Sto dormendo beatamente quando all'improvviso un fastidioso "BIP BIP" mi risveglia.
La sveglia del mio telefono segna le 07:00 , tra un ora e mezza devo essere all'università per la prima lezione della giornata.
Esco dal letto e subito mi maledico mentalmente per essermi dimenticata le ciabatte in salotto, il pavimento freddo sotto la pelle calda dei miei piedi, mi fa pensare a quanto le mie giornate debbano partire in maniera così fastidiosa.
Ogni mattina stessa storia, mi alzo vado in bagno, mi lego i capelli e faccio la solita routine; mi piace truccarmi, ma al mattino preferisco dormire fino all'ultimo minuto, quindi non ho mai tempo di sistemarmi come vorrei, quindi sono quasi sempre al naturale.
Dopo la colazione, vado in camera e mi vesto; Opto per un paio di jeans e un golfino ovviamente entrambi neri come tutto il resto dei miei vestiti. Arrivata alla porta del mio piccolo appartamento prendo la borsa, il portatile mi infilo gli anfibi ed esco tutta di fretta.Abito in una palazzina non molto distante dall'università, ci metto più o meno 20 minuti a piedi, non mi piace usare i mezzi quindi se posso evitare di prenderli, lo faccio.
Mentre sto camminando passo vicino ad un bar che sta a qualche metro da casa mia, non posso fare a meno di osservare questa scena:
Un uomo sta chiedendo alla sua piccola cosa vuole mangiare per colazione e la sta guardando con uno sguardo pieno di amore...
FLASHBACK
"Papà oggi ho una recita a scuola, ti va di accompagnarmi a fare colazione così poi puoi venire a vedermi, sai sono la protagonis..."
Uno sguardo tagliente e carico di odio mi fa fermare all'istante!
Non insisto più, so come andrebbe a finire...
Così prendo il mio zainetto e vado alla fermata dello scuolabus, come sempre ho nutrito false speranze...Quanto vorrei che la mamma non lavorasse!!!"
FINE FLASHBACK
Sono rimasta qui davanti alla vetrina ferma a pensare con gli occhi pieni di lacrime a quanto avrei voluto che mio papà mi guardasse un solo istante come quel uomo guardava la sua bambina, non accorgendomi così, di essere in ritardo.
Grazie ancora "Papà".Hey ciao, so che i capitoli sono un po' corti ma non voglio scrivere troppo per un solo capitolo e quindi ne farò tanti non troppo lunghi.
Spero la storia fino a qui sia gradita❤️
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Mi chiamo Baylie
Teen FictionEro chiusa nella mia stanzetta, la testa tra le mani e le ginocchia al petto, sentivo delle urla e sapevo cosa sarebbe successo da lì a poco..