Capitolo 25.

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Durante il tragitto verso la radura avevo potuto osservare meglio ciò che ci circondava : i raggi del sole penetravavo dai rami degli alberi illuminando il terreno, tutto ciò donava alla foresta quell'aria di tranquillità.
<< Ti annoi ?>> mi domandò Thranduil, rafforzando la presa sui miei fianchi per rassicurarsi che io non cadessi dalla maestosa cavalcatura.
<< No, mi sto solo guardando intorno perché non avevo mai visto la foresta così soleggiata. >> dissi sorridendo per poi appoggiare le mie mani sulle sue.
Come risposta ricevetti un bacio sulla testa, ridacchiai del suo volubile comportamento.
Certe volte Thranduil sapeva essere insopportabile, logorroico e arrogante, ma sapeva essere anche dolce, premuroso, protettivo e possessivo e quando aveva i suoi scatti di gelosia ecco diventava veramente buffo.
Finalmente giungemmo nella radura dove molto tempo prima c'eravamo baciati; lo aiutai a stendere un telo sul prato e successivamente ci sedemmo sopra e Aras che libero dai finimenti saltellava allegro per il prato.
Eravamo intenti a coccolarci fino a quando un movimento tra i cespugli ci mise all'erta,  ma fortunatamente era solo un leprotto, uscito probabilmente dalla tana in cerca di cibo e con balzi frettolosi si nascose in un'altro cespuglio.
L'arrivo del leprotto mi aveva messo tensione, Thranduil si era accorto della mia tensione :
<< Melamin, tutto bene ?>> chiese abbracciandomi.
<< Sì ! Tutto bene, solo una strana sensazione......possiamo tornare a palazzo ?>> chiesi guardandolo in faccia.
<< Certamente .>> disse Thranduil.
Sellammo Aras e prendemmo il sentiero per tornare indietro.
Durante il ritorno a differenza di prima c'era silenzio, troppo silenzio; prima gli uccellini cantavano ora non volava una mosca.

 Durante il ritorno a differenza di prima c'era silenzio, troppo silenzio; prima gli uccellini cantavano ora non volava una mosca

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<< Tieniti pronta c'è qualcosa che non mi convince in questo troppo silenzio >> sussurrò Thranduil al mio orecchio.
Io risposi con un cenno d'assenso e misi la mano sul mio arco e incoccai una freccia.
Neanche cinque minuti dopo venimmo circondati da un branco di orchi.
Thranduil a quel punto diede il comando ad Aras di correre veloce e così ci ritrovammo a scappare dal branco di orchi.
Mentre Aras sfrecciava nel bosco, io mi voltai per scoccare freccie: ne uccisi un paio, ma on bastò a fermarli..........poi improvvisamente venimmo sbalzati giù dall'alce.......rotolammo contro un faggio; Thranduil mi disse di scappare, ma non lo avrei mai lasciato da solo in mezzo a quelle abominevoli creature.
Tirai fuori i miei pugnali che lui aveva fatto preparare per me è cominciai ad ucciderli, di tanto in tanto mi voltavo per vedere come se la cavava: si muoveva con eleganza, fierezza e rapidità, ne uccideva uno dopo l'altro.
In poco tempo rimasero pochi orchi, l'ultimo stava combattendo contro Thranduil,  notai che l'orco era decisamente forte, decisi di aiutare l'elfo di cui mi ero innamorata, mentre mi avvicinavo, il MIO Thranduil venne disarmato e scaraventato a terra, non pensai, mi misi in mezzo proprio mentre l'orco affondava il colpo.
Ciò che provai non si può descrivere con tanti giri di parole, posso solo dire di aver provato un dolore lancinante al ventre, il freddo della lama penetrarmi, poi il contatto con il suolo, le urla arrabbiate di Thranduil, quelle agonizzanti della creatura e poi il buio.

Thranduil pov.
Ero stato disarmato e proprio mentre stavo per ricevere il colpo finale, Lily si era messa in mezzi e la bestia l'aveva colpita.
Era crollata al suolo senza un lamento con il sangue che fuoriusciva copioso dalla ferita, arrabbiato e assecato dall'odio uccisi la bestiaccia; poi mi precipitai da lei che era inerme al suolo.

Era crollata al suolo senza un lamento con il sangue che fuoriusciva copioso dalla ferita, arrabbiato e assecato dall'odio uccisi la bestiaccia; poi mi precipitai da lei che era inerme al suolo

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Le lacrime cominciavano a fuoriuscire dai miei occhi, usai l'athelas per rallentare il flusso di sangue e il veleno di cui la spada era impregnata.......Lily non dava segni di vita, ma il debole respiro mi informa speranza e fiducia verso le mie cure improvvisate.
<< LILY NON AZZARDARTI A LASCIARMI, IO TI SALVERÒ !!!!>> grida i mentre la tenevo tra le braccia e correvo a palazzo, dove Legolas mi venne incontro con Aranel e capendo la gravità della situazione cercò di allontanare la piccola, ma fu tutto inutile.......Aranel mi corse dietro fino in infermieria, dove, Calien con espressione grave in volto mi spedì fuori e chiuse le porte .
<< Ada, pelchè piangi ? Pelchè le tue manni sonno spolche di losso ? Dov'è Nana ? >> domandò Aranel con la sua vocetta dolce .
Legolas tentò di allontanarla:
<< NO ! DEVE SAPERE CHE RAZZA DI PADRE SÌ RITROVA!!!>> dissi tra le lacrime.
Le spiegai tutto e mentre parlavo: vidi i suoi occhi color del ghiaccio riempirsi di lacrime.
<< Ada ! Nana stalà benne me shono convintissimissima >> disse singhiozzando tra le mie braccia, prima che Legolas la portasse via.
Mi appoggiai alle porte dell'infermiera...........sarei stato lì ad aspettare l'arrivo di Calien per dirmi che era fuori pericolo......dovevo solo aspettare e aspettare.

Lily doveva farcela....

***Angolo Autrice***
Capitolo di pura angoscia sia per voi, sia per me scrittrice.
Allora secondo voi Lily c'è la farà o no ???
Ditemi la vostra nei commenti e alla prossima !
Baci ❤

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