Il cuore trova sempre una ragione.

Una sorpresa dietro l'altra

- Sai, Kathy... I suoi occhi erano di un verde così intenso che per un attimo mi persi a guardarli. ...sei di un coraggio fuori dal normale. Io ho 28 anni e anche io nella mia vita come tutti gli altri ne ho viste e passate tante, ma tu...hai solo 19 anni, e guarda dove sei. In un Paese che non è il tuo, in mezzo a così tanti estranei, sei una forza.
Mi sento lusingata, imbarazzata, presa da un calore che mi brucia le guance. Non so cosa dire, non trovo le parole giuste.
- Beh, è un avventura anche questa. Spero le cose vadano bene. Che risposta stupida.
- Pensavo che un giorno a Maryland possa aiutarti a rilassarti un pochetto. Li abitano i miei genitori. Una casa in mezzo al verde. E' a circa 350km da New York però entro le 13 dovremmo essere li. 
- Steven, ti ringrazio davvero tanto. E' davvero un importante aiuto il tuo. Non so cosa farei  se non avessi te...
Per fortuna cambia discorso altrimenti mi sarei trovata in difficoltà. 
- Eccoci qui, parcheggio e ci fermiamo a fare colazione. La strada fino a casa non è proprio corta.

Ormai manca poco, lo dice anche il navigatore di bordo del suo fuoristrada. Nella testa ho così tante domande. O deve un grosso favore a papà oppure gli piaccio. Perché mai un completo estraneo dovrebbe interessarsi a me così tanto? Secondo me gli piaccio, sì. E se devo essere sincera anche lui mi piace molto. Che novità!

Siamo arrivati. Se ha parcheggiato in questa corte non vuol dire altro. Che bella casa! Che bel quartiere! Davanti alla porta una signora sulla cinquantina ci sorride così calorosamente che non riesco a non sorridere a mia volta. 
- E' mia madre. E' una buona donna, ti piacerà. Sentiti come se fossi a casa tua.
- E' molto gentile da parte tua, grazie Steven! Gli poso un bacio sulla guancia. Solo dopo qualche istante mi rendo conto di quello che ho appena fatto. Ci guardiamo entrambi arrossiti, un po' presi alla sprovvista di questo innocuo gesto piombato dal cielo ma carico di significati. 
Ovviamente alla scena ha assistito anche sua madre. Mentre usciamo dalla macchina sua madre mi accoglie con un abbraccio molto caloroso e con dolcezza dice a Steven:
- Finalmente ti sei deciso a presentarci la tua ragazza!
Mi sento cadere le gambe. Che sciocca. Come potevo mai sperare che un ragazzo come lui fosse da solo. L'aria tra me e lui si fa pesante. 
- Mamma, io non ho una fidanzata. Lei è Kathy, un'amica, e proprio ieri è arrivata a New York da Verona. Si è trasferita definitivamente qui negli States.
Fiuu, ora va meglio, non ha una ragazza e per ora mi sta dando qualche possibilità. Oppure sono io a dargliela?