Capitolo 18

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Alice pov's 

Sono a casa mia e sto studiando latino, quando ad un certo punto il cellulare che squilla mi deconcentra. 

- Pronto? 

Rispondo io senza controllate il mittente. 

- Hey Piccola!

Sorrido all'appellativo piccola, è Dean. 

- Hey come va?

- Bene.. Ascolta ti andrebbe di fare un giro? 

- Certo! A che ora ci vediamo? 

- Tra 20 minuti sono sotto casa tua ... 

Mi dice e io mi guardo, cavoli non sono pronta!

- Va bene corro a prepararmi.

Gli dico chiudendogli il telefono in faccia senza dargli il tempo di replicare; cosi mi vado a preparare con molta fretta. 

Dopo esattamente 30 minuti sono pronta, così avviso mamma dicendole che esco e mi precipito giù dove trovo Dean che mi aspetta; così entro in macchina e lo bacio. 

- Buonasera!

Lo saluto con un gran sorriso e con gli occhi pieni di luce. 

- Buonasera a te piccola.. 

- Allora dove andiamo?

Gli chiedo curiosa, dato che non me l'ha detto. 

- Ora vedrai.

Mi dice mettendo in moto e partendo.
Durante il tragitto, provo più volte chiedergli dove stiamo andando ma niente è muto come un pesce.
Così mi sto zitta e guardo fuori dal finestrino, mentre Dean accende lo stereo e la canzone che viene prodotta è Love me like u do di Ellie Goulding.
Appena sento le note alzo il volume al massimo, iniziando a viaggiare con la mente, immagino me e Dean con una  famiglia tutta nostra, durante una gita in barca, come quelle che facevo io con il mio papà. 

Forse é un po presto per pensare ad una famiglia, ma la verità è che io amo talmente tanto Dean che non do peso al fatto che stiamo insieme solo da ieri, anche perché mi sembra di starci insieme da tempo e sento di amarlo da un eternità; e così continuo a sognare con gli occhi sempre fissi al finestrino mentre attraversiamo il Golden Gate.

Dean pov's
Sono in macchina con Alice e la sto portando a fare un giro e a bere una cioccolata calda in una pasticceria particolare. 

Ogni tanto le lancio qualche occhiata quando è di spalle, cercando di non farglielo notare.
In lei vedo una bambina che ha bisogno di tanto affetto e amore, perché è sempre stata sola, incompresa e indifesa. Ha sempre urlato, ha sempre chiesto aiuto con lo sguardo ma nessuno l'aveva vista e ne sentita.
Ed è per questo che voglio prendermi cura di lei; voglio che sia felice, voglio vederla sorridere per davvero,  voglio proteggerla e voglio che si senta Bene, ma sopratutto non voglio farla sentire sola.

Passano 10 minuti e siamo quasi a destinazione, così parcheggio ed entrambi scendiamo dalla macchina.
Così la prendo per mano e iniziamo a camminare..

- Ma insomma vuoi dirmi dove stiamo andando?

Si lamenta lei battendo i piedi a terra e facendo una voce stranissima tanto da farmi sorridere.

-Dai su siamo arrivati..
Le dico fermandosi davanti alla pasticceria e aprendo le la porta per farla entrare.
Appena entra nella struttura i suoi occhi si illuminano dallo stupore.

- Ti piace? 
Le chiedo io e lei annuisce. Così ci sediamo ad un tavolo e subito una cameriera viene a servirci.

- Buonasera Ragazzi cosa desiderate?

- Per me una cioccolata calda.
Rispondo io

- Anche per me..

Risponde Alice e la cameriera va via.

Io e Alice iniziamo a parlare del più e del meno e dopo qualche minuto la cameriera torna con le nostre ordinazioni.
Iniziamo così a sorseggiare le nostre cioccolate fin quando non mi accorgo che Alice si è sporcato fin sopra il naso.
Mi viene da ridere è tenerissima e anche buffa.

- Tu sei sporcato tutta.

Le dico sorridendo e lei prende subito un tovagliolo e si pulisce.

La serata continua e dopo aver pagato le cioccolate la riporto  casa.

























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