11 - Quel rumore assordante e meraviglioso.

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Le lucine natalizie per le strade di Bologna illuminavano i nostri visi in quella fredda serata di inizio Dicembre.
Guardavo Piero parlarmi del suo viaggio in Messico e non facevo altro che pensare a quanto era affascinante. Non riuscivo ancora a credere che aveva fatto il primo passo invitandomi ad uscire ed io ero tesa ed emozionata. Aspettavo ormai da tempo questo momento e adesso ero in ansia.

<<E tu che mi dici? Cosa ci fa una Siciliana Doc qui a Bologna?>>, mi chiese Piero fermandosi sotto un portico e scaldandosi le mani.
Ero davvero una siciliana Doc in quanto il mio accento palermitano mi tradiva sempre.
<<Sono qui per studiare. Sono al primo anno di Giornalismo>>, risposi.
<<Mm...non andremo mai d'accordo noi>>, mi disse facendomi una faccia disgustata. Io scoppiai a ridere.
<<Attento a comportarti bene Barone! Potrei sempre vendicarmi scrivendo qualcosa su di te!>>, lo avvisai avvicinandomi e puntandogli un dito.
<<Sono sicuro che non lo farai...>>, mi rispose facendo un faccia mista di tenerezza e furbizia. Gli sorrisi scuotendo la testa e continuammo a chiaccherare e a parlare, a scherzare, a stare bene insieme.
Passamo di fronte un condominio in centro e mi confessò che era li che abitava provvisoriamente.

<<Senti Giulia...io ti ho preso un regalino però é a casa mia. Vuoi salire così te lo do?>>, mi disse improvvisamente.
Lo guardai dubbiosa, pensavo di conoscere ormai il genere maschile e non credevo per niente a quella scusa.
<<Noo - dissi scoppiando a ridere - so dove vuoi arrivare>>.
<<No ma che hai capito! Io dico sul serio ti ho preso un regalino in Messico>>, mi disse gesticolando velocemente. Mi sembrò sincero.
<<Ma sul serio mi hai comprato qualcosa?>>, chiesi alzando un sopracciglio. In realtà ero sorpresa da quel gesto se fosse stato vero.
<<Giuro!>>, disse portandomi la mano sul cuore. Mi convinse. Feci un espressione rassegnata e salimmo su nel suo bilocale poco arredato ma semplice e confortevole.
Prese subito un sacchetto che era sopra il tavolinetto e me lo diede. Era dello stesso negozio del regalo di Arianna ma era molto più grande. Quando lo aprii risi per mezzora, e indossandolo scoppiammo a ridere insieme. Era un sombrero, il famoso cappello messicano.
Lo ringraziai imbarazzata un migliaio di volte.
<<Basta ringraziarmi...è solo un pensierino per farti capire che ti ho pensata anche in Messico>>, disse Piero al millesimo "Grazie non dovevi".
<<Quindi tu mi pensi?>>, gli chiesi maliziosa avvicinandomi a lui. Piero si morse un labbro e in quel momento il mio cuore sobbalzò.
<<E pure tanto...>>, disse abbassando la testa. Quando la alzò ci ritrovammo a pochi centimentri di distanza. Trovarmelo così vicino aumentò l'attrazione che in questi mesi si era creata. La voglia di baciarlo era tanta. Ma cavolo Giulia io non ero fatta cosi! Eravamo ormai vicinissimi quando mi ritrassi e vidi la sua espressione stupita.
<<Piero tu mi piaci tanto ma...>> cominciai, ma il ragazzo continuò.
<<...ma non vuoi correre?>>, mi chiese sospirando.
Mi aveva capita. Non volevo correre troppo e ritrovarmi ad essere una delle tante. Grazie ad Arianna avevo imparato a non sbagliare. Non volevo partire dalla fine e se a Piero piacevo come piaceva lui a me avrebbe fatto le cose per bene.
<<Forse hai ragione Giulia. Vedere la situazione in cui si trovano i nostri amici ci deve servire...>>, ammise lui.
Io annui. <<Forse è meglio che vado adesso. Ci vediamo domani.>>, dissi un pò triste ma consapevole che quella era la cosa giusta. Chiamai un taxi e tornai a casa con il mio sombrero. Pensai per tutto il tempo a Piero, a quanto era dolce, serio, stupendo, comprensivo e buffo. Cavolo mi piaceva gia tantissimo.

****

<<Giulia io penso che hai fatto bene...ma ovviamente io sono di parte. Quindi ti posso solo dire che se ti sentivi di far così è stata la cosa più giusta>>, dissi alla mia amica che da stamattina mi raccontava della sua serata con Piero.
<<Si in quel momento mi sentivo di fare così. Voglio conoscerlo bene>>, concluse lei.

▪Suo Figlio dentro me▪ Ignazio Boschetto| Il VOLODove le storie prendono vita. Scoprilo ora