Il Primo Bacio

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Michael stava lentamente avanzando verso me. Quando scesi l'ultimo scalino, gli si illuminarono gli occhi di una luce diversa, mai vista. Era delizioso. Il mio cuore batteva all'impazzata e anche se non potevo sentirlo, sono sicura che pure il suo fosse nella mia stessa situazione. Indossava un bellissimo smoking nero, era elegante, troppo elegante, troppo bello. I suoi capelli leggermente mossi avevano l'aria sbarazzina, gli occhi verdi brillavano più dei lampioni sugli ulivetti e le sue labbra carnose stavano disegnando il più bello degli sorrisi. Non so chi dei due sia stato più emozionato in quel piccolo istante che sembrò durare una vita. Mi prese una mano, la baciò e poi aggiunse:
- Mademoiselle, lasci che le offri questo calice di prosecco. Benvenuta alla sua festa! 
Fece per porgermi due baci sulla guance mentre mi augurava buon compleanno, ma quando stava per staccarsi, delicatamente mi poggiò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mi sussurrò con il tono più romantico che io avessi mai sentito "Sei splendida!"
Inutile provare ad aggiungere altro. Diventai dello stesso colore dello smalto rosso. Lui mi porse il suo braccio e così ci avvicinammo al resto degli invitati. Gli sguardi di Francy e Olly spruzzavano felicità. Sapevano quanto lui mi piacesse e quanto desideravo averlo mio, tutto per me, senza dovermi preoccupare di null'altro. Finalmente era arrivata l'occasione giusta. A volte basta non perdere la fiducia, e quando meno te lo aspetterai le cose gireranno a tuo favore.

La festa finì tardi, molto più in la di mezzanotte e mezza. Finì splendidamente, con un bellissimo spettacolo di fuochi d'artificio e il regalo da parte dei miei genitori: una macchina. L'Audi A1 che tanto desideravo, anche se non avevo ancora la patente. Durante lo spettacolo Michael era dietro di me e con le mani mi cingeva la vita. Quando questo ebbe fine, sentii sul collo, appena dietro l'orecchio, le sue calde labbra appoggiarsi. Un brivido mi scosse dalle punte dei capelli alla punta dei piedi, inarcando la schiena e spingendomi verso di lui. Sorrisi, mi girai e in mezzo a tutti scattò il nostro primo bacio. Le sue mani erano calde, grandi e morbide. Mentre con una mi teneva il mento, con l'altra mi accarezzava i capelli. Le nostre labbra avevano sete l'un dell'altra, le nostre lingue di intrecciarono in una lenta danza di piacere. Gli occhi chiusi, fantasticavo, sognavo. 
Stavo per rovinare tutto quando volevo iniziare a parlare, sì parlo troppo, ma lui mi disse "Shht, piccola, stasera no. Non è come pensi. Ora non pensarci. " Così quel bacio in mezzo durò un'eternità. Mi ero scordata di essere in mezzo a tutti, vicina ai miei genitori. Come un atto di ribellione o forse voler dimostrare di essere un po' cresciuta mi ero lasciata andare. 

Quando la serata finì, Michael fu l'ultima persona ad andarsene. Mi sentivo come una principessa, quello che provavo da tempo per lui iniziava a diventare sempre più grande, ad occupare sempre più posto dentro al mio piccolo cuore. Allo stesso tempo però nella testa mi frugavano infinite domande alle quali non avevo una risposta, e anche se ce l'avessi avuta, avrei avuto paura ad accettarla. 

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