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Entro in casa con un sorriso che , quasi, mi copre tutto il volto; il bacio che mi ha dato mi fa sentire rinata , mi ha fatto sentire una scarica elettrica che attraversava tutto il mio corpo. 

Mi volto verso destra , guardando verso la cucina , e noto mia madre intenta ad osservare ciò che avviene fuori dalla finestra , il suo viso è illuminato da un largo sorriso; indossa il pigiama azzurro di seta che le ho regalato due anni fa' per il suo compleanno ,  gli occhi gonfi e i capelli un po'  arruffati mi fanno capire che è rimasta sveglia fino ad ora per aspettarmi. 

<<Allora , com'è andata ? Che dolce ti ha comprato delle rose e un orso. Dove avete mangiato? Cosa avete...>>.  

<<Mamma , troppe domande, ti racconto tutto domani te lo prometto >>. Mi sorride e mi accompagna verso la mia cameretta dalle pareti celesti. 

Appoggio il peluche enorme sul letto e afferro i miei indumenti per la notte; chiudo le finestre in modo che all'esterno nessuno mi veda. Dopo essermi vestita mi stendo sul letto e inizio a fissare l'orso di pezza 

Indossa una dolcissima giacchetta di pelle nera che ricopre perfettamente le sue piccole braccia e la parte alta del suo corpo , il resto è ricoperto da poliestere color beige, il naso è rosso e le zampine hanno sul palmo una toppa di una chiara sfumatura di rosa. E' davvero dolce , in un certo senso mi ricorda la persona che lo ha vinto per me . Le rose che mi ha regalato sono dentro un vaso sulla scrivania , le guardo e prima di addormentarmi stringo tra le mie braccia il peluche e poi cado in un sonno profondo.


Il sole mi sfiora la pelle attraverso un riflesso della finestra leggermente velata dalle tende color lilla adornate da disegni di fiori e farfalle qua e la . La sveglia sul comodino di fianco a me segna le 6:45 del mattino ; la giornata di ieri è passata in un soffio , ho cercato di rimanere in camera mia tutto il giorno perché non  me la sentivo di raccontare ciò che è successo sabato sera , ed ora è già lunedì mattina. Sfrego gli occhi con le mie soffici mani , a causa della crema idratante che metto sempre prima di andare a dormire. Inizio a fissare l'enorme orso di pezza ripensando alla serata di sabato , al mio accompagnatore e al fatto che riesce a dare un certa importanza a me; le rose che mi ha regalato hanno ancora la stessa lucentezza che avevano due notti fa' . 

Cerco di raddrizzarmi e di mettermi seduta sul letto , i miei occhi ci mettono un po' per abituarsi alla leggera luce mattutina di Washington DC ; sulla cassettiera che c'è ai piedi del letto noto dei vestitti con un bigliettino adagiato sopra ad essi, mi alzo e mi avvio verso il baule , afferro il biglietto e ninzio a leggerlo . 

- Ciao tesoro , ho preparato i vestiti per te questa mattina perché penso che tu sia un po' stanca . Papà rimarrà a casa oggi , scendo per preparare la colazione a dopo .       Mamma

Pensa sempre prima agli altri , non pensa quasi mai a se stessa mia madre. Esce pochissimo da quando ho iniziato le scuole elementari , è sempre in casa a fare le faccende e non pensa mai alla sua cura personale , preferisce impiegare il suo tempo nella cura della nostra casa e nell'aiutare la nostra famiglia. 

Scendo al piano di sotto con un sorriso sul volto ; la mamma indossa il pigiama con cui l'ho vista l'ultima volta sabato sera . Le stampo un bacio sulla guancia sedendomi al suo fianco. 

<<Allora , cosa mi dovevi raccontare tesoro ?>>.  La mamma mi pone la domanda con un sorriso furbo sul volto. 

<<Beh , non è successo niente di particolare , siamo andati da NANDO'S  e poi al luna park>>. 

<<Tu adori NANDO'S e anche i luna park. Ti ha chiesto il permesso per baciarti ?>>. 

