i suoi occhi illuminati e le fossette sulle sue paffute guance. 

<<Ti amo Michael Fitzgerald>>. 

<<Ti amo Elizabeth Lawson>>.  

All this time ||H.S||Where stories live. Discover now