<<Mamma?!>>. 

<<Quindi lo spilungone ti ha baciata eh sorellina ?>>. Randy irrompe in cucina con un sorriso tra il malizioso e l'indagatore sul volto. 

<<Non è uno spilungone  e comunque si , mi ha dato un bacio proprio qui >>. Mi indico le labbra con le sopracciglia leggermente inarcate a causa dell'espressione di sfida che ho assunto.  Gli faccio la linguaccia e afferro un cupcake per poi salire al piano di sopra ad una velocità che fino ad ora non avevo mai raggiunto, e questo solo per liberarmi da una situazione alquanto imbarazzante. 

Indosso un vestitino a maniche lunghe color cipria con una calzamaglia nera sotto,  infilo un cappotto blu e degli stivaletti dello stesso colore del mio abito; afferro il mio zaino blu ornato da rose bianche e mi avvio verso la porta finché Randy non mi blocca.

<<Randalf cosa vuoi?>>. 

<<Usi il mio nome di battesimo sorellina eh? Beh volevo chiederti se venivi a scuola con me ?>>. 

Ci rifletto un po' e poi faccio segno di no con la testa ornata dal mio caschetto riccio. Mi sorride e mi libera il passaggio per farmi uscire di casa ; prima di aprire la porta saluto la mamma alla quale dico di salutare papà. 

Appena esco noto una Maserati , parcheggiata di fianco alla Cadillac di mio fratello , da cui esce il quarterback , con addosso la giacca rossa della squadra di football , mi sorride e si avvicina alla mia figura. 

<<Buongiorno Jhonson >>. Il suo sorriso sfavillante mette in risalto il suo volto perfetto , i suoi occhi da duro risplendono alla dolce luce del sole di fine settembre , i suoi boccoli bruni ricadono perfettamente sulle spalle possenti , le sue braccia robuste  sono tenute morbide lungo i fianchi ; lo sguardo però mi cade sulle sue dolci fossettine ai lati della bocca perfetta con le labbra ancora curvate in un sorriso.

Indossa i suoi soliti skinny jeans e gli stivaletti scamosciati che danno l'idea che i suoi piedi  siano enormi ; in confronto a lui sono piccola e indifesa . Il suo sguardo mi penetra e mi manda a fuoco dall'interno. 

Mi invita ad entrare in macchina ed io lo seguo con un sorriso smagliante sul volto. 

Il viaggio in macchina  dura poco e in cinque minuti ci ritroviamo davanti all'edificio scolastico in tutta la sua bruttezza. Le macchine sono parcheggiate in file ordinate e regolari , ogni studente è appoggiato al proprio veicolo e con espressione confusa ognuno di loro ci guarda , anzi ci fissa. 

Appena entrati a scuola noto Jessica e Leighton con la bocca spalancata mentre ci guardano con un'espressione identica a quella degli altri studenti. Mi avvicino al mio armadietto e inizio a parlottare di cose senza alcun senso con la mia migliore amica finché Michael non di allontana insieme agli altri membri della squadra di football. 

<<Elizabeth Johanna Jhonson ! Cosa diavolo ci facevi insieme al quaterback ? Da quando state insieme ? >>.  Sbarro gli occhi incredula per le sue parole . 

<<Io e lui non stiamo insieme Jessica! Siamo solo amici e comunque ero insieme a Michael perché mi ha accompagnata a scuola >>. 

Mi fermo durane il mio discorso perché qualcuno mi tocca la spalla e mi fa girare.

Mi sarei aspettata chiunque ma non lui. 



CHI SARA' IL MISTERIOSO PERSONAGGIO CHE HA RAGGIUNTO ELIZE ? 

ZAUUUU RANOCCHIETTE SPERO CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA , SE AVETE QUALCHE DOMANDA NON ESITATE A CONTATTARMI . VOTATE E COMMENTATE . ALLA PROSSIMA .

KISS KISS BANG BANG           

All this time ||H.S||Where stories live. Discover now